Inquinamento: Indagati anche due impiegati del Comune di Scicli.

mare inquinatoNon sarà una caso giudiziario facile quello che riguarda i due villaggi turistici sequestrati oggi dai carabinieri di Modica. Diciamo subito che la direzione di Marsa Siclà in un comunicato stampa respinge fermamente le contestazioni di gestione e di smaltimento abusivo di rifiuti contenute nell’ordinanza di sequestro preventivo del Giudice per le Indagini Preliminari di Catania. Così come abbiamo detto noi nell’articolo dedicato alla difficoltà del turismo il complesso alberghiero che si trova nel territorio di Scicli intende “stigmatizzare il gravissimo danno patito dalla struttura e da quanti vi lavorano o collaborano”. Sempre nel comunicato stampa si informa che è stato conferito incarico al legale per il riesame e la revoca del provvedimento. Intanto ci giunge il lungo comunicato della Procura della Repubblica di Modica, a firma del dott. Puleio, che in pratica divide in due filoni le indagini e identifica due Funzionari del comune di Scicli quali possibili responsabili di tutta una serie di inadempienze. si tratta di B.A.C., Capo Settore dell’Ufficio Manutenzione ed Ecologia del Comune di Scicli e V.S., addetto all’Uff`icio Manutenzione ed Ecologia del Comune di Scicli (RG) i quali come pubblici ufficiali, avendo in data 03 agosto 2002 e in data 12 ottobre Z004 V.S. rilasciato alla società MARSA SICLÀ s.r.l. di Pozzallo (RG) (gestore del complesso turistico facente parte della più ampia lottizzazione denominata Torre Samuele / autorizzazione allo scarico n. 56 dell’08/O9/2008) parere favorevole allo scarico dei reflui fognari nella condotta comunale, nonché avendo lo stesso V.S. rilasciato alla società BAIA SAMUELE s.r.l., con sede presso l’hotel Villaggio Samuele nella frazione Sampieri del Comune di Scicli (RG), in data 2() dicembre 2004, il parere favorevole allo scarico. I due negli anni successivi indebitamente si riŕiutavano di compiere atti del loro ufficio indifferibili ed urgenti per ragioni di igiene e sa- nità, ai sensi della normativa. omettevano di attivare le azioni di monitoraggio e di controllo circa l’osservanza, da parte delle società sopra indicate, delle condizioni dei vincoli e delle prescrizioni imposte dal Comune di Scicli (RG) con le autorizzazioni allo scarico di cui sopra che prevedono la decadenza da ogni autorizzazione se si verificano trabocchi di liquami o altro. per BAJA SAMUELE -, nonostante fosse loro noto che, durante la gestione dei reflui, erano già sorti problemi di insufficienza de11’irnpianto di rilancio, in quanto la portata di convogliarnento da parte dei Resort era su- periore a quanto il Comune aveva concesso e, pertanto, la capacità di assorbimento da parte del depuratore comunale era insufficiente rispetto ai liquami effettivamente prodotti dai residenti dei due villaggi turistici, tanto che vi erano stati degli sversamenti di liquami, contravvenendo alle prescrizioni riportate nelle autorizzazioni allo scarico, e nonostante, inoltre, sia il B.A.C. che il V.S. fossero consapevoli del fatto che gli sversamenti per eccesso di portata si erano verificati dalla vasca di troppo pieno di emergenza ubicata presso la spiaggia di Sampieri (invero, il sistema di smaltimento dei reflui nei periodi di massima portata era assistito da contenitori di accumulo fatti predisporre dal Comune per trattenere ed accumulare – in particolare, nei periodi di alta stagione – una quantità di liquami necessaria a mantenere costante la portata convogliata al depuratore); A queste ipotesi di reato se ne aggiungono parecchie altre sempre inerenti al mancato controllo e alla mancata fatturazione delle spese ai due villaggi. Insomma la questione è particolare perchè deve essere comprovata anche la connivenza da parte dei due indagati e quindi la malafede. Qui noi ci fermiamo perchè come sempre accade in questi casi preferimao che si vada avanti con le indagini e si dichiari la colpevolezza di qualcuno senza dubbi. Certo è che a rimetterci è comunque il territorio.

di Redazione19 Gen 2013 19:01
Pubblicità