Caggia: via i politici che non sanno rappresentarci

gaggiaSebastiano Gaggia neo presidente dell’Ance di Ragusa da comisano puro sangue e da imprenditore del settore edile interviene sulla questione aeroporto ed infrastrutture in genere.   “Neanche l’agone elettorale è stato in grado di ingenerare, nella nostra classe politica nazionale, quel sussulto di orgoglio che avrebbe potuto creare quel consenso che essi vanno a cercare! Siamo indignati ed arrabbiati per le scellerate politiche del governo Monti e del suo ministro Passera in ordine alla declassazione del nostro aeroporto di Comiso e, più in generale, per la programmazione delle infrastrutture dell’area iblea: le ferrovie, che chiudono il circuito Catania-Messina-Palermo lasciando al suo destino Ragusa ed il suo hinterland, le autostrade, le cui lungaggini burocratiche stanno mettendo a serio rischio sia la Catania-Ragusa che la Rosolini-Modica, i porti, con particolare riguardo a quello di Pozzallo che non riesce a trasformare in cantiere il finanziamento di 40 milioni. Siamo stufi di questo stato di cose e faremo sentire la nostra voce anche nelle cabine elettorali invitando le nostre imprese, le nostre maestranze, i nostri collaboratori a dare una svolta a questa politica e a questi politicanti. Siamo convinti, infatti, che la nostra marginalità è principalmente dovuta alla pochezza dei nostri rappresentanti nazionali che non ci hanno per nulla difesi. Adesso la palla è in nostro possesso e garantiremo fiducia e sostegno a quanti si impegneranno nell’esclusivo interesse della nostra terra. E’ davvero un ‘anatema quello del Presidente di ANCE Ragusa,  ma il contenuto è condviso da tanti altri imprenditori iblei. Infatti ci sembra che la critica fatta da Gaggia tocchi il vero cuore del problema. Chi ci ha rappresentati in questi anni, di qualunque partito, a Roma o a Palermo, non ha saputo svolgere in pieno il proprio compito. Infatti la nostra condizione di disagio deriva certamente da un disinteresse della politica di fronte al graduale impoverimento del territorio. Fino a poco tempo fa la provincia andava avanti con le proprie forze ma ora accusa delle difficoltà. E’ impensabile ad esempio che si possa escludere Comiso da un progetto di sviluppo. Se Passera fa questo è perchè qualcuno non gli avrà spiegato di cosa si sta parlando. Solo così si spiega l’esclusione di una struttura finanziata dalla CE e non ancora partita. E’ chiaro che se non si tratta di una mera svista ed in vece le scelte sono fatte in tutta coscienza, vuol dire che si vuole mettere una pietra su Comiso e definitivamente. Basti pensare a cosa si dovrà fare dopo i primi due anni, quando finiranno i soldi della regione per i controllori di volo! E così via. Gaggia parte con il piede giusto. Cacciamo chi non sa rappresentarci!.

di Direttore31 Gen 2013 13:01
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