Non potabile dal 2 aprile
Il commissario Rizza va con i piedi di piombo ma cerca di andare incontro a tutte le esigenze. La famosa ordinanza con la quale si vieta l’utilizzo dell’acqua per uso umano è stata firmata ma entrerà in vigore a partire dal 2 aprile cioè dopo il lunedi di Pasqua . Il Commissario straordinario in conferenza stampa ha voluto precisare che ” si è deciso di di far decorrere il provvedimento da martedì 2 aprile prossimo, solo perché sono stata informata che è all’esame della Giunta di Governo della Regione Siciliana un provvedimento che concederebbe al Comune un contributo di un milione di euro finalizzato alla realizzazione di nuovi pozzi d’acqua e la loro messa in rete. Nessun condizionamento e nessuna pressione quindi mi ha convinta di far slittare di qualche settimana l’entrata in vigore della predetta ordinanza ma solo il buon senso e la speranza che questo lasso di tempo possa essere utile per superare nel migliore dei modi questa emergenza. Sarei oltremodo contenta se sopravvenissero nel frattempo le condizioni che favorirebbero la revoca dell’ordinanza stessa”.
Non bisogna drammatizzare dunque basta fare un pò di attenzione e rendersi conto dell’emergenza. L’acqua potrà essere bollita ed utilizzata per il risciacquo. In questo modo impareremo anche a risparmiare un po e male non ci fa. E’ bene però precisare che per gli ospedali verrà studiata una soluzione diversa. L’ordinanza è stata inviata a tutti gli altri enti , camera di commercio, scuole etc, affinchè ne diano massima diffusione. Ma immediatamente arrivano le proteste. La sezione Ascom di Ragusa esprime perplessità e preoccupazione in ordine. Il presidente sezionale, Cesare Sorbo, ha inviato al commissario straordinario, Margherita Rizza, una nota in cui si chiede la sospensione del provvedimento oltre alla richiesta di un incontro in cui l’associazione di categoria avrà modo di illustrare le difficoltà che si andrebbero a creare in capo alle attività di produzione, in particolare bar e ristoranti. “Capiamo la difficoltà del momento – dice il presidente Sorbo – e ci rendiamo conto che dalle attività in questione l’acqua potrà essere utilizzata previa bollitura. Ma ciò comporterà un aggravio dei costi, in un momento tra l’altro molto complesso sul piano economico, senza parlare del fatto che solitamente sono previste una serie di procedure rispetto alle quali si corre il rischio di non potere essere assolutamente garanti circa la corretta prassi igienica richiesta dalle normative sanitarie europee (ad esempio un ristorante dovrebbe fare bollire l’acqua anche solo per lavare la lattuga dell’insalata). Anche alcuni esponenti politici locali si stanno dando da fare. Il problema è che servono interventi immediati, del resto nuovi pozzi non è che si realizzino così su due piedi. Un’assemblea cittadina sul tema “Ragusa senza acqua” è prevista per lunedì 18 marzo alle 18 dall’associazione politico-culturale “Ragusa in Movimento”. Nella sede di Mediservice, in via Leonardo da Vinci 14, interverrà il deputato regionale Nello Musumeci che potrebbe, su invito di Mario Chiavola, portare la questione all’Ars ponendola all’attenzione del Governo regionale al di là di fondi annunciati e che, però, nei fatti non sono nelle disponibilità del Comune.
allorea sono veramente delle carogne, perche non noleggiare il potalizzatore e abbiamo tutti l’acqua.
da domani vado a casa del commissario con accappatoio e detersivo e mi lavo li.