Il PD vacilla ma resiste. Fino a quando?

crocetta calabrese.Le sirene  delle ampie convergenze  continuano a lanciare appelli verso il Pd di Calabrese che giorno dopo giorno è costretto a rintuzzare attacchi oltre che dal fronte interno anche dagli alleati storici, quelli uniti dall’ideologia. Ma non è facile resistere e così oggi arriva questo comunicato che sembra l’ultimo appello. Dopo questo tentativo, se non ci sarà una  risposta convincente siamo sicuri che si guarderà con molta più disponibilità alla formula Comiso( vedi altro articolo su reteiblea.it) Ecco il testo: Il Partito Democratico di Ragusa ha tentato ogni strada possibile per arrivare a potere contare su un centrosinistra unito con un programma condiviso. E tutto ciò nonostante la difficoltà che abbiamo avuto a chiudere accordi considerata la presenza interna di chi ha cercato di remare contro. Tutte le forze politiche con cui ci siamo confrontati, però, hanno già in campo candidati a sindaco preventivamente stabiliti e nessuno è disponibile a compiere passi indietro per tentare la sintesi su un candidato unitario. Il Pd, nonostante oggi rappresenti il partito di riferimento del centrosinistra, non ha alcun candidato in campo. Bensì ha solo individuato un candidato nel segretario cittadino Giuseppe Calabrese il quale, con responsabilità, non ha mai sciolto la riserva favorendo, in questo modo, la ricerca di una sintesi. “Ritengo che se Gianni Iacono e gli altri ambiscono a creare una coalizione di centrosinistra – dice Calabrese – dovrebbero compiere un passo indietro. Per quanto mi riguarda, sono disposto a ritirarmi dall’agone delle candidature senza alcun problema. Ma è chiaro che si rende necessario un candidato che unisca. Ritengo che la politica sia da fare e da portare avanti sui programmi e non certo sui pregiudizi nei confronti di questo o quello. Escludiamo in modo perentorio qualsiasi alleanza con il centrodestra e siamo disponibili ad allearci con tutti i partiti e le liste civiche di centrosinistra sulla base di linee programmatiche vicine ai nostri ideali politici. Stiamo parlando di: tutela del territorio, lotta agli sprechi, tutela delle fasce deboli, acqua pubblica, riduzione dei costi della politica e via dicendo. Serve governare assieme e cacciare lo spettro dell’antipolitica di Grillo. Non ho intravisto da parte dei candidati già scesi in campo la volontà di compiere passi indietro rispetto a quanto da me segnalato. Spero che qualcosa possa cambiare. E soprattutto che, anziché lanciare slogan elettorali in maniera pubblica sotto forma di appelli, sarebbe forse meglio organizzare incontri come quello promosso dal Pd la scorsa settimana. Almeno se l’obiettivo reale è quello della ricerca di una coalizione unita”.

 

 

di Direttore22 Apr 2013 17:04
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