SAC: in attesa
Cosa sta succedendo alla SAC di Catania? Non molto se si considera che c’è un’atmosfera troppo tesa ed ogni passo sbagliato si potrebbe pagare caro( politicamente parlando s’intende). L’ingegnere Mancini, reintegrato con il suo CdA alla guida della società, può operare solo per l’ordinaria amministarzione è ha l’obbligo di convocare al più presto l’assemblea dei soci per nominare il nuovo CdA. Intanto sotto i ponti è passata tanta acqua. Basti pensare al nuovo presidente della Regione che si è trovato in mano questo simpatico regalo. Infatti poter dire la propria nella gestione del più importante aeroporto del centro sud è una dono assolutamente inaspettato. Crocetta ha già, così, la maggioranza delle quote considerando che ha nominato un bel po di commissari in enti come la Camera di Commercio di Catania che vale 3 voti, la provincia di Catania un voto e l’ex asi catanese un altro voto. Dall’altra parte starebbero la Cam Com di Ragusa, la provincia e la Cam Com di Siracusa che fanno 3 voti. Dunque 5 a 3 ed i giochi sarebbero fatti. Ma non è detto! Crocetta appena avrà un attimo di tempo, lasciando da parte la sua eterogenea giunta da spettacolo, potrebbe riprendersi dalla ebbrezza della vittoria e cominciare a pensare alla Sicilia. L’aeroporto di Catania, e Comiso naturalmente, rappresentano tasselli essenziali nella strategia dei trasporti e del turismo e non potrà certo essere il simpatico Battiato a caricarsi sulle spalle la responsabilità di come far muovere la straordinaria struttura di Fontanarossa ( o Bellini). Una mossa sbagliata dicevamo e si mette in difficoltà tutto il settore turismo e collegamenti. Gli interessi sono enormi. Infatti Ivan Lobello che ha ordito le fila di questa tela intricatissima sembra abbia già mandato alla segreteria della SAC una lettera nella quale si richiede la convocazione dell’assemblea dei soci per procedere alle elezioni del nuovo presidente e dell’amministratore unico. Ma non basta il 23 novembre scorso sempre la Camera di Commercio di Siracusa ha presenatto un esposto nel quale si ipotizzano reati come abuso d’ufficio ed usurpazione di pubblici poteri per Gambuzza e gli altri in occasione delle elezioni contestate del 6 settembre. Dunque qualcosa bolle in pentola ma non sappiamo a cosa potrà portare. Crediamo però che sia difficilissimo il ripetersi delle condizioni che hanno portato Peppino Giannone alla presidenza della SAC ma non è mai detta l’ultima parola. Infatti da giovedi scorso, quando è arrivata la notizia del Tribunale che ha dato ragione ai ricorrenti sulla storia della elezione del CdA contestato, si cerca di indorare la pillola alla Cam Com di Ragusa offrendo ancora a Giannone la presidenza della SAC. Forse è solo facciata ma i conti potrebbero essere rifatti e a favore nostro. Da aggiungere solo una piccola nota per la Camera di Commercio di Ragusa. Come ricorderete Giovanni Avola il sindacalista si è preso l’impegno di portare a termine una difficile contrattazione. Il fine è di arrivare ad una composizione della nuova giunta camerale che rispetti le richieste dei dissidenti e mantenga la faccia a Gambuzza. Non sarà facile neanche questa. Ma Avola è testardo ed abituato alle lunghe trattative. Intanto non cambierà nulla fino a lunedi 10 quando il consiglio camerale si riunirà partendo dalla mozione di sfiducia presentata l’11 di novembre.