Tutti i punti di Calabrese
Un’apertura di campagna elettorale con una presenza eccezionale ieri sera, circa mille persone (“e mi scuso con gli amici – dice Calabrese – che per problemi legati alla mancanza di parcheggio sono dovuti andare via”) a Villa Di Pasquale, per il candidato del Partito Democratico all’Ars, Peppe Calabrese. Una presenza che ha caricato ulteriormente Calabrese il cui intervento centrale è stato lanciato dalle parole di vari esponenti del partito che hanno tratteggiato la storia e il potenziale del candidato di cui è stato sottolineato il carattere battagliero, mai arrendevole, sempre dalla parte dei lavoratori, dei cittadini e dei più deboli. Hanno partecipato, oltre ai dirigenti del Pd, responsabili di organizzazioni sindacali e, soprattutto, giovani. Tutto il partito si è stretto attorno al candidato di Ragusa e molto significative sono state le presenze dei dirigenti di Ispica, Santa Croce, Scicli, Pozzallo, Chiaramonte, Giarratana e Monterosso che hanno scelto di sostenere Peppe Calabrese come figura di rinnovamento per la politica del Pd in seno all’Assemblea regionale siciliana. Calabrese ha illustrato le priorità del proprio programma e ha chiarito che il principale obiettivo deve essere quello di rilanciare le peculiarità dell’area iblea. “Intanto abbiamo preso atto di come – ha affermato Calabrese – al Pd unito non servano nomi altisonanti per riempire le sale. Il mio programma, che è uguale a quello del candidato presidente Rosario Crocetta, verte su alcuni punti ritenuti prioritari per fare uscire la nostra terra dalla fase di stallo in cui si trova: la gestione dei rifiuti ai Comuni, quindi via Ato ed Srr; la gestione pubblica dell’acqua; la tutela del paesaggio con un secco no ai termovalorizzatori. Il rifinanziamento della legge su Ibla ma anche l’individuazione di fondi per i centri storici di Modica e Scicli. La programmazione di risorse economiche da destinare al miglioramento delle periferie per dotarle di acqua e fogne. Una forte accelerazione all’iter di completamento della Ragusa-Catania. Un no deciso al Muos. E, ancora, risorse da individuare per risolvere, una volta per tutte, la questione del randagismo”.