E' morto Peppino Leone

E' morto Peppino Leone

Appena ieri, martedi, si è parlato della ricca collezione di foto di Giuseppe Leone collocata all'interno del Museo della Città a Palazzo Zacco della quale pubblichiamo, in copertina,  un fermo immagine. Al momento dell'inaugurazione il Sindaco aveva detto che il maestro non era presente per motivi di salute, ma non sembrava si trattasse di cosa così grave, Invece oggi, prima su facebook poi ufficialmente, è arrivata la notizia  della sua scomparsa. Sono tantissime le testimonianze pubblicate sui social eccone  alcune: Ci lascia un grande artista, il maestro Giuseppe Leone, le sue opere raccontano ed hanno raccontato il territorio siciliano, ed in particolare quello ibleo, nel mondo. La sua è l'eredità di un patrimonio inestimabile che farà storia.
Per la nostra Sicilia, per la provincia di Ragusa, per la cultura, la morte del maestro Giuseppe Leone è una perdita immensa. Resteranno i suoi ritratti, il suo immenso archivio.
La sua visione unica e il suo modo di ‘scrivere con la luce’ resteranno, attraverso le sue opere, un esempio da emulare per i giovani che vogliono intraprendere la strada dell'arte fotografica. Conserverò tra i ricordi più belli il suo incoraggiamento a fotografare la gente col 35mm e non col teleobiettivo, custodirò come tesori i libri che mi ha regalato dove è possibile ammirare tutto il suo talento. Buon viaggio ad uno dei più grandi maestri della fotografi


Tg del 16 aprile

Tg del 16 aprile

Nell'Indice: la guerra. La sicurezza a Vittoria. Polemiche dopo la maxi rissa di ieri sera. Inaugurato il museo della città di Ragusa. Interviste al sindaco e altri personaggi della cultura. Presentato il Menù Ibleo. Intervista llo chef pluristellato Ciccio Sultano. Ibla ha biosgno di essere promossa nel modo giusto. Il nuovo servizio di bus urbani. Intervista per manifestazione Ciclistica amatoriale.


Successo del Menù Ibleo

Successo del Menù Ibleo

“La provincia di Ragusa si conferma un modello virtuoso che ben rappresenta la Sicilia anche in palcoscenici di altissimo livello, come il Sol Vinitaly 2024”. La commissaria straordinaria del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Patrizia Valenti e l’assessore regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Luca Sammartino hanno aperto la seconda edizione di Menù ibleo promossa dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa con il coinvolgimento di sette Consorzi di tutela del territorio e di Slow Food Ragusa.  “Non possiamo che essere soddisfatti per l’ottima riuscita di questa iniziativa che abbiamo sostenuto con convinzione come ente provinciale. È uno dei nostri doveri istituzioni essere a fianco delle realtà produttive del territorio ragusano che toccano punte di eccellenza a livello nazionale e che ben si confrontano con il panorama internazionale, nonostante il gap infrastrutturale che penalizza ancora oggi il comprensorio ibleo. Ringrazio i Consorzi e Slow Food Ragusa per la collaborazione con gli uffici provinciali che tanto si sono spesi per ottenere questo pregevole risultato”, dichiara la commissaria Patrizia Valenti .


Il “Museo della Città”:

Il “Museo della Città”:

Nasce a Palazzo Zacco il “Museo della Città”: dal tempo contadino, alla ricostruzione barocca all’espansione del ventennio fino all’arte di maestri come Carmelo Cappello e Giuseppe Leone, ricostruendo al tempo stesso la storia del Palazzo. Inaugurato infatti oggi  il nuovo museo della città che vuole promuovere cultura, turismo, ed anche generare indotto sul territorio. E' un sito  pronto ad inserirsi nella  città restituendo ai ragusani la loro storia per certi aspetti dimenticata.  Il museo è anche un modo interattivo e coinvolgente di raccontare ciò che è la città  chi la  visita, mescolando opere, multimedialità e spazi per la didattica e il gioco.


Tg del 15 aprile

Tg del 15 aprile

Nell'Indice: la guerra ed i costi incredibili dell'attacco dell'Iran. Meloni al G7: L'assemblea della BAPR. Ottimi risultati. Il Vinitaly. Si presenta il Menù Ibleo. Lo presenta lo chef Claudio Ruta. Servizio su Vivicittà. Intervista sulla festa della madonna di Gulfi. Lo sport


Tac all'ospedale di Modica: installata e collaudata ma non funziona.

Tac all'ospedale di Modica: installata e collaudata ma non funziona.

Non è una novità scoprire che importanti macchinari diagnostici siano in cattive condizioni o addirittura non siano in grado di  funzionare per motivi sconosciuti. Questa volta è la TAC, ormai indispensabile per la salute dei cittadini, che a Modica pur istallata da poco non funziona. Lo segnalano i rappresentanti del M5S in un loro comunicato: La nuova macchina per eseguire la TAC presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica, seppure installata e collaudata, ad oggi non è ancora entrata in funzione”. Lo denunciano i componenti del gruppo territoriale del M5S di Modica, evidenziando come l’attrezzatura in questione, attualmente in uso nel reparto di radiologia, è quella che serve sia per i ricoverati che per il pronto soccorso che anche per gli utenti esterni. “Lo stesso discorso vale anche per la macchina della Risonanza Magnetica – proseguono - Per questo motivo una sola macchina per tipo è assolutamente insufficiente. Il bacino d’utenza dell’ospedale infatti necessiterebbe almeno di due TAC e di due Risonanze Magnetiche. Ci chiediamo se la TAC del Pronto Soccorso si trovi ferma per un problema tecnico, burocratico, di risorse umane o puramente economico. Ci piacerebbe, infatti, che agli annunci pubblici per rivendicare il merito dell’acquisto facciano piuttosto seguito atti concreti: a che serve infatti spendere 450.000 euro delle nostre tasse, se poi il macchinario giace inutilizzato e non sappiamo neanche per quanto tempo lo rimarrà? Il territorio manifesta l’urgenza della messa in funzione della macchina, visti i tempi sempre più lunghi per effettuare la prenotazione per questa e altre visite specialistiche, e dunque chiediamo a chi di dovere di attivarsi per l’immediata messa in funzione”.


Comuni: a rischio la tenuta dei bilanci per i costi dei rifiuti

Comuni: a rischio la tenuta dei bilanci per i costi dei rifiuti

L'avvio di un tavolo aperto con il governo nazionale, e in particolare col ministero dell'Economia, per sostenere la richiesta già avanzata dall'Anci nazionale di un provvedimento legislativo che sposti dal 30 aprile al 30 giugno la scadenza per la presentazione del Piano economico finanziario (Pef), il documento con il quale i Comuni stabiliscono annualmente le tariffe per la gestione dei rifiuti. È una delle proposte emerse stamattina a Palazzo d'Orléans, a Palermo, nel corso dell'incontro tra il presidente della Regione, i vertici dell'Anci Sicilia e i rappresentanti delle Città metropolitane.
Il maggiore costo sostenuto nel 2023 dagli enti locali per far fronte alla gestione dei rifiuti in situazione di emergenza, come denuncia l'Anci Sicilia, mette a rischio la tenuta dei bilanci. Una criticità che, secondo l'associazione del Comuni, si traduce nella necessità di reperire circa 45-60 milioni di euro a copertura dei sovracosti prodotti nel 2022-2023. L'alternativa sarebbe un aumento di circa il 30% delle tariffe della Tari. Per tentare di scongiurare questa eventualità, il governatore ha assicurato l'impegno della Regione a supportare la richiesta presentata da Anci nazionale e l'intenzione di intervenire a sostegno dei Comuni siciliani con un contributo straordinario da inserire all'interno della prima manovra finanziaria disponibile.  I rappresentanti dell'Anci Sicilia hanno poi evidenziato che su 391 Comuni dell'Isola 111 si trovano al momento in uno stato di dissesto o pre-dissesto. È stata, quindi, manifestata la necessità di costituire un tavolo permanente tra Stato, Regione e Comuni siciliani per analizzarne le cause e predisporre le adeguate azioni di contrasto.
Il presidente della Regione, ribadendo come l'efficienza amministrativa degli enti locali sia una priorità dell'azione di governo, ha ricordato l'impegno col quale sono state garantite ai Comuni, nei tempi stabiliti, le risorse finanziarie relative alle prime tre trimestralità da destinare alle spese correnti per il 2024.

Menù Ibleo al Vinitaly

Menù Ibleo al Vinitaly

Anche quest’anno, grazie all’impegno ed alla disponibilità del Libero Consorzio Comunale ed alla sensibilità del suo commissario straordinario Patrizia Valenti, i prodotti di riconosciuta qualità saranno presenti a Verona nel padiglione del Sol nell’ambito dell’annuale edizione del Vinitaly. Martedì 16 aprile a mezzogiorno sarà offerto e presentato un pranzo preparato, dal noto ed apprezzato chef Claudio Ruta con tutti i prodotti di qualità del territorio ibleo messi a disposizione dai Consorzi di Tutela e dalla sede di Ragusa di Slow Food.  La riproposizione dell’iniziativa è stata resa possibile grazie all’opera del coordinamento delle Eccellenze Iblee Agroalimentari che nonostante le immancabili difficoltà e’ riuscito a mettere insieme  tutti prodotti necessari per preparare il pranzo da offrire agli ospiti invitati (giornalisti, esperti di cucina, buyer, rappresentanti istituzionali, ecc). A dare valore al singolare da presentare da far gustare saranno i prodotti con marchio comunitario (dall’olio dop monti iblei al formaggio ragusano dop, dalla carota novella di Ispica igp, al pomodoro Pachino igp, dal vino cerasuolo di Vittoria docg al cioccolato di Modica igp), dei presidi Slow Food (fava cottoia di Modica, sesamo di Ispica e cubaita, cipolla di Giarratana, salsiccia e maialino di Palazzolo Acreide, pane di casa di Fratantonio, pasta preparata con la farina di grani antichi del territorio, fagiolo cosaruciaru, miele, ecc.) cui saranno aggiunte altre prelibatezze dell’area iblea e di alcuni dolci tipici con il primo le teste di turco di scicli l’ampanatiggha ed biscotti di mandorla, per finire col liquore a base di cioccolato di Modica igp.
“Siamo impegnati a Verona col nostro Consorzio voi nostri produttori che espongono il loro olio di altissima qualità - ha sottolineato Giuseppe Arezzo, presidente del consorzio di tutela dell’olio dop monti iblei - ma anche quest’anno abbiamo collaborato con grande convinzione al lavoro del coordinamento e grazie al Libero Consorzio Comunale che ci ha supportato e sostenuto, riportiamo il menù ibleo in una vetrina ed in una occasione di livello internazionale. Sono certo che anche stavolta riusciremo a centrare obbiettivi di grande importanza per la nostra provincia e per i nostri produttori “
“Spero tanto che i risultati siano proporzionati all’impegno profuso da tutti, alle attese delle imprese che ci hanno dato una mano e di quanti hanno collaborato per la organizzazione, con in testa il commissario ed il dirigente Cianciolo ed il suo staff, dell’ex Provincia Regionale - ha sottolineato il direttore del Consorzio del Ragusano dop, Enzo Cavallo - Il coordinamento delle eccellenze Iblee agroalimentari non può non essere grato alla dssa Valenti non solo per aver sostenuto questa iniziativa ma anche perché si è impegnata a lavorare con noi per arrivare ad un disciplinare per portare e garantire il menù ibleo nei ristoranti della provincia di Ragusa a disposizione dei nostri cittadini, dei turisti e di quanti apprezzano la nostra enogastronomia “


Tg del 12 aprile

Tg del 12 aprile

Nell'Indice: la guerra, l'incidente in A1. Il ricordo delle vittime sulle strade iblee. Una iniziativa del consigliere Buscemi. Protocollo per la difess dei giovani svantaggiati. Convegno tra giornalisti e magistrati. Interviste al Prof Pira e a Don Fortunato Di Noto. Le ordinanze del centro storico. Parla l'ass. Gurrieri. Mal Comune con Cesare Pluchino. Intervista al coach dei giovani del ProRagusa


Iblea Acque: una delle peggiori idee mai avute

Iblea Acque: una delle peggiori idee mai avute

“L’idea di far nascere Ia società Iblea Acque, da chiunque sia venuta, alla luce dei vari problemi di legittimità emersi nel suo anno di vita in merito alle nomine e alle assunzioni, dei debiti che sta accumulando, si è rivelata una delle peggiori mai avute negli ultimi anni”. Lo dichiara Peppe Calabrese, consigliere comunale e segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, esprimendo preoccupazione per la gestione in futuro dell’acqua pubblica in provincia.
“Ci troviamo davanti a un’azienda che dovrebbe gestire milioni e milioni di euro, ma con un un capitale sociale inferiore ai 100mila euro - spiega Calabrese - e il Partito Democratico, convinto sostenitore dell’acqua pubblica, chiede di trovare rapidamente una soluzione. Sappiamo che il Comune di Ragusa deve ricevere già dalla società circa 10milioni di euro, cifra destinata ad aumentare. Il Comune di Ragusa paga l’energia elettrica che alimenta il sistema idrico cittadino, i dipendenti del settore idrico passati a Iblea Acque e, nel frattempo, è la società di gestione dell’acqua a riscuotere i canoni dai cittadini ragusani. Tutto ciò mentre il Comune non può programmare per conto suo neanche un piccolo intervento di manutenzione perché ormai non è più di competenza comunale. È evidente che ci sono problemi enormi che non si possono ignorare”.
“Con un ordine del giorno al Consiglio comunale - aggiunge il segretario dem - avevamo chiesto al sindaco Cassì di recedere dalla società o, almeno, di trovare il modo che i ruoli dei canoni idrici siano incassati dal Comune di Ragusa. Richieste che sono rimaste inascoltate”.
“Il sindaco di Ragusa, nel suo ruolo di socio di maggioranza relativa di Iblea Acque - chiede Calabrese -intervenga per trovare delle soluzioni per poter incassare i ruoli dei canoni idrici e porre rimedio complessivamente a questa situazione incresciosa. Altrimenti il Partito Democratico di Ragusa è pronto a dare battaglia scendendo in piazza o rivolgendosi alla Corte dei Conti. Intervenga rapidamente - conclude - o cominceremo con le proteste”.