La riforma delle Province è una cornice vuota, occorre che tutti diano il loro apporto

Il pre­si­den­te del Con­siglio co­mu­na­le Gio­van­ni Ia­co­no espri­me sod­dis­fa­zio­ne per il dibat­ti­to e il con­fron­to nel con­siglio co­mu­na­le aper­to alla par­te­ci­pa­zio­ne dei cit­ta­di­ni, svol­to­si ieri sul tema della “so­p­pres­sio­ne delle pro­vin­ce re­gio­na­li e l’is­ti­tu­zio­ne dei li­be­ri con­sor­zi e città me­tro­po­li­ta­ne”.

Il pre­si­den­te Ia­co­no di­chia­ra: “La ques­tio­ne della so­p­pres­sio­ne della pro­vin­cia l’ave­v­a­mo già af­fron­ta­ta in sede di Con­sul­ta dei Pre­si­den­ti dei Con­sigli co­mu­na­li ad agosto e nei mesi suc­ces­si­vi e, pur­trop­po, non siamo stati mai as­col­ta­ti dal Go­ver­no re­gio­na­le; ad­es­so siamo l’ unico Con­siglio co­mu­na­le in Si­ci­lia ad avere av­via­to il con­fron­to, ma au­spi­chi­a­mo che altri con­sigli co­mu­na­li svol­ga­no mo­men­ti di dis­cus­sio­ne con i cit­ta­di­ni e i par­la­men­ta­ri per poter giun­ge­re ad una legge di ri­for­ma seria, or­ga­ni­ca e lun­g­imi­ran­te ris­pet­to al testo us­ci­to all’Ars che, allo stato at­tua­le, ap­pa­re come una ‘cor­ni­ce’ vuota, per sua st­es­sa am­mis­sio­ne, per­ché per la de­fi­ni­zio­ne delle fun­zio­ni ri­man­da ad ul­te­rio­re legge da ema­na­re, e dan­no­sa, per­ché crea un vuoto che mette a ris­chio serio l’ero­ga­zio­ne dei ser­vi­zi fi­no­ra svol­ti dalle pro­vin­ce re­gio­na­li. Così come emer­so nella se­duta aper­ta del Con­siglio co­mu­na­le, provvederò a con­vo­ca­re la con­fe­ren­za dei ca­pi­grup­po, in quel­la sede i con­siglie­ri co­mu­na­li po­tran­no con­ti­nua­re a dare il pro­prio con­tri­bu­to di idee e pro­pos­te. In­fi­ne rin­gra­zio sen­ti­ta­men­te i par­la­men­ta­ri re­gio­na­li e na­zio­na­li pre­sen­ti, espri­men­do ra­m­ma­ri­co per il man­ca­to con­fron­to con i pochi as­sen­ti”.

di Redazione25 Mar 2014 17:03
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