Catturati i cani randagi pericolosi.

E’ bene dire che la foto è di repertorio. Ora la notizia: Due agenti della Polizia Municipale sono prontamente intervenuti nel pomeriggio di ieri presso un’azienda agricola di san Giacomo. Il proprietario della stessa aveva segnalato l’aggressione ed uccisione di sei pecore e sei agnellini all’interno di un stalla da parte di due cani molossoidi.
Il proprietario dell’azienda infatti recatosi presso la stalla per accudire gli animali, si accorgeva della presenza all’interno della stessa dei due cani che avevano da poco ucciso le sei pecore ed i sei agnelli presenti. I due cani di grossa taglia provvisti di collare ma senza microchip identificativo, si erano introdotti nella stalla spezzando la cordicella che teneva chiusa la porta di accesso, porta che è stata prontamente richiusa dal titolare dell’azienda per evitare la fuga e facilitare quindi la cattura dei due cani randagi.
Gli agenti della P.M. Giunti sul posto per verificare l’accaduto, accortosi della presenza ancora all’interno della stalla dei due cani, hanno chiesto l’intervento della Dog Professional. Il personale della ditta convenzionata con il Comune ha provveduto a catturare i due molossoidi ed a trasferirli in serata presso il canile della Zona Industriale.
“L’intero territorio della frazione montana – dichiara il Sindaco Federico Piccitto – pare sia da tempo interessato dal fenomeno dell’abbandono volontario, da parte di ignoti, di cani e anche di gatti, lasciati liberi in prossimità delle zone a più bassa densità abitativa. Gli animali abbandonati alla ricerca di cibo cominciano quindi ad avvicinarsi alle case ed alle aziende agricole. Per questo motivo intendiamo avviare un’azione di controllo del territorio ed in particolare nella zona di San Giacomo. A questo proposito è in fase di definizione il rinnovo della convenzione del Comune con L’Enpa, utile anche al controllo delle microcippature a cui devono essere obbligatoriamente sottoposti i cani, al fine di poter risalire all’identità del proprietario”.
Sarebbe molto utile PRECISARE che se sono cani con collare NON SONO RANDAGI, o almeno non lo erano prima di essere ABBANDONATI, quindi sono cani che AVEVANO UN PADRONE… questa precisazione è molto utile per il distinguo tra randagi che spesso sopravvivono e non certo diventano cani di grossa taglia, come questi, che appaiono DAL NULLA manifestando all’improvviso questi istinti predatori; i randagi devono sopravvivere anche nei confronti della cronaca, di cui molte persone invece vivono, le quali fanno di tutta l’erba un fascio specie quando la parola “randagio” è usata in questo caso -IMPROPRIAMENTE NEL TITOLO- che personalmente correggerei per evitare l’estensione da “cane di proprietà disperso (più o meno volutamente)” a “cane generico vagante”.