Cartabellotta a Vittoria per parlare di agricoltura, ma lo sciopero della fame non si ferma
Non si ferma lo sciopero della fame dei tre componenti di Altragricoltura che, guidati dal loro presidente nazionale, Gaetano Malannino, ormai da giorni protestano in piazza del Calvario a Vittoria. In quella sede però, oggi pomeriggio, i produttori agricoli hanno ricevuto la visita del sindaco Giuseppe Nicosia e dell’assessore regionale alle Politiche Agricole, Dario Cartabellotta. I due si sono precedentemente incontrati a Palazzo Iacono, come prevede giustamente il protocollo istituzionale e, insieme, si sono recati in piazza del Calvario, luogo scelto simbolicamente da chi sta protestando per rimarcare la situazione di grave disagio in cui si trova il comparto agricolo siciliano.
La Giunta municipale, intanto, ha predisposto un documento, consegnato all’assessore, in cui si esprime solidarietà per la protesta e si chiede al Governo Regionale di intervenire per soddisfare alcune richieste. Prima, e più importante, il rispetto dell’accordo euro-marocchino con l’attuazione dei controlli sull’origine dei prodotti e sui prezzi. Impegno che l’assessore ha dichiarato di prendere in prima persona. Inoltre, Cartabellotta, ha ribadito l’importanza strategica dell’area ipparina nel sistema agricolo regionale e proprio da Vittoria intende far ripartire la riorganizzazione delle politiche agricole siciliane convinto che l’Assessorato non debba più intendersi “per le Politiche Agricole” ma tornare alla vecchia denominazione di Assessorato Regionale all’Agricoltura, quella vera e reale di cui parlano gli agricoltori che si trovano impegnati nella manifestazione di protesta. Malannino, però, ha posto un’altra questione: la richiesta di un forte intervento per congelare le pratiche di riscossione tributi nei confronti delle piccole aziende agricole alle quale, spesso, vengono pignorati gli strumenti di lavoro come, ad esempio, i trattori. Anche su questo tema Cartabellotta ha garantito il suo impegno, anche se sarà molto più difficile.
Tuttavia, nonostante le rassicurazioni da parte del rappresentante del Governo Regionale, Malannino e gli altri componenti di Altragricoltura impegnati nello sciopero della fame hanno deciso di proseguire nella protesta, sperando che possa presto arrivare un atto concreto da parte della Regione e dello Stato.