Il richiamo di Zago.
Le fibrillazioni interne al Partito Democratico in atto in alcuni Comuni della provincia, inevitabilmente acuite dalle tensioni pre elettorali, non possono e non devono distrarre dirigenti e militanti dal vero obiettivo della buona politica: il bene della propria comunità. A questo fine ed al senso di responsabilità di ciascuno di noi ci si deve appellare per costruire proposte serie e condivise di buon governo. Alla vigilia di una importantissima tornata elettorale per le elezioni amministrative il Partito Democratico registra, in alcuni dei Comuni che si preparano al voto, sensibili fibrillazioni ed alcune evidenti differenziazioni di linea programmatica. La dialettica interna è, naturalmente, frutto del vasto radicamento e della ricchezza di competenze, risorse, sensibilità che un grande partito può far fruttare al meglio solo se riesce a convogliare in una sintesi efficace. E’ il caso della componente Renziana di Acate, che ha assunto una posizione differenziata rispetto al gruppo dirigente locale, del secondo circolo di Ragusa, che nasce a causa di divergenze che non si è riusciti a ricondurre a percorsi unitari nell’ambito del gruppo dirigente del capoluogo, della vivace dialettica interna a Comiso e Vittoria. In alcuni casi la buona politica ha individuato già le vie per ricondurre i dibattiti in corso in un percorso unitario che risulta arricchito dalla differenza di vedute e punti di vista, in altri c’è ancora del lavoro da fare, da parte di ciascuno, per tramutare in energia positiva e costruttiva la dialettica in corso.
E’ al senso di responsabilità di dirigenti e militanti locali, di cui ho avuto ampia dimostrazione in passato e su cui so di poter contare, che mi appello affinchè le questioni ancora irrisolte possano venir affrontate con spirito positivo ed affinchè si concentrino tutti gli sforzi nella costruzione di proposte di buon governo e di soluzioni ai gravi problemi che affliggono le nostre città in questo periodo congiunturale straordinariamente negativo. La federazione provinciale farà tutto quanto è in suo potere per agevolare il raggiungimento di percorsi unitari prima e dopo le consultazioni amministrative.