Amministrative Ragusa, che accade nel centrodestra?

La campagna elettorale è in corso da un paio di mesi. O, meglio, lo è per qualcuno mentre altri stanno a guardare, capire, interrogarsi su che fare. Succede in modo pressoché sovrapponibile sia nel centrosinistra che nel centrodestra: in entrambi gli schieramenti sono in corso oppure già programmati incontri, tavoli di confronto e persistono le aperture annunciate nelle scorse settimane.
Però, mentre nel centrosinistra le idee sono abbastanza chiare su un punto, cioè la discontinuità assoluta dalla precedente amministrazione, rappresentata quindi nel candidato del movimento Territorio Giovanni Cosentini, nel centrodestra c’è chi lavora su più piani per risolvere alcuni nodi e trovare la migliore soluzione. C’è chi vorrebbe (e certamente si sta impegnando in questa direzione) un’alleanza con l’on. Nello Dipasquale, esponente di spicco in città del movimento politico del presidente della Regione Crocetta e sponsor di Cosentini, probabilmente sulla base del ragionamento che ha fatto anche l’Udc: chi era parte della precedente amministrazione non può rinnegare in modo assoluto quanto fatto. Altri, invece, si stanno organizzando per ritrovare l’unità dei moderati di centrodestra, una compattezza che per vari motivi si è andata dissolvendosi in pochi mesi. Il motivo della discordia è comune denominatore con il centrosinistra. La presenza dell’on. Dipasquale a regista della candidatura di Cosentini crea imbarazzi e difficoltà.
Il coordinatore provinciale del Pdl, l’on. Nino Minardo, ammette l’esistenza di una interlocuzione con il movimento Territorio per una eventuale alleanza in queste amministrative, ma a patto che si tratti di un progetto di respiro provinciale – non bisogna dimenticare che si voterà anche a Comiso e Modica – per garantire un vicendevole supporto nelle altre competizioni. Ma questo scenario sembra già impossibile a Modica, roccaforte di Minardo, dove Territorio ha già annunciato da tempo, senza mai porre in dubbio la cosa, il proprio appoggio al candidato Carpentieri che dal Pdl è fuoriuscito proprio per contrasti con il coordinatore provinciale. Anche ammettendo che si potesse stringere un accordo solo su Ragusa e Modica, tuttavia, per il Pdl rimarrebbe il disagio di ritrovarsi in uno schieramento che conta tra gli alleati anche il Megafono. Come potrebbero giustificare i vertici del Pdl la presenza del loro simbolo a fianco di quello del nemico regionale Crocetta? C’è chi propone, per risolvere, la formazione di una lista civica con l’accantonamento momentaneo della scritta “Popolo della Liberà”. Soluzione alla quale il coordinatore provinciale Minardo non pensa minimamente: “Lo escludo categoricamente – ci ha detto – Chi pensa a questo metodo vuol dire che intende lasciare il partito e fare scelte personali. Il simbolo del Pdl sarà presente sulla scheda elettorale con l’orgoglio di sempre”.
La questione delle sorti del centrodestra ragusano, inoltre, è al vaglio di tavoli regionali e si prevede per lunedì un ulteriore incontro che potrebbe essere decisivo. Oltre alle ipotesi già prospettate, ma di impervia praticabilità – senza tenere in conto la difficoltà degli elettori a capire ed approvare determinate scelte – si riaffaccia la possibilità di candidare a sindaco il dr. Salvo Mallia oppure di convergere sulla candidatura di Francesco Barone se non, addirittura, la ricerca di un candidato terzo che possa rappresentare la sintesi tra le diverse anime del Pdl prima e dell’intero centrodestra dopo.