L’Arpa vieta l’utilizzo delle sabbie locali per il ripascimento del litorale

Non sarà pos­si­bi­le uti­li­z­za­re le sab­bie del Porto di Po­z­zal­lo per re­in­te­gra­re la linea di costa del li­to­ra­le ispi­ce­se così come pre­vis­to dal pro­get­to di ri­pas­ci­men­to mor­bi­do in fase di ap­pro­va­zio­ne de­fi­ni­ti­va.

I ri­sul­ta­ti delle ana­li­si hanno ac­cer­ta­to l’incompatibilità di tali sab­bie che ri­sul­ta­no in­qui­na­te forse dalla pre­sen­za degli sca­ri­chi di idro­car­bu­ri delle im­bar­ca­zio­ni e dei na­tan­ti all’in­ter­no del porto; per­tan­to, in ris­pet­to delle linee guida del ma­nua­le ICRAM del Mi­nis­te­ro dell’Amb­ien­te, non po­tran­no es­se­re uti­li­z­za­te per il ri­pas­ci­men­to. Per re­a­li­z­za­re il pro­get­to sa­ran­no quin­di uti­li­z­za­te le sab­bie pro­ve­nien­ti da una cava ma­ri­na al largo di Ter­mi­ni Ime­re­se che hanno in­ve­ce su­pe­ra­to la ‘Va­lu­ta­zio­ne di Im­pat­to Amb­ien­ta­le’. Sono ques­ti i ri­sul­ta­ti emer­si dalla riu­nio­ne della Com­mis­sio­ne Per­ma­nen­te di Mo­ni­to­r­ag­gio a tu­te­la della fa­s­cia cos­tie­ra te­nu­ta­si mercoledì po­me­rig­gio nella sede del Com­ita­to‘S.Maria del Fo­cal­lo – Ma­ri­na Marza’ alla pre­sen­za di cit­ta­di­ni, am­mi­nis­tra­to­ri, forze po­liti­che e as­so­cia­zio­ni amb­ien­ta­lis­te.

Il pre­si­den­te della Com­mis­sio­ne, Ti­zia­na Scuto, dando l’avvio ai la­vo­ri, ha messo in evi­den­za l’im­por­tan­te la­vo­ro svol­to dalla Com­mis­sio­ne che ha por­ta­to in pochi mesi alla ‘Ve­ri­fi­ca e Va­li­da­zio­ne’ da parte del RUP del pro­get­to di ri­pas­ci­men­to che ri­sul­ta­va da oltre un anno im­pan­ta­na­to nei mean­dri della bu­ro­cra­zia. Quin­di l’as­ses­so­re Paolo Mo­z­zi­ca­to, rap­pre­sen­tan­do l’Am­mi­nis­tra­zio­ne ha in­for­ma­to i pre­sen­ti della impossibilità di uti­li­z­za­re le sab­bie che ven­go­no dra­ga­te dal porto di Po­z­zal­lo in quan­to in­com­pa­ti­bi­li af­fer­man­do al tempo st­es­so, che il RUP, arch Guar­nie­ri, procederà, a gior­ni, alla stesu­ra dell’ul­ti­ma de­li­be­ra di Giun­ta per la tras­mis­sio­ne dell’in­te­ro Pro­get­to all’UREGA, ente ap­pal­tan­te. Ve­ro­si­mil­men­te, se­con­do l’as­ses­so­re i la­vo­ri di ri­pas­ci­men­to po­tran­no in­izia­re sub­ito dopo la stagio­ne es­ti­va ormai alle porte. Di pa­re­re dif­for­me l’arch Ste­fa­no Ma­ri­na, rap­pre­sen­tan­te di Le­gamb­ien­te, se­con­do il quale il pro­get­to non ga­ran­tis­ce i ri­sul­ta­ti al 100% espri­men­do forti perplessità dal punto di vista pae­sag­gis­ti­co e dell’im­pat­to amb­ien­ta­le ed in­sis­ten­do sull’uso delle sab­bie lo­ca­li. E’ se­gui­to un ani­ma­to dibat­ti­to con l’in­ter­ven­to dell’arch. Gian­fran­co Ga­ro­fa­lo che ha pro­posto, per il se­con­do stral­cio del pro­get­to, di va­lu­ta­re l’uti­li­z­zo di sab­bie lo­ca­li prese in mare aper­to. Maria Gio­van­na Gra­dan­ti per il Nuovo Cen­tro­d­estra ha in­fi­ne ri­cor­da­to che la finalità del pro­get­to è quel­lo della mi­ti­ga­zio­ne del ris­chio idro­geo­lo­gi­co e non lo sv­uo­ta­men­to del porto di Po­z­zal­lo. E’ quin­di in­ter­ve­nu­to il M.llo Sal­va­to­re Di Mar­ti­no che ha il­lus­tra­to le tec­ni­che, da lui por­ta­re avan­ti, per con­trasta­re l’ero­sio­ne nei pic­co­li tr­at­ti e lad­do­ve esis­te an­co­ra un lembo di sab­bia.
I la­vo­ri sono stati chiusi dal pre­si­den­te Ti­zia­na Scuto, che, in at­te­sa della pros­si­ma con­vo­ca­zio­ne, solleciterà il Rup e Am­mi­nis­tra­to­ri a com­ple­ta­re l’iter delle pra­ti­che.

di Redazione06 Mar 2014 10:03
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