Aumento dei canoni demaniali per i litorali e settore petrolifero
Secondo l’on Giorgio Assenza: sarà un danno enorme per la Sicilia. il turismo balneare dell’Isola rischia di subire un gravissimo colpo a causa di un aumento, addirittura del seicento per cento, dei canoni annuali per la concessione dei beni demaniali marittimi” lo denuncia il deputato Pdl, Giorgio Assenza, sottolineando che l’applicazione di questo “castigo immeritato per la fruizione dei nostri litorali arrecherà un danno difficilmente recuperabile, specialmente in rapporto al beneficio commerciale portato dai turisti che si vedrebbero, a loro volta, aumentati a dismisura i costi per godere della nostra stagione balneare”. “Per colpa di questo aumento che non colpisce soltanto i gestori di settori di spiaggia, anche le previsioni nel settore industriale e, in particolare, in quello petrolifero non sono ottimistiche, poiché in Sicilia non vi sarebbero più le condizioni per investire in questo comparto” conclude Assenza il quale, per chiedere la revoca del decreto che sancisce l’aumento, presenta una mozione firmata anche dai suoi colleghi di gruppo, Falcone, Caputo, Pogliese, Fontana e Vinciullo.
Secondo il premio Nobel Rubbia, e non c’è motivo di dubitarne, su ogni metro quadrato della sicilia arriva un’energia pari a un barile di petrolio l’anno. Quindi 25.000.000.000 di barili l’anno. Basta saperli prendere creando nuove imprese nelle rinnovabili invece di correre appresso al petrolio che fra non molto finirà. Si esce dalla crisi rischiando e guardando al futuro e non al passato.