Tassa di soggiorno: Approvata modifica ma pensiamoci ora!

Tassa di soggiorno: Approvata modifica ma pensiamoci ora!

Tassa-di-soggiorno-2012La commissione Affari generali del Comune di Ragusa ha approvato una modifica al regolamento della tassa di soggiorno proposta dal segretario cittadino del Pd Giuseppe Calabrese, nella qualità di consigliere, e perfezionata in seno all’organismo dai commissari di tutti i gruppi politici presenti.  Stiamo parlando di un emendamento all'articolo uno che, allo scopo di evitare quello che è accaduto nel precedente bilancio, ovvero spalmare senza programmazione le entrate provenienti dal gettito di questa tassa, dalla prossima stesura dello strumento finanziario contemplerà la predisposizione di un capitolo in entrata e di un altro in uscita di pari importo che conterrà la cifra apposta. Va aggiunto, inoltre, aspetto molto importante, che la relazione previsionale e programmatica del bilancio dovrà contenere la descrizione di come Giunta e sindaco intendono impegnare queste somme. Inoltre il sindaco dovrà relazionare preventivamente, e non solo a livello di consuntivo come era prima previsto, davanti al Consiglio che ne prenderà atto e potrà pure incidere sulle decisioni”. La modifica tenta di trasformare una tassa normale in tassa di scopo ovvero tenta di dare ossigeno ai capitoli del turismo al fine di far crescere questo settore molto importante per il Pil della città, un settore che da sempre non può contare su risorse consistenti. “Adesso  dice il segretario del PD cittadino e consigliere comunale, Calabrese – sta al commissario straordinario recepire con urgenza e portare in Consiglio questa modifica per approvarla. Di certo lavoreremo perché tutto ciò possa accadere prima dello scioglimento del civico consesso. Dunque le lamentele avanzate dal Consorzio Turistico Ibleo hanno avuto un riscontro positivo e ringraziamo i consiglieri comunali, tra i quali Calabrese che ci ha inviato il comunicato stampa, per  aver colto l'importanza  della protesta. Il 2013 dovrà essere un anno importante per il turismo con l'apertura di Comiso e la nascita dei distretti turistici. Avere una piccola somma a disposizione per individuare delle linee di intervento mirato ci farà affrontare meglio le sfide turistiche. Suggeriamo a Calabrese di cominciare fin d'ora ad affrontare il problema. Sappiamo che il Commissario Rizza è  disponibile a creare il capitolo di cui si parla e quindi, prima di arrivare al prossimo mese di giugno , a stagione turistica inoltrata , e magari con un sindaco insensibile, organizziamo delle conferenze di lavoro con   gli organismi interessati e  diamo delle indicazioni ben studiate.


Il passaggio della discordia. Ma bisogna agire con accortezza.

Il passaggio della discordia. Ma bisogna agire con accortezza.

passaggio a livelloE' chiaro che parlare del passaggio a livello della via Paestum, in campagna elettorale, equivale a dire a addio a qualche possibile elettore. Infatti i residenti, i commercianti e i cittadini, che utilizzano spesso quella strada, non vogliono sentire ragioni. La via Paestum non può essere chiusa con un muro. E allora che bisogna fare?  Prima di tutto occorre non cadere nella facile demagogia e sbandierare ai quattro venti che  la strada non chiuderà. Esiste, in verità, una precisa convenzione stipulata una quindicina di anni fa, quando si pose il problema del passaggio a livello, in seguito a vari incidenti tra cui uno mortale, nella quale c'era l'obbligo del Comune a  chiudere la  via Paestum, al momento della realizzazione del nuovo cavalca ferrovia.  Ora possiamo  fare tutti i preamboli e tutte le ipotesi possibili ma bisogna operare con accortezza e non solo con le parole.  Intanto partiamo dalla lettera del 12 gennaio nella quale le FFSS chiedono al Comune di chiudere la strada entro 30 giorni: in caso contrario provvederanno loro. Questa è una imposizione dura da digerire perchè se è vero che le FFSS sono l'autorità riconosciuta in fatto di  binari è anche vero che è il comune a sovrintendere sulle strade cittadine. Ma a rifiutare la collaborazione si rischia un contenzioso nel quale, alla fine, ci toccherebbe anche pagare i danni legali. Intanto per giorno 6 febbraio, ci dice il presidente del consiglio comunale Dinoia, è fissata una riunione a Palermo con le Ferrovie ed il commissario Rizza e dovrebbe esserci anche Nello Dipasquale. In quella sede si ribadirà la volontà del Comune a resistere alla decisione di chiudere la via Paestum ma si capisce che  non sarà facile ottenere dei risultati definitivi. Da parte della Amministrazione comunale si tende a  prendere tempo e rinviare fino al momento in cui si potrà, almeno, realizzare un passaggio pedonale. Dobbiamo però renderci conto che, alla fine, il passaggio a livello dovrà essere chiuso anche perchè sarebbe un controsenso  poter contare su una via alternativa e poi lamentarsi con foto e segnalazioni varie dei rischi per chi attraversa i binari La questione cavalca-ferrovia fu, infatti, sollevata  circa 20 anni fa quando  si costituì un comitato che minacciava azioni eclatanti se non si fosse chiuso, immediatamente,  quel pericolo permanente per gli automobilisti ragusani. Ci dimenticammo in quella occasione dei commercianti che insistono in quei pochi metri di strada. Per loro che vivono della clientela di passaggio la chiusura della strada avrebbe voluto dire anche la  chiusura dei negozi. E come sempre accade nella nostra città, dove nulla è più certo del precario, si  decise di desistere per qualche tempo  dal chiudere l'arteria cittadina. Sono passati 15 anni ed ancora siamo allo stesso punto.  Un gruppo consiliare sta cavalcando l'onda della protesta e parla di interventi estremi da parte del Consiglio Comunale. Sarebbe più opportuno studiare bene la convenzione e capire dove si può trovare qualche scappatoia ma che il passaggio a livello debba essere eliminato questo è assolutamente vero.


Catania è pronta a battersi per l'aeroporto ma.........

Catania è pronta a battersi per l'aeroporto ma.........

passeggeri aperoportoA Catania parlando di aeroporti, in questi giorni, si respira aria di guerra. Quelli della SAC, la società di gestione di Fontanarossa, si staranno sentendo come gli uomini della dirigenza di Comiso che, pur facendo tutto il possibile alla fine vedono i loro sforzi finire nel nulla.  Ma come è giusto  che sia le armate catanesi sono pronte alla battaglia: “Lo abbiamo denunciato anche nei giorni scorsi, ma temiamo che dietro questa decisione –dice il sindaco etneo- che appare incomprensibile anche sotto il profilo tecda parte di alcuni a fare diminuire il valore commerciale dell’aeroporto catanese e condurre operazioni speculative sulla testa dei cittadini siciliani”. Ci muoveremo compatti – ha sottolineato Stancanelli – perche’ questa battaglia non ha appartenenze politiche ma solo l’interesse comune a fare rivedere questa decisione del governo nazionale penalizzante e con tratti forse anche poco chiari’.  Tra le iniziative che verranno portate avanti, ha lasciato intendere il sindaco, vi e’ l’immediata interlocuzione con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera per rivedere il Piano nazionale del sistema aeroportuale nella parte che riguarda la Sicilia orientale; l’impegno del presidente della Regione Siciliana a bloccare, tramite le rappresentanze di competenza regionale nella governance della Sac, qualunque ipotesi di cessione a privati dell’aeroporto di Catania e, infine, la misurazione dell’attuale valore commerciale e imprenditoriale del sistema integrato aeroportuale Catania/Comiso affidata a un advisor, senza tenere conto delle previsioni del piano nazionale.  Ma come abbiamo detto in un altro nostro articolo,  Catania soffre di mancanza di pianificazione   nell’ambito dei trasporti a lungo raggio, dello sviluppo dell’economia regionale, dell’intercettazione di nuovi flussi turistici  ma anche di organizzazione interna. Non vogliamo buttare via tutto ma crediamo di interpretare il pensiero di tantissimi utenti dicendo che quando si arriva a Catania o si parte, ci si rende conto di essere lontanissimi da quello che dovrebbe essere un aeroporto da 6 milioni di passeggeri. Forse l'idea di fare un aeroporto nuovo nella zona di Enna non era tanto peregrina ma Catania rischiava di perdere le sue comodità. Ora c'è da mettersi a lavorare veramente non tanto allungando la pista ma dando dignità ai passeggeri. E magari pensando anche a Comiso.


La proposta di Ciccio

La proposta di Ciccio

autobotte (1)Continua l'emergenza acqua. In attesa dei risultati delle ultime analisi per uno dei due pozzi chiusi in città aumenta il malumore per le difficoltà di approvvigionamento  Ciccio Barone, ex assessore del Comune, da bene informato dei fatti, lancia una proposta semplice semplice:  “Basterebbe un impegno di spesa di circa 2000 euro per collegare l’acqua che in questo momento viene prelevata dal consorzio Asi alla rete comunale. Questo permetterebbe non solo il superamento dei disagi per una zona significativa della città - quella sotto il centro commerciale Le Masserie - ma anche un alleggerimento del lavoro dei mezzi che in questo momento fanno la spola. Forse qualcuno, con il fine settimana alle porte, ha preferito non pensarci, ma è bene che a questa soluzione si pensi già da lunedi mattina mattina”.  Non sappiamo se poi sia davvero così facile ma certamente Barone ha studiato la questione prima di parlare. Barone, come sanno tutti, non va  d'accordo con il commissario Rizza alla quale si rivolge:. “Il commissario non ha bisogno o non vuole consigli da nessuno – esclama – ma noi ci permettiamo di dargliene qualcuno lo stesso. Per esempio sarebbe bene che si pensasse a rivedere le fatture dell’acqua prevedendo i rimborsi per tutte quelle famiglie che in questi giorni si sono dovuti caricare sulle spalle un’ulteriore tassa da pagare, che non era certamente prevista, come quella che sta servendo per i continui rifornimenti delle autobotti private. In un momento del genere, inoltre, è necessario che il comune renda edotta la popolazione minutamente, rispetto a tutte le novità in materia.


Sempre il solito Mancini!!!

Sempre il solito Mancini!!!

mancini Non c'è niente da fare. Il lupo perde il pelo ma non  il vizio e l'ing. Mancini, al quale chiediamo scusa per l'accostamento proverbiale, non riesce a dimenticare, quello che noi definiamo, il suo peccato originale. Lo diciamo sempre più convinti proprio dopo la dichiarazione che oggi è arrivata nelle redazioni a firma del nuovo addetto stampa della SAC. Forse la collega Grasso, che intanto ringraziamo e    che nel passato regime svolgeva tale mansione , aveva  imparato che bisognava,  sempre, fare un piccolo riferimento a Comiso.  Il collega LoRe, fresco di nomina. invece  riferisce pedissequamente il " Mancini pensiero" e li non c'è spazio per Comiso. Ma veniamo ai fatti: in seguito alle polemiche sul mancato inserimento dell’aerostazione di Catania nella top ten del piano nazionale degli aeroporti, l’amministratore delegato della Sac, Gaetano Mancini, ha rilasciato la seguente dichiarazione.  «Prendiamo atto con piacere delle precisazioni del commissario Enac, Vito Riggio, in merito allo scalo di Fontanarossa. C’è tuttavia da evidenziare come il traffico europeo sia ben presente nell’aerostazione catanese (quello extra Schengen nel 2012 è cresciuto di quasi il 14%, con 16 compagnie internazionali presenti, che rappresentano il 31% del traffico aereo del nostro aeroporto), mentre risulta al momento impossibile quello diretto con l’Oriente e le Americhe, per cause infrastrutturali legate alla lunghezza della pista. È comunque da sottolineare come il management della Sac negli ultimi anni abbia posto le premesse per rimediare a ciò, appunto con l’allungamento della pista cui si sta lavorando, compiendo gli ultimi passaggi per la verifica della compatibilità con lo sviluppo dell’interporto dopo aver ottenuto certezze sulla compatibilità con la ferrovia». Oddio ! Va bene la difesa doverosa di Catania ma, porca miseria, una parola sola per Comiso, una dichiarazione, magari sofferta e  spelacchiata, sul fatto che l'aeroporto che la SAC ha comprato per  24 milioni di Euro non è stato nemmeno menzionato nell'elenco succitato,  Mancini la poteva fare! Ora ci tornano alla mente i tempi passati quelli dell'oscurantismo comisano. Speriamo che non sia così. Intanto alcuni operatori che avrebbero avuto l'intenzione di puntare allo scalo ibleo stanno cominciando a pentirsene perchè dicono che i tempi si stanno allungando a dismisura.


Pozzallo: aggiudicati i lavori per la stazione passeggeri

Pozzallo: aggiudicati i lavori per la stazione passeggeri

pozzallo passeggeri L’Urega di Ragusa ha proceduto ad aggiudicare all’Ati Consorzio Stabile Aedars- Tecnosoluzioni di Roma la gara d’appalto per la realizzazione per la stazione passeggeri del porto di Pozzallo che prevedeva un importo a base d’asta di un milione e 531 mila euro. I lavori sono stati finanziati con i fondi strutturali del Patto Territoriale di Ragusa e alla gara d’appalto hanno partecipato 15 imprese.  L’aggiudicazione della gara d’appalto consente di chiudere un lungo iter che aveva registrato intoppi di carattere burocratico riguardante inizialmente anche la perdita del finanziamento.  La definizione dell’iter per la realizzazione della stazione passeggeri di Pozzallo con l’aggiudicazione della gara d’appalto è motivo di soddisfazione  per il Commissario Scarso perché  è riuscito a dare il via  alla realizzazione di un’opera pubblica  della quale si sentiva particolarmente la necessità . Inoltre la  realizzazione di un’opera pubblica , in un momento di recessione economica , consente anche di far  lavorare le nostre maestranze.

 


La questione acqua ancora in " alto mare"

La questione acqua ancora in " alto mare"

non potabileA  parte la battuta sembra che il problema dei pozzi inquinati non si riesca a risolvere. A vuoto la riunione di oggi se ne riparlerà lunedi in attesa di buone nuove. Ma non ci sono molte speranze. In fatti uno dei due  pozzi, come dicevamo, è praticamente inutilizzabile, anche nell'immediato futuro, perchè  dal punto di vista batteriologico e del tutto inaffidabile. L'altro, quello che presentava tracce di ammoniaca, non si è ancora depurato. Le analisi definitive si faranno la prossima settimana con i risultati previsti per mercoledi.  Dunque le prospettive non sono buone per l' approvvigionamento idrico di gran parte della città di Ragusa. Ma si susseguono le iniziative di protesta soprattutto in considerazione  del fatto che la crisi incide anche sulla  economia  familiare di tutti i cittadini. Adiconsum  chiede di conoscere, allo stato, quali sono i provvedimenti adottati dall’ Amministrazione Comunale oltre all’impiego dei mezzi dei Vigili del Fuoco, che tra l’altro risultano essere impegnati solo per i presidi istituzionali, al fine di soddisfare le urgenti necessità di approvvigionamento idrico in cui versano i cittadini residenti di una buona parte della città.  Per l'associazione di difesa del consumatore  emergeranno sicuramente delle responsabilità a carico dell’Amministrazione, la quale già era a conoscenza di problematiche circa la potabilità dell’acqua dei pozzi  e chiede, di sapere se sono allo studio soluzioni adeguate a prevenire situazioni del genere anche in futuro.  L’Adiconsum sta comunque verificando con i propri legali le azioni da intraprendere nei confronti dell’Amministrazione, al fine di tutelare i cittadini che sono stati costretti a rivolgersi a ditte private per ottenere l’approvvigionamento idrico.  Anche l'Associazione 'Partecipiamo' ha in programma delle iniziative in merito. Sabato  2 febbraio 2013 dalle ore 9,30 alle ore 11,30 all'incrocio tra Via Napoleone Colajanni e Via Paestum avvierà  una raccolta firme per l'attivazione di una azione collettiva tesa a ripristinare i diritti dei Cittadini ad avere un servizio di erogazione dell'acqua pubblica in maniera permanente e conforme alle norme igieniche e sanitarie. L'Associazione durante i presidi metterà a disposizione della popolazione una autobotte per poter prelevare acqua potabile

 


A tutte stelle.

A tutte stelle.

convegno citurDa domenica 3 febbraio su Teleiblea, alle ore 21 ed in replica a mezzanotte e alle 14 del giorno dopo parte una nuova trasmissione  dedicata ai ristoranti stellati della provincia di Ragusa. La prima puntata sarà dedicata alla Locanda don Serafino e la suo chef  Vincenzo Candiano. Le domeniche successive  sarà la del ristorante la Fenice e quindi gli altri stellati della provincia. Intanto giovedi pomeriggio  il top dell'enogastronomia iblea ha “deliziato” alla Dimora di Spartivento, i tanti partecipanti del terzo incontro de “I giovedì del turismo ibleo” interamente dedicato all’eccellenze gastronomiche ragusane grazie alla presenza di ospiti d’eccezione, gli “stellati” della ristorazione iblea, da Ciccio Sultano, chef del ristorante “Il Duomo”, a Pinuccio La Rosa, titolare della “Locanda di Don Serafino”, a Paolo Failla, proprietario del ristorante “La gazza ladra” di Modica. A moderare i lavori è stato il vicepresidente del Consorzio Ibleo Turismo, Giuseppe Lizzio. Dopo il saluto della padrona di casa, la dottoressa Carlotta Schininà, sono intervenuti gli ospiti che hanno tutti risposto alla domanda d’apertura, ovvero quali sono stati i fattori determinanti che hanno portato all’eccellenza i tre ristoratori. Paolo Failla ha subito esposto la sua prospettiva focalizzando l'attenzione sul connubio tra tradizione e innovazione. Ciccio Sultano dal canto suo ha attribuito il proprio successo alle tante esperienze vissute all'estero, imparando dagli errori altrui, fattori determinanti per la sua fortuna. Pinuccio La Rosa è partito da un punto di vista differente: ove esiste una buona agricoltura esiste anche un'ottima ristorazione. Vantando la pluriennale esperienza di Lido Azzurro, senza cambi di gestione, ha svelato i segreti del suo successo: un pizzico di sana competizione, con il collega Sultano, precursore dell'eccellenza enogastronomica in provincia, e l'approccio alla ristorazione come una vera e propria accademia di vita. Tanto impegno, investimenti e regole precise sono gli ingredienti perfetti per arrivare sul podio più alto di ogni disciplina. Accomunati tutti dal riconoscimento più alto a livello internazionale della Stella Michelin, gli ospiti non possono essere altro che l'orgoglio del nostro territorio. Ma la domanda sorge spontanea: quanto ha influito la bellezza della provincia iblea sul successo degli stellati? Paolo Failla ha ringraziato “la terra tra cielo e mare”, pur ammettendo la marginalità del legame tra successo e territorio: un talento è tale ovunque esso operi. Più distanti i colleghi Sultano e La Rosa che hanno scelto la location iblea come contributo non indifferente per la loro fortuna. Materie prime, bellezze storiche patrimonio dell'Umanità mixate col talento innato, riescono ad affermare il trionfo di un progetto ambizioso. Presenti gli albergatori consorziati Citur, che hanno interagito attraverso interessanti domande con gli ospiti. La formula albergo/ristorante potrebbe essere vincente purché venga scardinata l'atavica concezione di ristorazione alberghiera mediocre al servizio più del personale che della clientela. Tantissimi gli argomenti sviscerati e non poche le polemiche. L'augurio è che possa concludersi in bellezza questa manifestazione che dà appuntamento a giorno 7 febbraio presso l'Antica Badia relais Hotel alle ore 16,30. Seminario conclusivo che punterà l'attenzione sull'offerta turistica alternativa in provincia. Relatore coordinatore Silvio Camilleri, consorziato Citur, ospiti Gianni Giummarra, Ragusa Trekking e Salvatore Licitra titolare di Casato Licitra Country Hotel.


Via Paestum verrà chiusa, la città divisa in due?

Via Paestum verrà chiusa, la città divisa in due?

passagio-livello-ragusa-300x224Ormai è certo. Entro febbraio la Via Paestum verrà chiusa all'altezza del passaggio a livello. Dunque per chi proviene dalla rotatoria di piazza Croce non sarà più possibile proseguire verso lo stadio. Insomma, dopo le tante pressioni messe in atto dalle ferrovie dello stato il Comune di Ragusa ha deciso di rispettare gli  accordi fatti a suo tempo quando si costruì il cavalcavia di via Zama. Come si ricorderà dopo alcuni incidenti verificatisi e tanti sfiorati si decise di intervenire su questa importante arteria cittadina che porta ai quartieri di espansione edilizia aggirando il passaggio a livello. In tempi relativamente  brevi si realizzo il cavalcavia che ha dato un impulso assolutamente positivo al miglioramento della circolazione stradale in città. Infatti da quella infrastruttura è poi partita la via La Pira   che è stata poi completata fino alla via Fieramosca snellendo il traffico in modo eccellente. Ora le FFSS vogliono chiudere il passaggio a livello che è fonte di rischi e di costi. Ma gli esercenti  commerciali che insistono sul tratto che va dalla croce al passaggio a livello sono particolarmente preoccupati per i loro affari. E' indubbio che con la chiusura della strada costringerà tanti clienti a cambiare itinerario e quindi a non servirsi ad esempio del panificio che da decenni si trova da quelle parti oppure della pasticceria etc etc.  E loro si stanno organizzando in movimento di protesta ma crediamo che ci sia ben poco da fare anche se siamo solidali con loro. L'ing. Scarpulla del Comune ha studiato una soluzione parziale per alleviare i disagi. E' infatti in allestimento il progetto per un cavalcavia pedonale. Quello stradale esiste già e quindi non  ha senso progettare nulla del genere. Poca cosa dicono i commercianti perchè il giro d'affari punta soprattutto sulle persone che percorrono la strada in auto. Ora, alla luce dio queste proteste, ritorna prepotentemente l'idea che aveva avuto allora un ingegnere esperto nel settore ferroviario. Il suo progetto prevedeva l''abbassamento della ferrovia per qualche metro in modo che la via Paestum sarebbe rimasta tale e quale e non si  sarebbe costruito il cavalcavia che vuoi o non vuoi è comunque brutto da vedersi. Il costo alla fine sarebbe stato lo stesso e forse  era davvero una soluzione migliore. Ora non c'è più niente da fare perchè come dicevamo le Ferrovie hanno posto l'out out: O lo chiude il Comune il passaggio a livello lo  chiudono loro.


Questione aeroporto: il PD confida in Crocetta

Questione aeroporto: il PD confida in Crocetta

crocetta a comisoIl Partito Democratico della provincia di Ragusa esprime forte disappunto per la decisione del ministero delle Infrastruttura di non inserire l'aeroporto di Comiso nel piano nazionale dello sviluppo aeroportuale.  Dichiara il segretario provinciale Salvo Zago: “Siamo mobilitati non solo a livello provinciale ma anche regionale, con il nostro segretario Giuseppe Lupo e il capogruppo all'Ars Baldo Gucciardi, e a livello nazionale con tutti i nostri rappresentanti istituzionali, affinché si ponga fine a questo ennesimo tentativo di affossare l'importante infrastruttura. Prendiamo atto con soddisfazione degli interventi perentori degli onorevoli Digiacomo e Dipasquale, tra i primi della deputazione iblea a prendere posizione sulla vicenda. Confidiamo nell'azione del presidente Crocetta alla conferenza Stato-Regioni affinché l'aeroporto di Comiso possa trovare la collocazione che merita nel piano di sviluppo emanato dal ministro Passera. Siamo altresì fiduciosi che la nostra azione potrà trovare un ulteriore slancio dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio se, il centrosinistra con il suo candidato premier Bersani riuscirà a prevalere sugli altri schieramenti. In tal caso potremmo contare su interlocutori certamente più affidabili del governo dei tecnici e ancora di più del governo di Berlusconi, del quale attendiamo ancora il brindisi con il suo ex ministro Altero Mattioli”.