I quarantacinque giorni dei Commissari. A Ragusa si insedia il 7 gennaio.
Nelle Province in liquidazione arrivano i nuovi commissari straordinari scelti da Crocetta. Dopo che l’Ars ha bocciato con voto segreto il disegno di legge di proroga dei commissari in scadenza di mandato. Il presidente Crocetta ha dovuto firmare i decreti di nomina utilizzando le norme dell’Orel e non in relazione alla legge speciale che aveva messo in cantiere. Rimangono ora in sella sette dei nove commissari attualmente in carica, mentre a Catania e Ragusa arrivano due viceprefetti. Riconfermati l’ex generale dell’arma dei carabinieri Domenico Tucci a Palermo, il viceprefetto Salvatore Caccamo a Enna, Filippo Romano a Messina, Raffaele Sirico a Caltanissetta, Benito Infurnari ad Agrigento, Alessandro Giacchetti a Siracusa e Darco Pellos a Trapani. A Catania Antonina Liotta passa il testimone al viceprefetto Giuseppe Romano mentre a Ragusa, come abbiamo già annunciato, al posto dell’avvocato Giovanni Scarso, dimessosi per motivi personali, è stata nominata Carmela Floramo, anche lei viceprefetto.
I neo commissari dovrebbero rimanere in carica fino a metà febbraio. Per quella data il governo spera di aver già incassato l’ok dall’Ars alla riforma che cassa le Province e al loro posto istituisce i liberi consorzi tra comuni. Il governo dunque ha appena 45 giorni di tempo per mettere a segno la manovra, altrimenti dovranno essere indetti i comizi elettorali per il ritorno al voto. Un’eventualità, questa, che non piace assolutamente a Crocetta, che dell’abolizione delle Province ha fatto un cavallo di battaglia. Tanto che, dopo la bocciatura del disegno di legge di proroga dei commissari da componenti della sua stessa maggioranza, che avevano votato con l’opposizione, il governatore aveva parlato di “vandea antiriformista” e puntato l’indice contro i franchi tiratori nascosti nei partiti che sostengono il suo governo. Ora, dopo l’agguato teso in aula, anche la strada per l’abolizione degli enti si fa più ardua. Il guaio è che a Crocetta, non passa nemmeno per l’anticamera del cervello che sulla questione province possa aver sbagliato a fare un passo così lungo ed in un terreno assolutamente infido e paludoso. Errare è umano, con quel che segue, ma Crocetta, che spesso viene colpito dal furore dell’antimafia e attacca tutti usando termini fuori dal comune senso della politica, non sembra voler demordere. Ritornando a Carmela Elda Floreno, già prefetto di Enna e Siracusa, diciamo che è originaria di Adrano, laureata in giurisprudenza, già assistente alla cattedra di diritto privato all’Università di Catania, avvocato, è entrata nei ruoli del Ministero dell’Interno nel 1972 ed è stata nominata Prefetto per la prima volta nel 2003, svolgendo il ruolo di commissario straordinario in alcuni comuni della Calabria. Il suo insediamento a Ragusa è previsto il 7 gennaio.