Piccitto dichiara guerra al meetup e fa fuori Claudi Conti
Claudio Conti non è più un assessore della Giunta Piccitto. La prima volta che si parlò di rimpasto fu in dicembre, ma naturalmente il sindaco, gli assessori e i consiglieri del Movimento hanno sempre negato tutto, anzi bocciavano queste indiscrezioni, oggi divenute realtà, come una banale strategia ordita dalle opposizioni. I nomi che si fecero allora furono quello di Conti, ovviamente, quello dell’assessore Campo e dell’assessore Brafa. Oggi è toccato a Conti e alla Campo, che si è vista sottrarre la delega ai lavori pubblici. E’ un avvertimento? A questo punto esageriamo se temiamo per il futuro professionale di Brafa?
Conti veniva presentato come l’inamovibile, Conti era l’esperto, l’unico in grado di dar vita a quella rivoluzione virtuosa in materia di rifiuti lungamente attesa. Claudio Conti, e ne siamo convinti, la sua materia la conosce e la conosce bene anche perché non si è improvvisato l’altro ieri, è da un bel po’ che si occupa di ambiente, di rifiuti e differenziata e per questo in provincia è considerato uno dei massimi esperti in materia, ma non per Piccitto, per lui Conti ha solo “perso tempo”.
Ma Claudio Conti è un professore, non è un politico, e proprio per questo è rimasto stritolato dalla politica stessa, quella più bieca, quella delle poltrone, quella del potere per il potere; che oggi porta la firma di Federico Piccitto.
A caldo sono due le letture che possiamo dare a questa decisione. La prima, la differenziata va a braccetto con la parola denaro, e la ditta Busso, di certo, non vuole assolutamente perdere questo treno. Quindi è ovvio che in questi mesi ha lavorato per tenersi il suo posticino al sole. Inoltre, non dimentichiamo che a breve ci saranno due gare d’appalto per la raccolta differenziata, la prima che dovrebbe prorogare il servizio sino a giugno e la seconda, che è quella più importante, che si terrà prima dell’estate, con la quale si sceglierà la ditta che gestirà i rifiuti a Ragusa per i prossimi sette anni. Tra la ditta Busso e Conti non è mai corso del buon sangue, possiamo pensare il sindaco abbia stretto qualche accordo con la Busso?
La seconda lettura invece, ma stiamo solo ipotizzando, è squisitamente politica e non esclude obbligatoriamente la prima. Il Movimento cinque stelle a Ragusa da qualche tempo è lacerato da profondi dissidi interni. Una guerra che vede contrapposte due fazioni, una capeggiata dal meetup e l’altra dal sindaco Piccitto. Sembra perciò che la luna di miele tra il sindaco e il meetup è finita da un bel pezzo. Piccitto ne ha ben donde di questa organizzazione che al suo sindaco preferisce Grillo, Casaleggio e Cancelleri. In fondo il meetup sta tarpando le ali e le ambizioni politiche del neo sindaco Piccitto, che, forse, si è già stancato dei lacci e laccioli imposti da Genova e ha deciso di poter fare tutto da solo, alla fin fine lui ha vinto il ballottaggio, lui è il primo cittadino e le sorti della città sono affidate a lui non certo a Grillo o al meetup. Quindi ecco la defenestrazione di Claudio Conti, che molti considerano un uomo del meetup e non del sindaco.
[…] due distinte determine, adottate stamane, il Sindaco Federico Piccitto ha deciso di revocare la delega all’Assessore Claudio Conti e di nominare il sig. Salvatore Corallo assessore, a cui verrà assegnata la delega ai lavori […]
Ha fatto bene: Troppa teoria e niente pratica hanno già danneggiato la città nelle precedenti amministrazioni.
L’ipotesi della marchetta con Busso è fantascienza: anche questo è, semmai, un retaggio delle precedenti amministrazioni
[…] “Il defenestramento del professore Claudio Conti da assessore all’Ambiente – dichiara Sonia Migliore, consigliere comunale e presidente onorario del Laboratorio politico 2.0 – non è di certo una novità, dato che da diversi mesi serpeggiava negli ambienti del Meet Up e del M5S una sempre più incontrollabile intolleranza e sofferenza politica, ma anche personale. Sapevamo che Conti sarebbe stato la prima delle vittime sacrificale, perché altre ce ne saranno a partire da Brafa e la Campo, agli accordi pre-elettorali di un Movimento che fa della rivoluzione e del cambiamento della “casta”, la sua bandiera e che, superato ogni termine ultimo, ha dovuto piegarsi alla logica del più vecchio partito della storia della Repubblica. Una maggioranza che pretende ruoli e posizioni, il Meet Up che pretende sottogoverni, alleati che pretendono i posti in Giunta promessi, assessori che pretendono di rimanere al loro posto utilizzando le pressioni del Meet Up stesso. […]