ll PD si confronta

calabreseDopo la conclusione delle elezioni amministrative per la scelta del sindaco, il Pd di Ragusa  ritiene opportuno procedere ad una riflessione al fine di una utile valutazione sull’esito delle elezioni stesse e per delineare la futura azione politica. Tale valutazione tiene conto anche delle risultanze emerse dalla riunione del coordinamento cittadino tenutasi sabato 6 luglio con la partecipazione ed il pieno accordo sulle conclusioni del segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo e del responsabile regionale dell’organizzazione Enzo Napoli. In premessa è opportuno ricordare che il Pd di Ragusa ha deciso di partecipare alla competizione per il governo della città nell’ambito di una coalizione progressista che si inserisce a pieno titolo e legittimamente nell’ambito del centrosinistra nazionale e siciliano e con un programma coerente e conforme alla visione che il Pd ha sempre avuto della città e del suo sviluppo. Ne sono sicura testimonianza il costante sostegno del governatore Crocetta, del segretario regionale del Pd Lupo e, da ultimo, la prestigiosa presenza del segretario nazionale del Pd Guglielmo Epifani a conferma, da parte del massimo vertice del partito, della linea politica scelta a Ragusa ed a ratifica ed approvazione della correttezza e coerenza dell’azione portata avanti per la quale il Pd ragusano non si è mai spostato dal proprio ambito naturale che è quello dell’area progressista. Pertanto il Pd ragusano si è collocato a pieno titolo nel campo della Sinistra, in coerenza con la propria storia, con quella delle componenti storiche da cui è nato e con quella dei propri elettori ed  iscritti. E le decisioni sono state assunte nel pieno rispetto dello statuto e delle regole da una maggioranza legittimamente costituita per la guida del partito. Questo lo spirito, il modo e le circostanze con cui il Pd ha affrontato le elezioni amministrative a Ragusa.

Gli elettori hanno espresso la loro volontà  e devono essere comprese le esigenze e le aspirazioni che con il voto sono state manifestate. A tale riguardo il Pd è fermamente convinto che il bene della città debba essere posto al di sopra di ogni particolarismo poiché l’esigenza primaria è quella di assicurare il suo sviluppo e risolvere i problemi di coloro che hanno più bisogno e vivono in condizioni di maggiore disagio. Il Pd valuterà e giudicherà senza pregiudizi l’azione della nuova amministrazione, attento a che essa sia rispettosa e sensibile a tali esigenze e ponendosi come obiettivi primari quello della giustizia sociale e dello sviluppo. Assumendo una funzione di stimolo ove veda che l’Amministrazione si allontana da un percorso virtuoso o sostenendola ove vengano intraprese iniziative positive. Sempre nell’ottica del bene comune. Fondamentale rimane, comunque, che la città sia bene amministrata nei settori che costituiscono i servizi essenziali, che siano assunte iniziative che contribuiscano ad inserirla in un ambito di sviluppo economico e che la maggiore ricchezza prodotta sia equamente distribuita.

Il voto ha espresso una esigenza diffusa e forte di cambiamento manifestatasi anche attraverso un significativo astensionismo. Il Pd non solo non vuole eludere tale indicazione ma vuole fare propria l’esigenza di cambiamento attraverso un rinnovamento che veda i giovani come protagonisti. E’ per tale motivo che in occasione del prossimo congresso la segreteria uscente promuoverà e farà proprio l’obiettivo di un ricambio generazionale dei dirigenti, ancora più consistente e marcato di quanto finora fatto e che ha prodotto il tesseramento di centinaia di nuovi giovani iscritti e la nomina di molti di loro in ruoli di responsabilità. Il Pd ritiene, infatti, che non si possa parlare di rinnovamento con coerenza e credibilità se ad interpretare tale rinnovamento si candidano sempre protagonisti che hanno attraversato la politica degli ultimi trenta e più anni. La politica va vissuta con passione, al servizio della collettività che pretende di rappresentare e deve essere alimentata da proposte che nascono da una sincera convinzione di dover agire per il bene comune. Ma se viene intesa come un mestiere, tali fondamentali ed irrinunciabili requisiti non si ritrovano più e perdono le qualità necessarie ed indispensabili per potere generare la buona politica.

E’ per tali motivi che la segreteria del Pd rinnova, a se stessa ed agli altri, l’invito a non lasciarsi condizionare e guidare da personalismi e, ove ci fossero, a superarli ed a discutere di progettualità politica. I personalismi pregiudicano e danneggiano la buona politica e favoriscono le divisioni che oltre a costituire l’ostacolo maggiore alla buona amministrazione sono la causa principale delle sconfitte. A tale riguardo, pur nel contesto di una competizione  in cui non vi è stata l’affermazione del proprio candidato a sindaco, merita comunque di essere evidenziato che i dati sul risultato elettorale hanno visto per la prima volta a Ragusa il Pd affermarsi come prima lista e il Pd ragusano primo tra le liste del Pd nelle città capoluogo di provincia in Sicilia in un panorama generale in cui tutti i partiti tradizionali e le liste civiche sono arretrati, compreso il movimento 5 Stelle che ha ottenuto solo il 9% dei voti.

 

 

di Redazione09 Lug 2013 22:07
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