Non è di destra non è di sinistra: è il Laboratorio 2.0. Per un’altra città
Una accoglienza entusiastica ha salutato, ieri pomeriggio alla Sala Avis, la nascita del Laboratorio politico culturale 2.0.
In tanti, tantissimi, hanno animato la serata di ieri, cittadini, professionisti, operai, studenti, ma anche associazioni di categoria e politici, sia di sinistra che di destra, che con la loro presenza hanno dimostrato di aver colto in pieno lo spirito originario del progetto Duepuntozero. Alla convention hanno partecipato tra gli altri: il senatore del Pd, Gianni Battaglia, il senatore di Fi, Giovanni Mauro, l’onorevole regionale Udc, Orazio Ragusa, il presidente del Consiglio di Ragusa, Giovanni Iacono, ma anche i consiglieri comunali Mario Chiavola, di Megafono, che ha portato i saluti dell’onorevole Nello Dipasquale, e Gianluca Morando, del Movimento civico Ibleo, oltre al segretario del I circolo del Pd, Giovanni Lauretta, e l’ex segretario cittadino, Peppe Calabrese. Tutti i partecipanti, chi dal palco, chi dalla platea, magari lontano dai microfoni, hanno salutato questa iniziativa con favore, come una chance per voltar pagina e provare a scrivere un altro futuro.
“Il ceto medio – ha dichiarato il presidente dell’Associazione, Claudio Castilletti, aprendo i lavori dell’assemblea – è con l’acqua alla gola, la crisi economica sta distruggendo il nostro tessuto sociale. Le problematiche con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente, in quanto cittadini, in quanto comunità, esigono risposte chiare, certe e puntuali; il tempo dei proclami è finito, adesso bisogna agire. La nostra classe dirigente troppo spesso si è fatta cogliere in fallo, ecco perché un giorno ci siamo chiesti, ma noi, in qualità di professionisti, di studenti, di lavoratori, cosa possiamo fare per la nostra città? La risposta era lì, davanti a noi: dovevamo mettere le nostre professionalità a disposizione della nostra città. Ragusa ha bisogno di una rinascita, in campo economico, culturale e sociale e il Laboratorio 2.0 ha questo come obiettivo. Non vogliamo – continua il presidente – sostituirci alla classe politica, ma affiancarci ad essa, coadiuvandola nel suo lavoro quotidiano, proponendo progetti, idee ed iniziative. Faccio un solo esempio, il Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020. Questo strumento economico per noi è l’ultima possibilità di beneficiare dei fondi europei, perciò dobbiamo sfruttare al meglio questa possibilità, questo è un treno che non possiamo perdere. Occorre programmare per tempo e adeguatamente al fine di creare i presupposti per una reale e duratura crescita economica. Per fare tutto ciò – conclude il presidente Castilletti – abbiamo istituito uno Sportello di ascolto, vero e proprio anello di congiunzione tra la cittadinanza e le istituzioni e delle Commissioni di studio, per affrontare e sviscerare le innumerevoli criticità del nostro territorio”.
“Nei palazzi della politica si prendono delle decisioni, fuori da quei luoghi si fanno proposte per stimolare le istituzioni – ha dichiarato il vice presidente, Livio Tumino -. Duepuntozero per noi significa condivisione, cooperazione, velocità e modernità. Una modernità, però, che non faccia tabula rasa del nostro passato e delle nostre tradizioni, che invece vanno tutelate e valorizzate. Passato, presente e futuro, questa è l’alchimia del Laboratorio – conclude Tumino – solo con un occhio al passato e al nostro futuro possiamo sperare di migliorare il nostro presente”.
“Per me, per noi, per gli amici che si sono uniti intorno al progetto di questo Laboratorio – ha dichiarato Sonia Migliore, promotore e presidente onorario dell’Associazione – Duepuntozero è una casa comune, che al suo interno accoglie diverse intelligenze politiche e culturali, che vogliono andare oltre i partiti, non distruggendoli, noi non siamo contro nessuno, noi siamo con i partiti, perché con essi vogliamo dialogare per un nuovo progetto della città. Questa è una fucina di idee – continua la Migliore –. Pensatela come un governo ombra, di tipo anglosassone, che vuole sopperire all’implosione della politica per una rigenerazione del nostro territorio. Da più parti si sente la necessità di una nuova politica ambientale, sociale, urbanistica e a questa esigenza vogliamo rispondere. Vogliamo – conclude – dar vita ad un sistema inclusivo di cooperazione virtuosa, questa è la nostra idea di democrazia e come recita il nostro hastag noicisiamo, e voi? Spero di sì”.