Un “fil rouge” legava tre gruppi di narcotrafficanti

stupefacente1Trentacinque avvisi di chiusura delle indagini preliminari: è il risultato di una complessa ed articolata attività d’indagine denominata “Fil rouge” ed espletata dai Carabinieri di Ragusa, coadiuvati dai colleghi di Catania, Palermo, Napoli, Gela e con l’ausilio di due unità cinofile per la ricerca di stupefacenti. L’indagine era stata già avviata nei primi mesi del 2007 e si era conclusa a novembre 2008. Molti degli indagati erano stati già in precedenza arrestati in flagranza di reato e alcuni ancora attualmente reclusi.

L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha permesso di appurare l’esistenza di tre autonome e distinte organizzazioni criminali dedite al narcotraffico, operanti su tutto il territorio della provincia iblea ed in particolare nei comuni di Modica, Comiso e Vittoria. I reati contestati sono: associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti; traffico e spaccio di stupefacenti in concorso; estorsione in concorso e rapina. Un primo gruppo era formato da soggetti catanesi e modicani, quasi tutti già arrestati in precedenza per reati in materia di stupefacenti, che rifornivano di cocaina spacciatori del comprensorio modicano e di Comiso. Il 27 settembre 2007 vengono arrestati, in flagranza di reato, Pagano Fabio e Zini Maria Assunta, coniugi modicani. Il promotore-organizzatore del gruppo catanese viene catturato due anni dopo, il 27 agosto 2009. Un secondo gruppo, costituito soprattutto da maghrebini, tunisini e algerini, operava in particolare sulla piazza di Vittoria, utilizzando come corrieri anche donne italiane: nell’estate del 2008 furono arrestata in flagranza di reato Giannetti Assunta, Yahya Mongi, Yahya Mohamed Tahar, Errahem Miled e Naffati Ben Abbes. Del giro faceva anche parte un tunisino, Bouzidi Mohamed, 37 enne abitante a Vittoria, arrestato in data 5 settembre 2012. La cocaina, proveniente da Napoli e Padova, veniva trasportata nella provincia iblea da corrieri insospettabili, incensurati, occultata negli orifizi maschili e femminili. Un terzo gruppo, capeggiato da un soggetto tunisino molto conosciuto in paese, che da diversi anni vive a Comiso, era costituito da giovani, alcuni dei quali incensurati, di buona famiglia, che smerciavano lo stupefacente, in particolare cocaina e hashish, sulla piazza di Comiso, cocaina che arrivava in ovuli dalla Spagna. L’attività d’indagine , nel complesso, ha permesso di deferire in stato di libertà circa 50 persone.

di Redazione19 Nov 2012 11:11
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