Caggia bacchetta l’amministrazione sul caso Peep

caggia piccittoCon le belle parole non si riempie lo stomaco. Insomma la domanda è questa: si deve dire no ad un tipo di economia che da sempre è stata alla base dello sviluppo della città  inseguendo un modello di autosostenibilità ambientale bello ma ancora da provare?   I Peep a Ragusa continuano a fare polemica su polemica ma  ormai il progetto è stato portato a termine e non serve insistere. Della stessa idea è l’Ance  del capoluogo che sa benissimo quanto sia stato importante per tutta la città poter lavorare nel settore edile. Nonostante la crisi molte delle nuove abitazioni delle aree Peep sono state vendute e per quelle ancora da collocare i costruttori non si disperano perchè comunque hanno un capitale in cassaforte. E così dopo pochi giorni dall’incontro tra Ance e sindaco poichè continua la querelle tra Legambiente, Amministrazione nuova e vecchia e per mettere la parola fine a tutta la vicenda Sebastiano Caggia, presidente dell’associazione costruttori ha scritto una lettera aperta: “Ci domandiamo quando si porrà fine al gioco del rimpiattino ed al botta e risposta fra la vecchia e la nuova amministrazione comunale di Ragusa. I cittadini e gli elettori si sono già espressi, la campagna elettorale é finita. A cosa servono, quindi, queste polemiche? Una cosa è però sotto gli occhi di tutti: se il comparto del lavoro edile oggi a Ragusa riesce ancora a sopravvivere lo si deve alle opportunità connesse alla costruzione degli interventi per l’edilizia economica e popolare. Nessuna speculazione sarà mai avallata da questa ANCE, noi siamo per le regole e la trasparenza, sempre, senza se e se ma! Ma da qui ad affermare che tutta la questione dei PEEP sia stata negativa e da buttare, ne passa. Se oggi i lavoratori edili e l’indotto riescono ancora a portare qualche euro a casa è grazie alle cooperative ed alle imprese, le quali, rischiando in proprio, stanno dando occasioni ed opportunità di lavoro. Esortiamo la nuova amministrazione Piccitto a non perdere tempo in comunicati che alimentano un dibattito sterile e non produttivo e chiediamo, invece, che dalle parole e dai programmi si passi celermente ai fatti ed alle opere.”

 

 

di Direttore10 Ago 2013 17:08
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