La casa di Caucana era diventata un’azienda per lo spaccio

marijuanaNella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa hanno arrestato, in flagranza di reato, B.G. 30enne ragusano, coniugato, pizzaiolo.

Durante un servizio predeterminato dal Comando Provinciale, indirizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nella Provincia, Militari del Nucleo Investigativo procedevano ad una serie di perquisizioni che sfociavano nella individuazione in Caucana, frazione del comune di Santa Croce Camerina, di un’abitazione adibita, come una serra, alla coltivazione, lavorazione e successivo spaccio di marijuana.

I Militari operanti, una volta giunti nei pressi dell’abitazione del precitato, dopo aver suonato al campanello non ricevevano alcuna risposta. Dopo alcuni minuti, i carabinieri appostati nella parte posteriore dell’immobile notavano B.G. che cercava di scavalcare e di dileguarsi sui tetti. Dopo averlo bloccato, procedevano quindi alla perquisizione dell’abitazione rinvenendo una vera e propria piantagione di buone dimensioni. Sul terrazzo dell’appartamento venivano subito notate e rinvenute una decina di piante di marijuana dell’altezza di circa 2 metri, piantate in altrettanti vasi in plastica, nascoste da una serie di asciugamani disposti intorno. All’interno di una stanza adiacente alla camera da letto venivano rinvenuti circa 15 rami di marijuana appesi ad un filo di nylon ad essiccare. L’arrestato aveva creato una vera e propria stanza per favorire l’essiccazione della marijuana per renderla fruibile. Le piante erano favorite nell’essicazione da una predisposizione di faretti ed di una stufa che fornivano calore oltre ad un sistema di ventilazione e un letto di carta stagnola. In un vano ingresso veniva rinvenuto un barattolo in vetro con all’interno delle sementi della stessa sostanza e un bilancino di precisione. All’interno di un armadio e sul comò, della camera da letto, venivano altresì rinvenuti un altro barattolo in vetro, di circa 2 litri, con all’interno svariati grammi di sostanza stupefacente, sempre marijuana, essiccata e confezionata in un’unica busta di plastica trasparente, un bilancino di precisione elettronico, due coltelli entrambi con evidenti residui, sulla lama, di hascish. Durante la perquisizione personale al B.G. venivano trovati nel portafogli varie banconote per un ammontare di euro 2000 circa. Considerando che dalla decina di piante potevano ricavarsi circa 30 chilogrammi di canapa indiana, considerando il valore medio di mercato per la vendita al dettaglio, lo smercio poteva consentire di guadagnare circa 100.000 euro. Ulteriori indagini sono in corso al fine di identificare eventuali complici.

di Redazione25 Set 2012 15:09
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