Martedì il d-day. Lombardo novello Caligola
È iniziato il conto alla rovescia, restano ormai poche ore alla fine della legislatura con la presidenza di Raffaele Lombardo. L’atto formale dovrebbe essere comunicato in aula o forse sarà sufficiente una lettera iviata al presidente dell’Assemblea. Si spegneranno così le luci sull’attività parlamentare ma il governo continuerà nell’ordinaria amministrazione. Il governatore passerà la mano al suo vice, l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, mentre l’esecutivo deciderà la data delle elezioni: 30 e 31 ottobre, a meno di novità. L’attività parlamentare potrebbe avere una coda, perché le dimissioni fanno partire l’iter procedurale che precede lo scioglimento dell’Assemblea. Ma non si tratta di momenti facili anzi le critiche continuano a fioccare: “L’ansia delle ultime ore ha causato a Lombardo la ‘sindrome di Caligola’: dal chiuso della sua stanza non fa altro che procedere a nomine su nomine tanto che, probabilmente, presto vedremo qualche illustre cavallo, o peggio altra specie di equide, designato all’ennesima, costosa ed inutile, poltrona o mangiatoia….” – lo dichiara la Presidente del Gruppo UDC all’ARS, on.Giulia Adamo, commentando quanto accaduto stamane in I commissione a Palazzo dei Normanni – “Ormai la situazione è divenuta scandalosa: si ricorre perfino a fare violenza alle regole parlamentari pur di accaparrarsi gli ultimi posti e strapuntini ancora occupabili. Nemmeno l’approvazione, a larga maggioranza, della legge ‘blocca-nomine’ (puntualmente confermata dal Commissario dello Stato) è ormai sufficiente a fare da argine al degrado di quella che appare una cricca di potere che, per fortuna, ha ormai i giorni contati. Come UDC, come testimoniano i duri interventi dei colleghi Ardizzone e Lentini oggi in Aula, siamo e saremo vigili e fermissimi nel denunciare e nell’opporci a questo vergognoso assalto alla diligenza che offende i siciliani ed usa ed abusa delle istituzioni per bassissime finalità clientelari.”