Furti di rame. Il Laboratorio 2.0, insieme agli allevatori, ha incontrato il prefetto Vardè

Questa mattina una delegazione di allevatori iblei insieme al consigliere comunale Sonia Migliore ed al Laboratorio politico culturale 2.0 è stata ricevuta dal prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, per discutere e trovare delle soluzioni al fenomeno dei furti di rame nelle nostre campagne.

L’incontro con Sua Eccellenza Vardè è stata l’occasione per gli allevatori di presentare una situazione drammatica, aggravata dai ritardi per la ri-attivazione delle linee elettriche e dai costi aggiuntivi, che le vittime dei furti, sono costretti a sostenere. Il Laboratorio 2.0, dal canto suo, oltre a farsi portavoce del disagio degli allevatori, ha presentato al prefetto una serie di proposte, che, nel breve periodo, allevierebbero le sofferenze del settore e, nel medio e lungo periodo, potrebbero servire a contrastare più efficacemente questi atti criminosi.

“Il disagio – dichiara Sonia Migliore – di questi lavoratori è enorme. Le loro aziende vivono di energia elettrica e per questo proponiamo l’istituzione di un protocollo d’intesa con l’Enel, affinché il ripristino avvenga in tempi rapidi, non sono rari i casi, infatti, in cui la sostituzione dei cavi avviene anche dopo due o tre mesi, periodo durante il quale queste aziende sono costrette ad affrontare costi aggiuntivi non indifferenti. Proponiamo inoltre – conclude la Migliore – anche un accordo, questa volta, con il Comune di Ragusa, affinché istituisca un capitolo dedicato al risarcimento dei danni economici subiti dagli allevatori. Su questo presenterò un ordine del giorno, forte anche del sostegno e della sensibilità mostrata dal prefetto. Quando ero assessore istituì un capitolo ad hoc per i rimborsi, quindi confido in un impegno immediato dell’Amministrazione”.

“La situazione è drammatica – dichiara Giovanni Occhipinti, un allevatore – L’energia elettrica è essenziale per la nostra attività. La mungitura e la caseificazione avvengono tramite l’energia elettrica. Quando subiamo questi furti siamo costretti a lavorare con i generatori elettrici, questo se da un lato comporta un aggravio dei costi, si parla di 100 euro al giorno per l’acquisto del gasolio, dall’altro lato parliamo di una manutenzione continua di questi motori, che lavorano 10, 12 ore al giorno. Senza contare gli sbalzi di tensione, non più controllabili, che danneggiano le schede madri delle apparecchiature per la mungitura, con tutto ciò che ne consegue. La mia esperienza è l’esperienza di tutti – conclude Occhipinti –. Io sono rimasto 62 giorni senza corrente elettrica, oggi non si può vivere senza elettricità. Addirittura, in alcune zone vicino la mia proprietà, sono trascorsi 6 mesi prima che la linea venisse ripristinata. Bisogna trovare una soluzione affinché il ripristino delle linee elettriche sia estremamente più rapido”.

“Per il medio e lungo periodo – aggiunge il presidente del Laboratorio, Claudio Castilletti – si potrebbe stilare un progetto per il Pon sicurezza, al fine di incrementare la video sorveglianza nelle zone sensibili, strumento indispensabile, a nostro modo di vedere, per coadiuvare il già preziosissimo lavoro delle forze dell’ordine”.

“Il fenomeno dei furti di rame – prosegue il vice presidente del Lab. 2.0, Livio Tumino – non può che aggravare la crisi strutturale del comparto agricolo e zootecnico, già fortemente provato da tutta una serie di fattori, quali: il prezzo del latte, sempre meno remunerativo, le carenze infrastrutturali, le difficoltà di accesso al credito e gli alti costi di produzione, tra i quali va annoverata anche l’energia elettrica. Ad esser minacciata è l’esistenza stessa di queste aziende e quindi della nostra stessa economia”.

Il prefetto Vardè dopo aver ascoltato attentamente i racconti degli allevatori, si pure interessato alle proposte presentate dal Laboratorio 2.0, specie per quanto riguarda il coinvolgimento del Comune e così ha dichiarato: “Sono consapevole dell’entità del fenomeno, che coinvolge l’intera penisola. Il Ministero degli Interni così come l’Enel sono direttamente impegnati nel contrastare questo fenomeno. L’attenzione, vi posso garantire, è alta, anche se devo ammettere che le peculiarità di questo tipo di crimine rendono particolarmente difficoltoso il nostro lavoro. Premesso questo – ha concluso – vi garantisco che la prossima settimana convocherò un incontro sulla sicurezza pubblica ed inviterò l’Enel, la Telecom, il Comune e le forze dell’ordine, durante il quale oltre a presentare le vostre proposte, specie per quanto riguarda il rimborso economico, proporrò un sistema di allarme automatico”, così da rendere più celere la segnalazione del furto.

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di Redazione21 Mag 2014 14:05
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