Contro il Patto di Stabilità
Tutti se ne lamentano ma fino ad ora nessuno aveva fatto niente. Parliamo di questa incredibile invenzione del governo nazionale, che il presidente Monti ha reso praticamente insopportabile, e cioè il patto di stabilità. Si tratta, come solo in pochi sanno, di una specie di limite imposto alla spesa dei comuni italiani per far si che, virtualmente, cioè solo per quanto riguardano i numeri dei bilanci, nelle casse dello stato ci siano tot miliardi di euro. Questo, dicono, fa bene allo spread ma fa malissimo ai comuni e ai loro cittadini che in nome di un calcolo fittizio sono costretti a lesinare anche quel poco che hanno in cassa. E così molti sindaci non possono appaltare lavori urgenti ed adirittura indifferibili, non possono pagare fatture e parcelle, anche se hanno i soldi in cassa. Se non si rispettano queste cifre ci sono delle sanzioni economiche da parte della tesoreria dello stato che vanno dalla riduzione dei traferimenti, alla impossibilità a contrarre mutui nel futuro etc. Fino ad ora nessuno ha detto niente se non con qualche timida protesta ora finalemnte si sta muovendo l’Anci l’associazione nazionale comuni d’Italia che ha organizzato una serie di manifestazioni di protesta. Il sindaco, Giuseppe Nicosia, sarà domani, martedi a Milano per partecipare alla prima delle manifestazioni promossa dall’Anci che intende così protestare contro i tagli ai trasferimenti statali agli enti locali e contro le incongruenze del patto di stabilità. “Domani parteciperò alla mobilitazione generale indetta dall’Anci – afferma Nicosia – per dire no ai tagli ai trasferimenti e alle assurde regole del patto di stabilità che renderanno ingovernabili i Comuni e per indurre Governo e Parlamento a riconsiderare alcune questioni vitali per il buon funzionamento delle autonomie locali”.
Speriamo che questà mossa serva a qualche cosà. Oggi il paese st vivendo una fase cruciale perchè è prigioniero di una logica economica che guarda al profitto e mai ai bisogni dei cittadini. E’ una vera e propria dittatura che viene avallata dai politici che sanno di non essere in grado di egstire un’emergenza grave senza dubbio ma che in una spirale perversa sta portando le classi medie al fallimento nell’ottica della conservazuione di agi e benefici alle forze finanziarie.