I villaggi turistici chiusi. Spiraglio solo per i lavoratori

commissione lavoroSi apre uno spiraglio per i 400 lavoratori stagionali delle tre strutture turistiche alberghiero di Marispica, Baia Samuele e Marsa Siclà ma resta il problema delle strutture che rischiano di restare chiuse per la stagione.

La soluzione consisterebbe nell’ attivare la mobilità in deroga grazie al ricongiungimento delle varie frazioni di disoccupazione. Sin da domani all’ufficio provinciale del lavoro di Ragusa saranno avviate le richieste da parte dei lavoratori così come d’intesa raggiunta questo pomeriggio all’ARS.

Il presidente della commissione lavoro della regione, Marcello Greco, si è impegnato, altresì, a rivolgere al Governo una risoluzione con la quale si invita il Presidente della Regione, Crocetta, ad avere una interlocuzione con la DIA e la Procura della Repubblica di Modica per capire meglio lo stato delle indagini e proporre magari la gestione un commissario giudiziario per le tre strutture in attesa che le indagini si completino e avviare, così, l’attività delle tre strutture.

La durata della mobilità in deroga dovrebbe terminare il 31 dicembre prossimo.  Alla individuazione della soluzione si è  arrivati dopo un pomeriggio piuttosto vivace.   Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa ha fatto una cronistoria della vicenda. Dalla chiusura delle tre strutture da parte della DIA di Catania e della Procura della Repubblica di Modica ( la Federalberghi ,CGIL,CISL e UIL avevano inviato una nota per invitare gli organi inquirenti a velocizzare la chiusura delle indagini) alla tragica condizione dei 400 lavoratori che operano nelle tre strutture rimaste senza lavoro e per i quali si chiede di garantire un sostengo al reddito. Avola ha invitato a fare uno sforzo vero a chi oggi ha bisogno di un sostegno e al fine di evitare problemi di ordine pubblico a far data da domani giorno in cui sarà inaugurato l’aeroporto di Comiso e in cui sarà concretizzata una manifestazione pacifica dei lavoratori interessati alla vertenza. Si è anche evidenziato  che l’apertura dell’aeroporto non può trovare i villaggi turistici chiusi in un’area che fa del turismo una leva per risollevare le sorti dell’economia e dell’occupazione e quindi è intanto urgente individuare una soluzione per i lavoratori che rimarranno a casa.  Il problema serio e vero, secondo Mimma Calabrò, segretaria generale della Fisascat CISL Sicilia e capire perché le strutture sono state chiuse. Si ha il timore che tutto quanto costruito in questi anni possa andare in fumo e con questo anche ogni possibilità di rilancio del turismo. Sarebbe necessario un vertice interassessoriale per affrontare una volta per tutte la vicenda.  La provincia di Ragusa rischia molto con questa vertenza; ovvero mette a dura prova il patrimonio artistico culturale che possiede e  con esso il flusso turistico notevole nel corso degli ultimi anni.

Mariella Maggio, vice presidente della commissione Lavoro all’Ars, ritiene che bisogna fare presto perché l’apertura dell’aeroporto di Comiso non può trovare chiusi tre importanti villaggi turistici e bisogna capire cosa è successo veramente.

Alla riunione erano presenti gli onorevoli Pippo Di Giacomo, Orazio Ragusa e Filippo Panarello.

 

di Redazione29 Mag 2013 19:05
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