Scarso interesse della politica ed incapacità per il degrado delle ferrovie
Attivare un’interlocuzione serrata per la realizzazione concreta dei progetti di mobilità alternativa già allestiti in tutto il territorio provinciale, in particolare attraverso lo sviluppo della rete ferroviaria iblea. A partire da un tavolo di confronto, programmato nelle prossime settimane, che consenta il ripristino di alcune linee di collegamento strategiche tra Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria, a servizio dei pendolari e dei flussi turistici nel territorio ibleo. E’ quanto ribadito questa mattina dal sindaco Federico Piccitto durante l’incontro che si è svolto a Palazzo dell’Aquila tra l’amministrazione comunale ed i vertici di Trenitalia, Rfi e dell’assessorato regionale alle Infrastrutture ed ai Trasporti. Il sindaco Piccitto, dopo aver ringraziato i presenti per la disponibilità mostrata, ha evidenziato i temi centrali per il rilancio della ferrovia iblea, che ha assoluta necessità di creare un sistema intermodale di trasporto con l’aeroporto di Comiso ed il Porto di Pozzallo, da realizzare anche attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie.Il primo cittadino ragusano ha sottolineato, fra le altre cose, i circa 70.000 visitatori che annualmente si recano al Castello di Donnafugata, un flusso turistico importante che richiederebbe, ad esempio, il potenziamento della tratta ferroviaria da e per la stazione di Donnafugata ed infine si è tornati alla questione della Metropolitana di superficie. Ma dalle tante parole scaturisce una certa disillusione messa in mostra da Cup della ferrovia che dichiara:
L’incontro di oggi sulla vertenza ferroviaria ha lasciato l’amaro in bocca in chi aveva puntato su questa occasione per poter affrontare e risolvere positivamente i tanti punti all’ordine del giorno stabiliti il 17 dicembre a Donnafugata, per il rilancio della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela.
Assenti i deputati regionali e gli altri sindaci della provincia, fra cui quello di Comiso, nonostante la stazione della città casmenea fosse al centro di precise richieste.
Solo uno è stato il punto su cui si è aperto uno spiraglio, quello del ripristino di una coppia di treni pendolari da Ispica, Pozzallo, Scicli e Modica per Ragusa e in prosecuzione per Gela, con arrivo nel capoluogo alle 7,45 e relativo ritorno con partenza da Ragusa verso le 14,15; treno che richiamerebbe tutti quei lavoratori che sono stati costretti a non viaggiare in treno nel dicembre 2010 in seguito alla soppressione di queste corse, e renderebbe più agevole raggiungere Donnafugata per turisti e gite scolastiche. Grazie all’insistenza del sindaco Piccitto e della delegazione CUB, Trenitalia e Regione hanno accettato di esaminare in termini operativi la fattibilità della richiesta. A questo punto è collegato l’annoso problema del trasporto studenti da Vittoria, Comiso e Ragusa per Modica, rimasto insoluto a causa della mancata programmazione delle corsette dalla stazione di Modica agli istituti scolastici; responsabilità grosse sono amputabili all’assessorato, che avrebbe dovuto intervenire presso l’AST in tal senso e non lo ha fatto, lasciando fallire da oltre due anni a questa parte un progetto che avrebbe senza dubbio rialzato i numeri della frequentazione dei treni.
La discussione a volte è scivolata su piani generali, sulla mancanza di un contratto di servizio che limita le scelte della regione, sullo stato carente delle ferrovie in Sicilia. Quando è stato affrontato il discorso metropolitana di superficie a Ragusa, alla luce della presa visione del progetto di RFI del 2006, è stato detto chiaramente come questo progetto sia rimasto dal 2008 nei cassetti del Ministero perché nessuna forza politica lo ha sollecitato, e intanto i fondi a suo tempo stanziati ora non sono più disponibili. Adesso il progetto preliminare è abbastanza superato; le fermate previste vanno rivedute e ampliate, va fatto un lavoro tecnico di rielaborazione che sicuramente farà ritardare la richiesta di finanziamenti. Tuttavia il comune di Ragusa si metterà subito al lavoro per risolvere le criticità evidenziate e sottoporle a RFI e Regione e cercare di fare andare avanti il progetto in maniera di farlo inserire nella programmazione europea 2014-2020.
Cenni Sono stati fatti anche sui collegamenti tra stazione e aeroporto di Comiso e sul mantenimento integrale dell’impianto ferroviario comisano, tema quest’ultimo su cui le motivazioni di RFI non hanno affatto convinto.
Una cosa è apparsa evidente all’incontro di oggi: lo scarso interesse della politica e l’incapacità delle amministrazioni locali a fare gioco di squadra; il sindaco di Ragusa è rimasto sostanzialmente solo, i suoi colleghi avendo fatto (con qualche eccezione) per lo più le comparse: e questo non ce lo possiamo permettere, se vogliamo portare in fondo una vertenza che si preannuncia dura e tutta in salita.
Se il territorio non sa perorare questa causa, è poi ovvio che a Palermo si decida per la morte lenta dell’infrastruttura ferroviaria.
Auspichiamo che gli assenti (e i poco presenti) cambino atteggiamento per il prossimo futuro. Richiamiamo i cittadini a una maggiore attenzione alla problematica; al sindaco Piccitto rivolgiamo l’appello a incalzare Trenitalia, RFI e Assessorato perché tra un incontro e l’altro non trascorrano più mesi ma solo giorni.