I comuni in default. A rischio le indennità.
L’on Dipasquale in una intervista a Teleiblea ha detto che moltissimi comuni siciliani, forse addirittura 300, hanno grossi problemi di bilancio con il rischio serio di non poter più pagare stipendi o fare le cose più ordinarie. Non stiamo a parlare di Ragusa ma in provincia c’è qualche esempio abbastanza grave. Della stessa idea è anche il neo presidente dell’ARS Ardizzone che ha dichiarato: “Se i primi comuni in crisi vanno in default, a cascata – verranno seguiti da tutti gli altri. Bisogna stare molto attenti”. C’e’ un forte campanello d’allarme o non arriveremo con facilita’ alla fine del 2012″, ha aggiunto. “Si dovranno fare purtroppo delle scelte impopolari”, ha concluso. E qui si fa spazio una proposta scioccante che è quella che alla fine un pò tutti si aspettavano: Non verranno toccati gli stipendi tabellari ma si andrà sulle indennità’ di funzione. C’e’ la consapevolezza che siamo proiettati verso una nuova realta’, e’ iniziata una nuova epoca per tutte le istituzioni e per le politica e questo e’ il segnale che abbiamo voluto mandare”. La cosa dicevamo sarà apprezzata dai cittadini normali quelli che superano di poco i mille euro al mese e che sono particolarmente inc….ti quando sentono parlare di dirigenti e megafunzionari che sfiorano i cento, i duecento o addirittura i trecentomila euro all’anno. Quando da parte di questi cittadini si chiede alla politica di intervenire su questi emolumenti ci si sente rispondere che non si possono toccare gli stipendi ne tanto meno i risultati già acquisiti. Insomma i sacrifici li fanno solo i poveri fessi, quelli che magari vanno in cassa integrazione mentre i dipendenti delle amministrazioni pubbliche sembrano garantiti su tutti i fronti. Almeno dunque che si dia un segnale. Un gesto tangibile che faccia ricredere sulla imparzialità della PA. Sempre in tema di super pagati Ardizzone ha detto: “Bisogna mandare all’esterno un messaggio, ci hanno sempre descritti come un Parlamento spendaccione, ma non e’ cosi’. Intanto, vorrei ricordare che i costi delle pensioni dei dipendenti dell’Ars, a differenza di tutti gli altri consigli regionali, vengono pagati dal Parlamento regionale. Inoltre sono stati fatti dei tagli sostanziali” mentre si e’ convenuto sulla necessita’ di una riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa con una conseguente riduzione costi. Le indennita’ di funzione se si possono togliere si toglieranno. Siamo avviati verso una nuova realta’, una nuova epoca per istituzioni e politica”. Ardizzone parla anchef dei tagli indiscriminati per i fondi alla Tabella H che verra’ modificata cioe’ i fondi per enti o associazioni. “Avevamo un articolo che obbligava un controllo rigido sui fondi alla tabella H – dice Ardizzone – ma non posso tagliare indiscrimanatemente ai sordomuti o ai non vedenti perche’ sono inseriti nella Tabella H”. “Non so se e’ una rivoluzione epocale, ma da adesso in poi tutti verranno pubblicati tutti gli atti del Consiglio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana. Questa e’ una casa di vetro, l’ho detto fin dal primo istante”.