Angelo Giacchi si incatena alla Camera di Commercio

Camera_di_commercio_2Torna a manifestare l’imprenditore Angelo Giacchi. Si e’ incatenato all’ingresso della Camera di Commercio di Ragusa per protestare contro la vendita all’asta della sua azienda per debiti. “A Ragusa, da qui a fine gennaio – afferma – ci saranno 950 aste. Da gennaio ce ne saranno migliaia, stiamo morendo, le imprese chiudono e siamo costretti a licenziare. Oggi e’ la volta mia, alle 17 apriranno le buste dell’asta che riguarda la mia azienda. Non mi faro’
togliere tutto, lottero’ fino alla fine”. Alcune settimane fa, la Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta, che coinvolge
vari professionisti, circa manovre per svalutare i beni sottratti ai debitori e messi all’asta, in modo da acquisirli a prezzi molto vantaggiosi e a rivenderli con ampi margini di profitto. L’estate scorsa, un muratore si era dato fuoco per opporsi alla vendita all’asta della sua casa ed era poi morto, mentre nell’incendio erano rimasti ustionati gravemente sua moglie, una figlia e due agenti di polizia. ”La Camera di Commercio dovrebbe essere la casa di
tutte le imprese – dichiara. Invece non e’ cosi’, non fa il proprio lavoro ed oramai e’ diventata, non solo a Ragusa, un carrozzone politico”, dice ancora Giacchi, intenzionato a andare avanti a oltranza, fino a quando non otterra’ un incontro con il presidente di Unioncamere, Dardanelli, e con l’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Vancheri. “Ci devono incontrare. Debbono
darci la possibilita’ di aiutarci”, chiede l’imprenditore.

di Redazione18 Dic 2013 13:12
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