La via Roma è apatica!
La via Roma vive uno stato quasi vegetativo. La differenza tra il ponte e la via principale è troppo evidente e se non si corre ai ripari questo spazio dedicato inutilmente al posteggio sarà una specie di terra di nessuno. In vista delle elezioni comunali i politici locali tendono però a ricostruirsi una verginità spesso improponibile. E così quando ci si avvicina alla data fatidica escono fuori proposte di ogni genere proprio su quegli argomenti che possono suscitare un certo interesse generale. Forse non è proprio il caso di Mario Chiavola ma, arrivati a questo punto, con una crisi economica che è ormai esplosa serve ben poco cercare di affrontare la questione da lontano. “Dobbiamo porci il problema, serio e ormai improcrastinabile, di come aiutare i commercianti di via Roma. Cosi recita il comunicato di Chiavola che fa riferimento ai disagi dei lavori, all’isola pedonale del centro storico della città superiore che pur essendo un’idea positiva da sola non basta, sembra sempre più un deserto. E i commercianti dell’area continuano a piangere lacrime amare. Come aiutarli?”. La prima cosa da dire è che gli stessi commercianti non sono disponibili a investire nella loro rinascita e aspettano che qualcuno si sacrifichi a posto loro. Chiavola addirittura propone di esentare i commercianti del centro storico, soprattutto quelli dell’area ricadente su via Roma, dal pagamento della Tarsu per i prossimi due anni; esentare i pubblici esercizi dal pagamento della Tosap fino a quando il rilancio di via Roma e della zona, che forma un quadrilatero con via Mario Leggio e via Mariannina Coffa, non sarà completo; studiare anche delle agevolazioni a vantaggio dei proprietari che, nell’area in questione, affittano i locali commerciali, proprietari al momento disincentivati , per il peso dell’Imu, dallo stipulare qualsiasi contratto riguardante immobili che per questo motivo sono vuoti.. Insomma una bella agevolazione che peserebbe sull’amministrazione un bel po di euro. Ma chi deve rimetterci? Naturalmente il cittadino normale, gli esercenti delle altre via della città dove la crisi colpisce addirittura con più violenza. Chiavola poi fa finalmente il ragionamento giusto : la politica dovrà cercare di fare la propria parte così come i commercianti la maggior parte dei quali, a dire il vero, sembra piangersi addosso. Perché, ad esempio, in questa fase di stallo amministrativo, non pensano ad organizzare una serie di iniziative commerciali o di intrattenimento che abbiamo lo scopo di attirare la gente nel centro storico superiore? Non vogliono spendere una lira in pubblicità e si baloccano con la scusa che stanno in via Roma e non ne hanno bisogno. E allora perchè i cittadini normali che hanno tanti problemi devono pagare per loro ? A che serve dare idee ed incentivi se poi i commercianti sono apatici. Anche darsi da fare in maniera autonoma potrebbe essere una prima soluzione per cercare di cambiare rotta”.
ragusani massari….mentalita’ sbagliata ….citta’ stupida…..anzi paese…..la gente non ha soldi e i padroni dei locali cercano la luna….ridicoli….andate a modica la sera dopo la chiusura dei negozi e guardate con i vostri occhi quanta gente famiglie ecc… ce in giro…..e con tutti i problemi che hanno al comune……e poi quelle auto messe diritte sul ponte……ma chi e stato il bel pensatore…….?fate ridere ai polli………