Mediterraneo: Bar chiuso e hotel aperto.
E’ stata una partita giocata tutta sulle eccezioni legali e sulla carta bollata ma anche un pò sulle conoscenze politiche. Alla fine l’Hotel Mediterraneo continua la sua attività ma l’attiguo caffè, un cult per i ragusani, è stato costretto a chiudere i battenti. La finanziaria legata ad Unicredit, che vanta un credito di circa 4 milioni nei confronti di una società emiliana che aveva rilevato l’intero immobile di via Roma, non ha voluto sentire le ragioni di coloro che, in perfetta buona fede e a posto con gli affitti, cercavano di opporsi al sequestro conservativo. Salvatore D’amato, gestore del bar, questa mattina, si era addirittura incatenato ad uno dei tavolini della sala sperando così di rinviare l’intervento degli ufficiali giudiziari. Ma non è riuscito nell’intento. Infatti intorno alle 13.00 pressato dai carabinieri intervenuti su richiesta degli avvocati di Unicredit, si è dovuto rassegnare.. D’amato è stato poi colto da un lieve malore ed è stato accompagnato in ospedale dall’autoambulanza del 118.Per lui ora si presentano momenti difficili dovendo chiudere, non per sua colpa, una attività abbastanza redditizia e senza avere speranza di riaprire in tempi brevi. Diverso invece il percorso che è stato seguito da i legali dell’hotel. Infatti pur trovandosi nella stessa situazione del bar, l’albergo ha ottenuto il permesso di continuare la sua attività. Forse, dicevamo, sono stati bravi gli avvocati o la società di gestione ha messo sul tavolo argomenti più interessanti. Fatto sta che, dopo una chiusura durata solo un paio di ore, l’hotel Mediterraneo ha ripreso in pieno la sua attività ricettiva. Ribadiamo che in questa storia i debiti reclamati non sono da ascriversi alle due società che gestivano bar e albergo e quindi la chiusura dei due esercizi rappresenta comunque un grave danno per l’immagine della città. Speriamo di poter rivedere al più presto le persone sedute, come in tutti questi anni, davanti al bar del Mediterraneo.