Tempi duri per i commissari.

provinciaDopo la sfuriata di Dipasquale contro Gurrieri, commissario della Camera di Commercio, ci è arrivata in redazione la protesta dello Svimal contro il Commissario della Provincia Giovanni Scarso. In questa nota si legge che Scarso non avrebbe i titoli e perché fuori dai parametri della legge indicati dall’art. 55 dell’OREL secondo il quale commissario di un ente locale può essere nominato chi è, oppure è stato, dirigente della Regione o dello Stato.
Dunque Giovanni Scarso, secondo loro, non potrebbe ricoprire quella carica e, se tutto è vero, possiamo anche essere d’accordo. Ma di certo la colpa non è di Giovanni Scarso. A nominarlo, nella notte dei tempi – sembrano passati anni ed anni – è stato il mitico Lombardo. Fu lui infatti, nella sua mania commissariale, a bloccare le legittime aspettative democratiche di questa provincia che avrebbe voluto andare al voto e, avanzando non meglio identificate motivazioni di carattere elettorale, certamente a favore dell’allora presidente della Regione – ebbe modo di nominare Giovanni Scarso. Se il curriculum non era valido avrebbero dovuto dirlo allora. Oggi sono passati quasi 2 anni e qualcuno tira fuori la storia dei titoli. Non ci sembra ormai il caso visto che siamo all’epilogo, triste e drammatico è vero! ma è la conclusione di una storia che dovrebbe farci vergognare. Non per i titoli del commissario ma per come ci si lamenta dell’effetto e non della causa. Nonostante tutte le raccomandazioni e i disegni di legge le Province ci sono ancora e rischiano di esserci anche nel futuro. Ancora per molti mesi, ma agonizzanti, impoverite, senza dignità, ridotte al lumicino. E quindi ci sarà un altro commissariamento. Cosa volete che interessi chi sia e se abbia i titoli: la verità è che stanno liquidando tutto per sopravvivere ancora un po’ ma senza rispetto per la gente. Siamo dunque d’accordo con il giudizio del movimento civico, difronte a questa specie di “liquidazione del territorio” in un contesto politico e di una provincia che fino a poco tempo fa era accreditata come una delle migliori in Italia.
“Ha liquidato tutto, dal patrimonio immobiliare, alle iniziative culturali, sportive, ai servizi – dice il responsabile dello Svimal Battaglia – smettiamola con questa storia che non ci sono soldi: la provincia ha ricevuto 4 milioni di euro che in teoria dovrebbero essere spesi entro il 31 dicembre del 2013 per non essere dispersi. Ma per cosa li stanno spendendo?”.
La domanda è legittima. Se questi soldi servono solo ad accompagnare l’ente alla liquidazione non ci sembra giusto buttarli così.

di Direttore17 Dic 2013 18:12
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