Per Alitalia e AirOne il Magliocco è l’alternativa a Fontanarossa
“Un grande risultato, innanzitutto diplomatico, ma che certo non mancherà di avere anche importanti risvolti pratici, è quello che ha visto oggi Alitalia e AirOne decidere che, in caso di impossibilità ad atterrare a Fontanarossa, i loro aerei punteranno su Comiso”. Lo ha dichiarato il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo.
A soli quattro giorni dalle dichiarazioni del ministro Lupi che ha indicato il Magliocco di Comiso come uno degli undici aeroporti strategici d’Italia, un’altra buona notizia, lungamente attesa, e per quale tutti i soggetti coinvolti hanno lavorato alacremente, il Magliocco finalmente è diventato la struttura aeroportuale alternativa a Fontanarossa. Le ripercussioni per il teritorio sono ovvie, come ormai è divenuto chiaro che l’aeroporto di Comiso finalmente gode di una sua dignità.
“Non è semplice spiegare le norme che regolano la scelta dell’aeroporto alternato in caso di necessità”, ha proseguito Dibennardo, “ma la decisione per una buona parte è data da una precisa opzione della compagnia aerea. Ora, dopo un lungo lavoro di relazioni pubbliche, potremmo dire, a favore dell’aeroporto, due compagnie come quella di bandiera e la sua controllata finalmente hanno deciso che sceglieranno Comiso e non Palermo qualora, come recentemente accaduto a causa dell’emergenza cenere lavica, non potranno atterrare a Catania. Senza dubbio – ha concluso il presidente della Soaco – a poco a poco siamo riusciti a dare credibilità a un aeroporto che ancora, circa un anno fa, alcuni credevano non sarebbe mai stato inaugurato. E invece, con pazienza e con un grande lavoro di contatti, abbiamo costruito una immagine di efficienza e affidabilità, come l’odierna scelta di Alitalia e AirOne dimostra. Non siamo più la Cenerentola degli scali italiani, anche grazie, ad esempio, al fatto che la Soaco è riuscita a ottenere l’autorizzazione per la procedura di rifornimento carburante con i passeggeri a bordo. Insomma, cresciamo a vista d’occhio, non solo come traffico, ma soprattutto nella considerazione degli addetti ai lavori e della gente”.