Acqua: Legambiente chiede attivazione gestione sostenibile, informata e partecipata

acqua erba (1)Fare della gestione partecipata ed ambientalmente sostenibile del sistema idrico un banco di prova del cambiamento ed un elemento centrale delle politiche ambientali del Comune di Ragusa, perchè non si ripetano più eventi catastrofici come la recente crisi idrica e si coniughino rispetto per l’ambiente, sicurezza per i cittadini e risparmio economico per la collettività: questo l’obiettivo della nota inviata da Legambiente Il Carrubo all’Assessore alle Politiche del Territorio e per l’Ambiente del Comune di Ragusa Claudio Conti.
L’esito del Referendum sull’acqua pubblica – si legge nella nota – ma, a livello locale, anche il grave problema dell’inquinamento delle falde, hanno portato alla ribalta il problema della gestione idrica nel nostro territorio. L’acqua è a tutti gli effetti un Bene Comune e quindi come tale va trattata, uscendo da logiche puramente speculative e/o burocratico amministrative.
Centrale nella gestione di questo, come di altri, beni ambientali è la partecipazione delle comunità locali alle scelte, di cui elemento centrale è l’informazione, come sancito tra l’altro dalla conferenza di Rio del 1992. In quest’ambito è stato individuato il percorso di Agenda 21 locale come percorso ‘codificato’ di conservazione e gestione dei beni naturali ed ambientali in un’ottica partecipativa di tutti i portatori d’interesse presenti sul territorio.
Per quanto riguarda specificamente l’acqua, in Italia sono stati avviati percorsi per l’attivazione di ‘contratti di fiume, in ‘quanto tale risorsa non può che essere gestita a livello di bacino.
In provincia di Ragusa è stato recentemente effettuato un progetto internazionale chiamato ‘Water In Core’ che ha avuto come capofila locale l’ARPA e come bacino pilota il Fiume Irminio. Un progetto che ha avuto molte ombre ma che ha permesso di iniziare a mettere intorno ad un tavolo diversi soggetti, istituzionali (Comune, Provincia, Genio Civile, Arpa, Consorzio di Bonifica, ATO) e non, tra cui Legambiente Il Carrubo Ragusa, al fine di sviluppare un progetto pilota di gestione partecipata.
In quest’ambito, continua Legambiente, risulta che sia stato sottoscritto un primo accordo di programma finalizzato all’avvio di un processo di ‘Contratto di Fiume’.
L’Associazione ambientalista iblea chiede quindi di promuovere una continuazione ed implementazione di tale percorso, in particolare verificando se il comune di Ragusa abbia sottoscritto tale protocollo (ed in caso contrario sottoscrivendolo) e quindi attivando tutte le iniziative necessarie per arrivare ad una gestione realmente sostenibile e partecipata, mettendo il comune di Ragusa sulla scia delle esperienze virtuose nazionali (quali quella piemontese) ed internazionali.

di Redazione05 Set 2013 11:09
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