Non venga a prendere il caffè da noi….
Anche i Bar soffrono è il commento che si può fare leggendo la nota della Fipe di Ragusa che ha aderito a Palermo alla mobilitazione di protesta promossa da Rete Imprese Italia. Questa lunga recessione ha determinato crescenti costi economici e sociali e rischia di prolungarsi anche nel 2013”. La Fipe di Ragusa, sindacato che riunisce gli esercenti di locali pubblici come bar e ristorant,i aderente a Confcommercio, lancia un appello in occasione della manifestazione regionale promossa per oggi da Rete Imprese Italia a Palermo e avente per tema “La politica non metta in liquidazione le imprese”. Per reagire a questa situazione occorre ripartire dalle ragioni dell’economia reale, cioè dalle ragioni delle imprese e del lavoro e per far questo la politica, le istituzioni e le forze sociali devono condividere la responsabilità di mettere in campo scelte e politiche conseguenti. Purtroppo, anche nell’ area iblea, e per quanto riguarda nello specifico il settore ristorazione, si prende atto che il 2013 sarà ancora un anno di sofferenze. Ecco perché si ritiene che il compito fondamentale della legislatura che verrà sarà quello di coniugare disciplina fiscale e del pubblico bilancio con le esigenze di crescita ed equità. Si tratta di una questione urgente la cui soluzione richiede un veloce avanzamento del percorso di costruzione dell’Europa politica e il contrasto a quella spirale perniciosa tra l’accelerato perseguimento di obiettivi di abbattimento dei deficit e dei debiti pubblici e l’aggravamento delle condizioni dell’economia reale. Le piccole e medie imprese non vogliono staccare la spina. Ma devono essere messe nella condizione di potere proseguire la propria attività.Intanto bisogna intervenire sui costi del lavoro e quindi sui rapporti con gli enti di previdenza e l’agenzia delle entrate. Abbiamo bisogno di risposte al più presto in caso contrario il caffè lo si dovrà prendere a casa. Nessuna zienda del settore sarà più in grado di fornire questi servizi.