Sindaco Abbate: “quali iniziative intende assumere l’Asp per l’Ospedale Maggiore di Modica?” .

Sindaco Abbate: “quali iniziative intende assumere l’Asp per l’Ospedale Maggiore di Modica?” .

ospedale20maggiore“L’azienda sanitaria provinciale ha stanziato 4.500.000,00 euro per l’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. Quali iniziative sono state intraprese per il distretto sanitario N°45 e per l’Ospedale Maggiore di Modica?”. A porsi l’interrogativo il Sindaco di Modica Ignazio Abbate che, con una lettera inviata al Sindaco del Comune di Ragusa Federico Piccitto, ha richiesto la convocazione della conferenza dei Sindaci in materia di Sanità. “La missiva, ha detto il Sindaco, nasce dalla determinazione di capire quali interventi saranno previsti per il nosocomio modicano. A seguito della riunione con la Commissione paritetica sulla Sanità sono venuto a conoscenza di numerose carenze all’Ospedale Maggiore di Modica, come la mancanza di alcune attrezzature sanitarie, di personale, a cui si aggiunge la necessità di dotare la struttura di nuove unità operative. Sono molto preoccupato e amareggiato, continua il Primo Cittadino. L’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, tramite una delibera dell’Asp, riceverà una somma cospicua che trova copertura finanziaria in massima parte all’interno dei fondi di bilancio della stessa Azienda, ma non esiste traccia di iniziative intraprese per l’Ospedale Maggiore di Modica, nonostante i disservizi più volte denunciati. Torno a ribadire, conclude Abbate, che vigilerò sulla questione. E’ inaccettabile che il nostro nosocomio venga privato di servizi indispensabili e necessari per la salute e il benessere dei cittadini”.


Ritorna l’Autogiro della provincia di Ragusa

Ritorna l’Autogiro della provincia di Ragusa

Autogiro della provincia di RagusaQuando si dice che al cuor non si comanda, si consideri anche la passione, quella vera, per pistoni e carburatori, bielle e cilindri. Un battito emozionale che torna di nuovo a farsi sentire sulle strade della provincia di Ragusa con la rievocazione di un appuntamento che vedrà ai nastri di partenza quattroruote d’epoca di varie marche e modelli che hanno fatto la storia dell’automobile. Il tutto impreziosito, quest’anno, dal compimento della maggiore età. C’è grande attesa per la rievocazione dell’Autogiro della provincia di Ragusa, una manifestazione che affonda le radici nel passato e che, proprio per questo motivo, intende fornire maggiore peso al presente indicando, se possibile, la giusta via per il futuro. Le strade dell’area iblea, dal 13 al 15 settembre, vedranno sfrecciare i bolidi e le utilitarie che hanno contrassegnato le diverse epoche della storia dell’automobile. Le tre giornate, infatti, saranno caratterizzate dalla manifestazione internazionale di regolarità per auto storiche, giunta, per l’appunto, alla diciottesima edizione, organizzata dal Veteran Car Club Ibleo, con la efficace collaborazione della Polizia di Stato e del Comando provinciale dei Carabinieri. Sono già settanta gli equipaggi che hanno fornito la loro adesione. Ma per iscriversi c’è ancora tempo sino a sabato 7 settembre (informazioni sul sito www.vccibleo.it). Le novità di quest’anno sono legate alla partecipazione di numerosi appassionati provenienti dal Nord Italia. Ed è la prima volta che accade. Segno che le otto “Manovella d’oro” ottenute dal Veteran Car Club Ibleo, il riconoscimento concesso ogni anno dalla rivista italiana più prestigiosa di auto storiche, l’ultimo giusto lo scorso anno, è diventato un prestigioso biglietto da visita per tutti coloro che intendono immergersi nell’atmosfera dell’area iblea. Il Veteran è stato fondato il 6 febbraio del 1991 su iniziativa di un gruppo di appassionati. E’ riconosciuto dall’Automotoclub storico italiano e continua a portare avanti la propria scommessa, quella della valorizzazione dei veicoli d’epoca mediante raduni, manifestazioni di regolarità e mostre, in maniera ineccepibile. Da Ragusa a Punta Secca, dalla fascia costiera all’entroterra dell’area iblea, l’Autogiro si propone di far ammirare agli equipaggi provenienti da varie parti dell’isola la bellezza e le peculiarità di un territorio, quello ragusano, che, da qualche tempo ormai, viene giustamente celebrato in tutto il mondo.


No alle ricerche petrolifere!

No alle ricerche petrolifere!

piattaforma_trivella_mare_NI capigruppo del consiglio comunale di Ragusa hanno detto no all'unanimità alla richiesta di effettuare ricerche nel mare antistante alla costa iblea. Una scelta che come ha detto il presiidente Iacono era già nell'aria e segue un analoga decisione presa ad esempio dal comune di Scicli. Sull'argomento interviene anche il movimento "Territorio" . Tra parentesi avete notatao che nojn si sente più in giro il movimenmto " Megafono" dovremmo chiedere a Lamattina cosa sta succedendo. Ma tornando alle ricerche petrolifere ecco la nota di Territorio:

Già nel 2010, con la delibera numero 389 della Giunta comunale e poi successivamente nel 2011, con varie relazioni e con il parere negativo manifestato perfino in diretta ai microfoni di SkyTg24, la precedente Amministrazione Dipasquale si era espressa in modo contrario alla richiesta di trivellazioni in mare che era arrivata dalla Transunion Petroleum Italia. Non si può che essere soddisfatti per la collegiale scelta della conferenza dei capigruppo del Comune di Ragusa che stamani ha dato il proprio parere negativo. "Si prosegue dunque lungo la scia già avviata dalla mia Amministrazione quando nel 2010 e poi nel 2011 abbiamo spiegato il nostro no alle ricerche petrolifere in mare - spiega l'on. Nello Dipasquale, deputato regionale ed ex sindaco di Ragusa - Prendo atto che con assoluta consapevolezza e altrettanta determinazione la conferenza dei capigruppo, convocata d'urgenza, ha espresso il proprio parere negativo rinnovando dunque le motivazioni che già negli anni scorsi avevamo addotto rispetto alla nostra contrarietà, ovvero la necessità di tutelare al massimo l'ambiente rispetto alle trivellazioni offshore non sempre sicure, come purtroppo ci è stato dimostrato da alcuni disastri a livello mondiale. Avevamo già detto che queste modalità potevano risultare dannose all'economia turistica ed ambientale del territorio e c'è dunque da essere soddisfatti che tale cognizione sia anche della nuova Amministrazione e dell'intero Consiglio comunale del capoluogo ibleo".

 

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Il Comune di Modica costretto a sostenere i costi di un Tribunale ormai soppresso

Il Comune di Modica costretto a sostenere i costi di un Tribunale ormai soppresso

tribunale modica“Sento il dovere di ribadire l'inaccettabile penalizzazione del territorio e della comunità dell'intero circondario che fa riferimento al Tribunale di Modica , rappresentata da quattro città e oltre 100.000 cittadini”. E' l'incipit della missiva inviata dal Sindaco di Modica Ignazio Abbate al Ministero della Giustizia, al Presidente del Tribunale di Ragusa e al Sindaco del Comune di Ragusa. Il Primo Cittadino esamina l'attuale geografia giudiziaria e le ripercussioni economiche che, a suo dire, graverebbero sul comune di Modica.
“Mi corre l'obbligo di rilevare che questo Ente , prosegue il testo della lettera, non dovrebbe patire oltre al danno, anche la beffa di continuare a sostenere i costi di un servizio ormai sottrattogli dalla riforma della geografia giudiziaria, costi che, dovrebbero correttamente essere trasferiti al Comune di Ragusa, quale Ente individuato come sede esclusiva del presidio giudiziario derivante dall'accorpamento del Tribunale di Modica”.
“Il comune di Modica, prosegue Abbate, continua a pagare i ritardi e la scarsa programmazione del comune capoluogo, che da un lato non ha dato disponibilità a soluzioni condivise preferendo la soluzione accentrata sul proprio territorio, dall'altro non è stata doverosamente consequenziale nell'attivarsi per la logistica necessaria a sostenere tale accentramento. La conseguenza di quanto sopra è che il Comune di Modica è ancora costretto a a sostenere i costi di un Tribunale ormai soppresso e il comune di Ragusa non sostiene per intero i costi del proprio Tribunale”.
Nel finale della missiva il Primo Cittadino cita l'art 2 della L. 392/41, secondo cui le spese sono a carico esclusivo dei Comuni nei quali hanno sede gli uffici giudiziari, e “poichè, dice, i nuovi “Uffici Giudiziari” hanno sede a Ragusa, solo questo ente deve sostenere le spese anche quelle riguardanti immobili ubicati in altro Comune della circoscrizione Giudiziaria”.


Salvato neonato di appena 10 giorni

Salvato neonato di appena 10 giorni

agenti + neonatoGli uomini della Squadra Volanti della Polizia di Stato della Questura di Ragusa, hanno salvato un neonato di appena 10 giorni che non respirava più a causa di un rigurgito.
Alle 19.30 di ieri, da Ragusa una giovane mamma contatta il 113 disperata in quanto il figlio non riusciva a respirare e continuava a ripetere “sta morendo, sta morendo”.
L’operatore 113 rimaneva in contatto telefonico con la donna rassicurandola e dicendole cosa fare per soccorrere il figlio, nel contempo veniva avvisato il 118 ed inviata una Volante abilitata al soccorso con a bordo il defibrillatore ed operatori formati per la rianimazione, anche pediatrica.
Poco più di un minuto e la Volante era già davanti al complesso residenziale di villette a schiera di nuova fattura, cosa che ha reso l’intervento difficoltoso perché nessuno era presente per aprire il cancello. I due agenti in contatto radio con la Sala Operativa non riuscivano a farsi aprire poiché la mamma si era nel contempo accasciata colta da malore per quanto stava accadendo.
Non c’era tempo da perdere, i due agenti scavalcavano il cancello di recinzione ed entravano all’interno del complesso ma non conoscevano la villa dove vi era il piccolo da soccorrere perché la madre non riusciva a dare indicazioni. I due operatori di polizia si separavano ed iniziavano a controllare le prime ville ma nessuno sapeva cosa stava accadendo; dopo brevissime ricerche individuavano la villetta ed una volta all’interno trovavano il piccolo nel divano cianotico, segno che non stava respirando.
Il tempo in questi casi è fondamentale, gli agenti attivavano subito il protocollo di rianimazione cardio polmonare pediatrica, ogni secondo è prezioso.
Applicando il protocollo e con le tecniche di primo soccorso a loro impartite dal mese di aprile 2013, gli operatori, sono riusciti a rimuovere i muchi dalle prime vie aeree ed il rigurgito di latte appena bevuto, in quell’istante il piccolo ha iniziato a piangere segno che stava respirando autonomamente.
Durante le fasi di rianimazione altro personale della Polizia di Stato faceva convergere sul posto l’ambulanza medicalizzata del 118 indicandogli la strada poiché non era facile da raggiungere in quanto zona di nuova costruzione con strade non indicate nelle mappe; per non perdere tempo uno degli agenti con il bimbo in braccio correva verso il mezzo di soccorso ed una volta a bordo insieme al personale medico prestavano le prime cure, somministrando ossigeno e controllando i parametri vitali.
Il rientro al Pronto Soccorso è stato effettuato in codice rosso, con le Volanti che bloccavano le strade così da permettere un arrivo più celere, stante la gravità di quanto accaduto; l’urgenza era legata al dato sconosciuto del periodo di tempo in cui il bimbo non aveva respirato. Anche in questo caso la sinergia tra 118 e 113 che quasi quotidianamente operano insieme è stata fondamentale per la riuscita del soccorso.
Davanti i locali del Pronto Soccorso l’apprensione di mamma e papà era la stessa degli agenti soccorritori (da alcuni definiti “angeli blu in divisa”), tutti con il fiato sospeso, fino a quando i medici non si sono pronunciati asserendo che il bimbo era fuori pericolo.
Le lacrime di gioia dei genitori e dei soccorritori che si stringevano in un abbraccio davanti l’ospedale è stato il lieto fine di questa emergenza risolta nel migliore dei modi.
Questo soccorso è dovuto alla formazione degli operatori della Polizia di Stato della Squadra Volanti che ad aprile 2013 hanno frequentato il corso “Heartsaver CPR AED” per la rianimazione cardio-polmonare, anche di tipo pediatrico, grazie al progetto “Riprendiamoci il Cuore”, promosso da Giovanni Di Mauro, formazione curata dal Dott. Pino e dal Dott. Noto del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Ragusa. Questo progetto che porta la Città di Ragusa all’avanguardia rispetto al resto d’Europa, ha consentito alla Polizia di Stato di avere a disposizione sulle Volanti un defibrillatore automatico donato nel mese di aprile dal Rotary Club di Ragusa durante una cerimonia fortemente voluta dal Presidente Dott. Francesco Amico.
“L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di cui fa parte la Squadra Volanti si occupa di ogni tipologia di emergenza, ma quella di cui si sono occupati gli agenti ieri sera è la più delicata, il soccorso ad un neonato rientra nella tipologia ad alto rischio; l’operatore in queste occasioni, deve mettere insieme professionalità e formazione di tipo sanitario, diversa dalla quotidianità, ovvero prevenire e reprimere il crimine”.


Ossa umane sulla strada! Ma risalgono ad oltre 100 anni fa.

Ossa umane sulla strada! Ma risalgono ad oltre 100 anni fa.

elicottero e volanteGli uomini della Squadra Volanti, della Scientifica e della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ragusa, ricevuta la segnalazione dal Comando delle Polizia Locale di Ragusa per il rinvenimento di ossa umane, sono tutt’ora impegnati ad analizzare i reperti. In data 1.09.2013 alle ore 19.30, personale della Polizia Locale di Ragusa informava la centrale operativa del 113 che durante la processione in onore di S.Rosalia, un loro equipaggio aveva rinvenuto dei resti di ossa umane nel terreno adiacente la strada statale 194.  Immediato l’intervento degli uomini della Polizia di Stato per appurare la provenienza delle ossa ed avviare, quindi, le delicate indagini di Polizia Giudiziaria.  Dal sopralluogo della Polizia Scientifica, gli investigatori richiedevano l’intervento del medico legale che dichiarava trattarsi di ossa umane ma ivi giacenti e parzialmente sotterrate da centinaia di anni.  Le indagini proseguiranno per quanto eventualmente potrà emergere di rilievo penale ma è stato richiesto l’intervento della Sovrintendenza ai Beni Culturali per i profili di interesse storico.


Occhio alla velocità. C'è il ritiro della patente!

Occhio alla velocità. C'è il ritiro della patente!

Nell’ambito del Comitato Permanente per la sicurezza stradale tenutosi in Prefettura lo scorso 27 Agosto, il Prefetto Annunziato Vardè ha emanato delle Direttive alle forze di polizia della provincia affinché si prestasse maggiore attenzione  alle strade cosiddette a rischio, ovvero  quelle in cui negli ultimi due anni si sono verificati incidenti mortali.

poliziastradale         In ottemperanza alle direttive ricevute, la Sezione Polizia Stradale di Ragusa ed il Distaccamento di Vittoria, già nei giorni scorsi, hanno incrementato i controlli sulla SP 25 per Marina di Ragusa e sulla Ragusa Catania.

Venerdì, sulla Ragusa mare, attraverso il Telelaser, sono state elevate nr. 9 sanzioni per eccesso di velocità, con ritiro di tre patenti per aver oltrepassato di40 km il limite di velocità.

Sulla Ragusa Catania sono stati predisposti controlli serrati, che nella giornata di Venerdì e di ieri, nonostante il maltempo, hanno visto il ritiro di 6 patenti di automobilisti (in questo caso ragusani e catanesi) che avevano effettuato dei sorpassi pericolosi in curva.

Nel corso del mese di agosto è stata prestata particolare attenzione ai trasporti eccezionali effettuati sulla Ragusa Catania che spesso, se non vengono rispettate le prescrizioni, sono causa di rallentamenti ed ingorghi.

Sono state 10 le infrazioni contestate ed è stata ritirata una licenza ad un caposcorta per reiterate violazioni.

Ancora nella giornata odierna sono in corso dei controlli.

Per quanto riguarda la prossima settimana, sulla Ragusa Catania, verrà  impiegato il Telelaser lunedì, martedì mercoledì e sabato.

I controlli continueranno anche nelle prossime settimane.


Autoporto infrastruttura strategica

Autoporto infrastruttura strategica

autoporto vittoria“L'autoporto, piaccia o no, è una infrastruttura strategica per l'economia del nostro territorio. Molti l'hanno sempre vista come fumo negli occhi. Tanti non sanno nemmeno cosa sia. Forse è per questo motivo che la politica locale (buona parte della deputazione regionale) non l'ha mai difeso”. E’ quanto sostengono in un documento il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio.

“Sicuramente – aggiungono – non è un’opera che ammalia, che crea fascino o attrazione come l'aeroporto, ma se il nostro territorio vuole avere un ruolo nella gestione e movimentazione delle merci, ha bisogno di un complesso organico di strutture e servizi integrati, finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto. L'autoporto possiede questa specificità. Così come pensiamo che la struttura appena sarà completata debba puntare immediatamente alla realizzazione di un polo del freddo dedicato alla logistica dei prodotti ortofrutticoli e allo sviluppo del terminal intermodale transfrontaliero utilizzando i porti di Pozzallo e Catania. Ma per far questo, intanto, serve rispettare la tabella di marcia che porta alla realizzazione dell’opera. I ritardi nei pagamenti dei Sal (Stati avanzamento lavori), le polemiche a rimbalzo tra Comune e Regione non servono. Anzi, rischiano di far apparire poco credibili i contendenti, penalizzano l'impresa costruttrice, rallentano la realizzazione dell'opera e indeboliscono il territorio”. “Qualche settimana fa – proseguono Santocono e Stracquadanio – la nostra organizzazione aveva invitato il sindaco a guidare il territorio verso un nuovo modello di sviluppo, invito che il sindaco ha accolto positivamente. Se vogliamo che questa zona diventi appetibile, occorre passare all'operatività.  L'autoporto è una delle strutture che serve a rilanciarci, ma va completata nei tempi previsti e collegata. Tutti abbiamo l'obbligo di attivarci ma serve una guida istituzionale capace di coinvolgere il territorio, abile nel raccogliere le giuste sollecitazioni e in grado di  individuare i percorsi condivisi che rimettano in movimento la nostra zona. Noi siamo disponibili. Attendiamo che qualcosa succeda”.


Consorzi di comuni. Minardo riparte dalla Capitale della Contea

Consorzi di comuni. Minardo riparte dalla Capitale della Contea

minardo primopianoC'è una bozza per sistemare la questione delle province. Si parte dalla proposta delle tre aree metropolitane, la riduzione a circoscrizione dei comuni limitrofi alle aree metropolitane, l’istituzione di nove liberi consorzi (oltre che le Eolie e le Pelagie), consiglio dei sindaci e dei comuni con elezioni di secondo grado. Nessuna retribuzione, ma solo rimborsi, per gli amministratori dei consorzi. Rifiuti e distribuzione idrica ai nuovi enti, parcheggio delle funzioni alla Regione per il tempo della transizioni. Questo il quadro di riferimento, in linea di massima.  Le competenze consortili sono assegnate ai sindaci e a enti di secondo livello per i quali non è prevista l’elezione diretta. Le Province, svuotate di funzioni, resteranno in piedi fino all’entrata in vigore della riforma costituzionale.
 Le Unioni dei comuni sono dunque composte dai sindaci dei piccoli comuni.
Per le aree metropolitane è prevista altresì la Conferenza dei sindaci, composta dai primi cittadini dei comuni di tutta l’area metropolitana al fine di esaminare e approvare bilanci e statuti.  Due le scadenze: 1 gennaio 2014, 1 luglio 2014. Entro il primo giorno di gennaio si costituiscono le città metropolitane, entro il 1 luglio sono operative e sostituiscono le province di riferimento.
Sotto osservazione ben cinquemila enti statali, regionali, locali: molti di questi enti potrebbero essere giudicati “impropri” e cancellati. In tutto questo bailamme ecco la riflessione di nino Minardo, l'on del PDL, che vedendo avvicinarsi la soppressione delle province con  la conseguente  creazione dei consorzi tra comuni ha dichiarato: non si può vedere i territori spettatori  passivi delle decisioni del governo regionale. Anche in provincia di  Ragusa, senza penalizzare nessuna realtà e senza perseguire anacronistiche battaglie di campanile, va sfruttata l'occasione per rispettare la vocazione e la storia delle singole città. Accanto ad una Ragusa capofila del consorzio Ibleo, ad una Vittoria che da Gela a Comiso rappresenti il volano di sviluppo per un area nella quale la fascia trasformata e l'agricoltura siano elemento di aggregazione storica ed economica, Modica può e deve essere capofila del Consorzio del Sudest. Da Avola a Noto, da Scicli ad Ispica, da Pozzallo a Rosolini, l'anima del riconoscimento UNESCO legato al Val di Noto ed al suo barocco può diventare, oltre che meta turistica d'eccellenza, anche momento di sintesi geografica e amministrativa attorno a quella che fu l'antica capitale della Contea".


Dalle rotatorie al lungomare! Frisina fa i conti per i mutui!

Dalle rotatorie al lungomare! Frisina fa i conti per i mutui!

rotatoriaRicordiamo Ragusa una decina di anni fa. Il problema principale, quasi come nel film di Jonny Stecchino era il"traffico". Ci si lamentava delle lunghe code a villa Pax o in via Archimede o anche di fronte al palazzetto di Via Zama con l'incrocio del cavalcavia. Poi ci furono le rotatorie e Ragusa divenne, scherzandoci su,  la " città delle rotatorie"  ma, ora, almeno si cammina: non ci sono i semafori e se fosse possibile vorremmo suggerire di fare un altro paio di rotatorie in alcune zone che sono davvero necessarie. Questo preambolo per pubblicare la nota di Frisina sulla questione dei debiti del Comune. Non vogliamo stare a confutare questo o quel numero ma siamo pronti a giurare che i ragusani, magari odiano Dipasquale e "compagni", ma non possono lamentarsi delle rotatorie. A parte gli scherzi  ecco cosa dice Frisina:

Senza alcun spirito di polemica ulteriore ma solo perché ci aspettiamo che un assessore comunale nel formulare le sue dichiarazioni si attenga sempre ai fatti, intendiamo offrire alla collettività un nuovo spunto di riflessione. Martorana, rispondendo alla nostra replica, dice che sarebbe stato meglio usare i mutui per opere utili e non inutili, preferendo magari qualche rotatoria in meno. Da una posizione privilegiata come la sua, cioè quella di assessore comunale, non ci si può permettere di essere così allegramente superficiali cercando di far capire ai cittadini che la precedente Amministrazione ha utilizzato i mutui per creare le rotatorie. Nulla di più falso. E siccome noi siamo sempre stati trasparenti, mettendo da anni ogni atto on-line, anche in questa occasione è giusto che i cittadini sappiano a quali opere “inutili” fa riferimento Martorana. Tra il 2006 e il 2007, l’Amministrazione Dipasquale ha acceso dei mutui per finanziare varie opere pubbliche tutt’altro che “inutili”: completamento dell'arteria di collegamento tra via Padre Anselmo e la stazione ferroviaria, manutenzione straordinaria degli impianti di illuminazione pubblica, ampliamento del cimitero di Marina di Ragusa, completamento dell'approvvigionamento di acqua potabile per contrada Cisternazzi, intervento di recupero dell'edificio ex Consorzio Agrario per la sistemazione degli uffici comunali, regimentazione delle acque piovane in contrada Nunziatella, opere di urbanizzazione nel piano di recupero di contrada Bruscè, realizzazione del collettore fognante di contrada Puntarazzi a servizio del nuovo ospedale, sistemazione esterna e dei prospetti della scuola materna di via Corbino, sistemazione della strada vicinale Somicem nei pressi di via Majorana, riqualificazione del lungomare Mediterraneo, piazza Torre e zona Dogana a Marina di Ragusa, completamento via Spataro, lavori di copertura del tetto della scuola Palazzello, completamento della zona artigianale, lavori di completamento dell'area esterna della palestra Bellarmino, manutenzione straordinaria di vie e piazze. In totale per queste opere sono stati accesi mutui per 15 milioni di euro a cui si aggiungono altri 6 milioni di euro negli altri anni dell’Amministrazione Dipasquale e sempre per opere di pubblica utilità. In definitiva sono stati attivati mutui per circa 21 milioni di euro. L’assessore Martorana vuole invece imputare alla nostra gestione anche il resto degli altri 20 milioni di euro di mutui attivati invece dalle precedenti Amministrazioni. Ma non è così, e lui, se ha la bontà almeno di  leggersi le carte, lo vedrà bene. Quanto alle rotatorie, assolutamente gradite ai ragusani perché sono servite a decongestionare il traffico, Martorana e la sua Amministrazione hanno sempre la possibilità di tornare indietro e installare nuovamente i semafori agli incroci. In ogni caso, anche per chiudere ogni polemica, ci aspettiamo dall’Amministrazione Piccitto un confronto serrato e onesto da realizzare sugli atti e non sulla facile demagogia o le chiacchiere da bar, tra l’altro provocando allarme ingiustificato tra la popolazione. Ripartiamo con uno spirito di buona fede perché il bene comune è anche il nostro obiettivo.