Mandato d’arresto europeo per un rumeno

COSTEAsitoNella se­ra­ta di ieri i Ca­ra­bi­nie­ri della Sta­zio­ne di Acate, al ter­mi­ne di pro­lun­ga­te ri­cer­che, hanno tr­at­to in arr­es­to: Cost­ea Ion Gheor­ghe, nato Ro­ma­nia cl. 90, ivi re­si­den­te, di fatto do­mi­ci­lia­to ad Acate, ce­li­be, brac­cian­te agri­co­lo, pre­giu­di­ca­to, po­iché ri­sul­ta­va col­pi­to da un Man­da­to d’arr­es­to eu­ro­peo, em­es­so a se­gui­to di sen­ten­za dell’Au­to­ri­ta’ giu­di­zia­ria ru­me­na pres­so il Tri­bu­na­le di Val­sui, do­ven­do scon­ta­re anni 2 e mesi 10 di re­clu­sio­ne per i reati di furto ag­gra­va­to e vio­la­zio­ne della proprietà pri­va­ta pre­vis­ti e pu­ni­ti dgli ar­ti­co­li 78 e 79 del Co­di­ce Pe­na­le, comm­es­si in Ro­ma­ni nel corso del 2009. Nel corso della sua per­ma­nen­za in Ita­lia, l’odier­no ar­res­ta­to aveva già avuto a che fare con i Ca­ra­bi­nie­ri della Com­pag­nia di Vit­to­ria, in quan­to nel lu­glio 2011 era stato tr­at­to in arr­es­to dai mi­li­ta­ri dell’Ali­quo­ta Ra­diomo­bi­le uni­ta­men­te ad un con­na­zio­na­le. I due erano stato sor­pre­si nel ten­ta­ti­vo di as­por­ta­re un ci­clo­mo­to­re cus­to­di­to all’in­ter­no dell’ab­ita­zio­ne di un im­pie­ga­to vit­to­ri­ese, nella quale si erano in­tro­dot­ti dopo aver di­vel­to un can­cel­lo in legno. A se­gui­to di tale con­dot­ta, il Cost­ea era stato con­dan­na­to dal Tri­bu­na­le di Vit­to­ria, alla pena, con contes­tua­le sos­pen­sio­ne con­di­zio­na­le della st­es­sa, a mesi 4 di re­clu­sio­ne. La sua in­di­vi­dua­zio­ne è stata pos­si­bi­le gra­zie ad una serie di mi­ra­ti ser­vi­zi ef­fet­tua­ti dai mi­li­ta­ri della Sta­zio­ne del Co­mu­ne bi­s­ca­ro, che hanno perm­es­so di trar­re in arr­es­to lo st­es­so in quel­la con­tra­da “Fossa nera”. Dopo la sua cat­tu­ra, il Cost­ea veniva dap­pri­ma con­dot­to pres­so la ca­ser­ma di Via Ne­ghel­li e, al ter­mi­ne delle for­ma­li­ta’ di rito, veniva as­so­cia­to pres­so Casa Cir­con­da­ria­le di Ra­gu­sa a dis­po­si­zio­ne Corte d’Ap­pel­lo di Ca­ta­nia che dovrà pro­n­un­ciar­si sulla sua es­tra­di­zio­ne nel paese di ori­gi­ne.

di Redazione18 Gen 2013 09:01
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