Anche le imprese dell’area iblea possono rivolgersi all’estero per rendere ancora più produttiva la propria attività

Come deve muoversi una impresa per fare business all’estero? E quale supporto, in questa direzione, può arrivare dai dottori commercialisti e dagli esperti contabili? Sono i due interrogativi che hanno caratterizzato la prima giornata, tenutasi ieri pomeriggio, del convegno sulla “Fiscalità internazionale: principi e strumenti operativi” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ragusa con la presenza di Piergiorgio Valente. Dottore commercialista, Taxation committeee bureau member Biac presso l’Ocse, chairman del comitato fiscale della Confederation fiscale europeenne, presidente del comitato tecnico fiscale Andaf, Valente ha affrontato gli aspetti di un tema sostanzialmente nuovo per i professionisti dell’area iblea. “Abbiamo avvertito la necessità di fornire ai nostri iscritti – ha detto il presidente dell’Ordine, Daniele Manenti, introducendo i lavori – un quadro nuovo affinché ciascuno di noi possa cominciare a ragionare con una visione più aperta, più internazionale, pensando che, magari, una impresa locale può esternalizzare il proprio servizio o delocalizzare le proprie sedi. Ecco perché abbiamo voluto con determinazione promuovere un appuntamento del genere che può aprire la programmazione di un ciclo di incontri proprio per consentire al professionista di dotarsi degli strumenti adeguati per potere a sua volta fornire gli adeguati suggerimenti ad una impresa che intende operare all’estero”. Il substrato produttivo dell’area iblea continua ad essere formato, nonostante la crisi, da numerose piccole e medie imprese. Che potrebbero avere parecchio interesse a commercializzare con il mercato maltese, ad esempio, essendo il più vicino a livello internazionale, ma anche con quello dei Paesi transfrontalieri del Mediterraneo o, ancora, con quello dei Paesi dell’Est. “L’idea – aggiunge Manenti – è di mettere ciascuno degli iscritti interessati a seguire il suddetto percorso nella condizione di potere contare su un quadro ampio rispetto a quelle che sono le tematiche di un determinato Paese dal punto di vista fiscale (esistono, ad esempio, le convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni)”. Valente ha illustrato, dunque, le caratteristiche della residenza fiscale delle persone fisiche ma anche quella delle persone giuridiche, soffermandosi pure sulle ipotesi di esterovestizione e sulla stabile organizzazione occulta. I partecipanti al convegno, promosso in collaborazione con la scuola di formazione Ipsoa, rappresentata da Rossana Giungato di Ipsodea, sono stati messi nella condizione di acquisire competenze pratiche di base nell’ambito della fiscalità internazionale. Questa mattina la seconda parte del convegno che proseguirà con l’intervento di Antonio De Luca, avvocato, professionista della Valente associati Geb partners.

di Redazione21 Mag 2014 14:05
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