Oggi seminario sull'aeroporto. Che ne sai di Ryanair ?
Oggi seminario sull'aeroporto. Che ne sai di Ryanair ?
Abbiamo ancora in archivio la notizia pubblicata ad ottobre dello scorso anno quindi appena 4 mesi fa, che parlava di Ryanair che festeggiando il raggiungimento di 30 milioni di passeggeri in dieci anni da e per Roma Ciampino, aveva presentato al governo italiano un nuovo piano turistico. In realtà sembrava più una proposta di accordo che un progetto. Si parlava di cinque nuove basi italiane e nuove rotte su Campania e Siciliacon 37 milioni di passeggeri all’anno entro il 2016 e oltre 37 mila posti di lavoro. Il tutto in cambio di tasse aeroportuali più miti, per poter mantenere ancora bassi i prezzi dei biglietti. Tra i nuovi avamposti Ryanair il futuro , pronto ma non aperto – aeroporto di Comiso. La Ryanair sta offrendo di accrescere il traffico e il turismo italiani fornendo 13 milioni di passeggeri in più all’anno disse Mr Cawley, vice amministratore delegato della compagnia. Andremo ad aiutare il turismo itakliano e siciliano con le cinque nuove basi a Comiso e Catania, insieme a Salerno, Olbia e Lamezia Terme. Ora arriva la notizia, che però deve essere confermata, che Ryanair preferisce Catania. E' chiaro che le compagnie private pensano agli affari e lo scalo etneo garantisce 6 milioni di passeggeri e quindi un potenziale altissimo di clienti ma chi aiuta i piccoli scali a crescere se anche gli alleati giocano contro? Oggi pomeriggio, giovedi 24 gennaio, alle 16,30 a Poggio del Sole si parlerà anche di questo nel convegno organizzato dal Citur il consorzio Ibleo per il Turismo.
Scuola in Sicilia: troppi l'abbandonano
Scuola in Sicilia: troppi l'abbandonano
Per la Sicilia è ancora un orizzonte lontano la convergenza verso il tasso medio nazionale di abbandoni precoci degli studi da parte dei giovani, pari al 18,2%, e soprattutto verso il traguardo europeo del 10% riproposto dalla Strategia Europa 2020. Anche se dagli ultimi dati emerge qualche segnale incoraggiante. La percentuale di ragazzi siciliani di 18-24 anni che possiedono la sola licenza media e che non sono inseriti in percorsi educativi diminuisce dal 26% del 2010 al 25% del 2011, confermando il trend decrescente degli ultimi anni. Contribuiscono al miglioramento dello scenario soprattutto le femmine, il cui tasso d’abbandono scende nello stesso periodo dal 22,6% al 21,3% (oltre un punto percentuale in meno). Tra i maschi la riduzione è meno accentuata e gli abbandoni precoci sono molto più frequenti: il 28,5% dei 18-24enni siciliani è fuori dai circuiti educativi pur avendo al massimo frequentato la scuola dell’obbligo, e tale quota ha subito una contrazione rispetto al 2010 di soli 0,8 punti percentuali. Nonostante i miglioramenti, il dato siciliano è particolarmente preoccupante, perché si inserisce in un contesto economico e occupazionale tra i più deboli del nostro Paese e si manifesta nell’ormai noto fenomeno dei Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano. Il dato sui Neet siciliani ha raggiunto livelli preoccupanti, attestandosi sul 35,7%. Con il protrarsi della crisi economica e l’aggravarsi delle condizioni occupazionali, tale valore sembra destinato ad aumentare, in assenza di interventi efficaci. Ma la dispersione scolastica non è l’unico problema che la scuola e la società sono chiamate ad affrontare. I fenomeni di bullismo tra le aule scolastiche non sono da sottovalutare. Circa il 25% degli studenti delle scuole superiori è stato coinvolto in scontri fisici, spesso avvenuti tra le mura scolastiche. Secondo uno studio del Censis, circa il 50% delle famiglie italiane segnala prepotenze di diverso tipo (verbale, fisico, psicologico) all’interno delle classi della scuola secondaria superiore frequentate dai propri figli. Ma è difficile avere una misura esatta delle dimensioni del fenomeno, che spesso non viene denunciato dalle vittime ed è di difficile identificazione da parte di insegnanti e genitori.
Territorio non c'è più. Ora sono Democratici e Riformisti.
Territorio non c'è più. Ora sono Democratici e Riformisti.
Sarà il Consiglio di presidenza dell'Ars a decidere il destino dei due gruppi parlamentari che oggi contano meno dei cinque deputati previsti dal regolamento: Grande Sud e l’ex Movimento Territorio. Dopo l’addio di Nello Dipasquale, quest’ultimo gruppo ha anche cambiato denominazione. A comunicarlo è stata la vicecapogruppo, Alice Anselmo, con una nota agli uffici competenti: il nuovo nome del gruppo parlamentare è “Democratici e Riformisti per la Sicilia”. Si conferma quindi implicitamente che la titolarità del nome Territorio è certamente riconducibile a Dipasquale. che come già detto ha convocato tutti gli iscritti per sabato prossimo. Per completezza d'informazione ci è arrivato un commento che specifica la sede dell'incontro che è in Viale Europa. Per quanto il gruppo ricordiamo che il regolamento dell'ARS prevede che ci siano almeno 5 deputati per formare un gruppo e a meno di una revoca, considerata precedentemente difficile da concedere, il gruppo anche con un altro nome non potrebbe esistere.
Università. Poche idee ma in compenso abbastanza confuse.
Università. Poche idee ma in compenso abbastanza confuse.
Forse c'è una manovra oscura sul futuro dell'Università. Questo dice in sintesi Paolo Pavia nell'intervista rilasciata a Teleiblea, mercoledi sera, quando fa riferimento alla convenzione, tanto attesa e discussa, che nei giorni scorsi è stata inviata in 3 stesure diverse all''Università di Catania. Paolo Pavia che parla come ex rappresentante degli studenti, è preoccupato soprattutto per un articolo della convenzione inserito dopo gli incontri in Prefettura che assolutamente non piace a Catania. Secondo Pavia questo renderebbe vano ogni sforzo tanto che la data per la firma della convenzione fissata per il 29 gennaio è gia stata spostata a dopo la riunione del consiglio direttivo dell'Ateneo catanese . Infine c'è il problema delle reali motivazioni del verificarsi di tali impedimenti. Secondo Pavia potrebbe esserci addirittura una regia occulta che vedrebbe alcuni enti poco propensi alla firma a causa delle difficoltà di bilancio creando così un danno enorme all'intera comunità iblea. Sull'argomento interviene anche Sonia Migliore con una lettera: Tira tira la corda si spezza. Spero che non si dica più che l’Università e le sue sorti siano argomenti che vengano strumentalizzati dato che, nonostante l’intervento puntuale e meritorio del prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, che ringraziamo vivamente, e nonostante si predichi a destra e a manca sul fatto che l’Università sia una priorità per il territorio, sul tavolo dell’Ateneo catanese arrivano due bozze e chissà forse ne arriveranno altre, emendamenti e non sappiamo cos’altro”. “Confusione – aggiunge – che scatena le giuste perplessità dell’Ateneo catanese (addirittura additato come debitorio) tanto da richiedere il parere del Consiglio di amministrazione, causa di un ulteriore ritardo della firma della convenzione, già stabilita per il 28 gennaio, al 2 febbraio, quando il 31 sarebbero scaduti i termini. Dunque occorre chiarire una volta per tutti cosa si vuole fare e quali sono gli accordi. Dice bene la Migliore quando parla dell'intervento del Prefetto. E' stato utilissimo ed ora occorre che lo sia ancora di più. Infatti il dott. Vardè prenda di petto la questione e una volta per tutti metta d'accordo i contendenti magari facendo anche venire ad un incontro l'ormai famosissimo dott. Maggio.
Più di un piatto di lenticchie.
Più di un piatto di lenticchie.
Missione romana per il commissario del comune di Ragusa che ha incontrato questa mattina tutti gli enti e le organizzazioni coinvolte nel progetto dell'elettrodotto Sicilia Malta. la Signora Rizza ha presentato al ministero competente la sua delibera, con tanto di parere da parte del Consiglio Comunale , che autorizza i lavori nel territorio di Ragusa e nel mare antistante. Il commissario che era anche accompagnato da alcuni dirigenti ha fatto presente che erano state inserite delle clausole da parte del consiglio relative ai controlli e alla compensazione in euro. Non ci sono state contestazioni e quindi sia da parte di Malta, presente l'ambasciatore a Roma sia da parte della ditta incaricata dei lavori si è manifestata una netta soddisfazione sull'andamento delle contrattazioni. L'elettrodotto quindi si farà e la grande incognita delle autorizzazioni del Comune di Ragusa è stata superata senza patemi d'animo. Ora i lavori potranno iniziare e siamo certi che questo avverrà tra breve visto come ci si è mossi velocemente su tutte le questioni ambientali. Resta il rammarico del'ex Sindaco Dipasquale e del suo gruppo politico che ha accusato il consiglio di essersi svenduto per il tradizionale piatto di lenticchie, anche se vale 600 mila euro. D'accordo per il concetto di valutazione dell'ambiente ma crediamo che non si poteva davvero fare diversamente. L'avremmo tirata alle lunghe ma alla fine avremmo ceduto e magari senza compensazione alcuna.
Territorio sono io.
Territorio sono io.
Rigettando le accuse rivoltegli dagli ex colleghi del gruppo parlamentare Territorio all'ARS , Nello Dipasquale rivendica, senza tema di smentite, la paternità del movimento che è nato a Ragusa alla fine del 2011. Come abbiamo scritto in un altro articolo della nostra rete, all'indomani della presentazione delle liste per le prossima elezioni politiche, si sono registrati alcuni potenti scossoni nella politica regionale che hanno avuto conseguenze inimmaginabili. Tra queste lo scioglimento del gruppo Territorio che da una parte vede, ora, il suo capogruppo rientrare nell'ambito crocettiano e dall'altra i suoi colleghi che lamentano tradimenti e sconfessano il loro creatore. Ma a questo punto bisogna fare una considerazione. Probabilmente l'ex sindaco di Ragusa era abituato a guidare, senza ostacoli, la sua macchina da guerra. A Palermo , invece, ha trovato personaggi un po più tosti e le sue strategie spesso non coincidono con le loro . Comunque crediamo che nessuno possa smentire che Territorio sia una sua creatura e per confermarlo, l'on Dipasquale ha indetto per sabato prossimo, alle ore 17,30, presso la sede del movimento che è a Ragusa in via Archimede, un'assemblea regionale generale alla quale parteciperanno tutti gli iscritti. Sarà l'occasione per affrontare la questione del gruppo parlamentare e spiegare, dice Dipasquale, le motivazioni che lo hanno spinto ad avvicinarsi ancora di più al presidente Crocetta. Da spiegare poi anche l'ipotesi che è stata fatta circolare in merito alla possibilità di nominare Dipasquale assessore regionale. Si tratterebbe, dicono i suoi ex colleghi Alice Anselmo,Marcello Greco, Salvatore Lo Giudice e Gianfranco Vullo che lo hanno ufficialmente sfiduciato del prezzo che Crocetta dovrà pagare per il figliol prodigo.
Ryanair a Catania: Dai nemici mi guardo io dagli amici....
Ryanair a Catania: Dai nemici mi guardo io dagli amici....
Cosa stanno tramando i due personaggi della fotografia. Incominciamo con il dire che i due sono rispettivamente l'ing. Ursino, amministratore unico della Soaco, a sinistra, e l'ing Mancini, amministratore unico della Sac di Catania a destra. L'immagine si riferisce alla visita di qualche giorno fa a Comiso di un rappresentante dell'Air One accompagnato dai vertici di Sac e Soaco. Ma mentre la signora Cavatorta della compagnia aerea nazionale andava in giro per l'aerostazione i due amministratori confabulavano tra loro. Probabilmente al centro della accesa discussione c'era la vicenda Ryanair. Infatti è di oggi la notizia che la compagnia low cost irlandese, che da tempo, è corteggiata da Comiso, ha stipulato un accordo per operare su Catania. Insomma probabilmente l'accordo, possibile, con Comiso è servito agli irlandesi per scardinare il blocco catanese e domani, a quanto si dice, Mancini, in conferenza stampa dirà che il quarto( o quinto) aeroporto d' Italia è costretto a subire le offerte della Ryanair. Dunque Mancini e Ursino, forse, stavano proprio parlando di questo futuro accordo che non andrà giù ai ragusani e ai vertici della Soaco. Domani pomeriggio, alle ore 16,30 è previsto un incontro, a Poggio del Sole, per parlare di aeroporto e sarà presente anche il presidente della Sac Taverniti che avrà le idee più chiare dopo la conferenza stampa di Mancini. Sarà interessante sapere quali condizioni verranno praticate per i servizi a terra alla Raynair e perchè per Comiso non era possibile ne dare incentivi ne praticare sconti. Insomma la teoria perversa che vuole che Catania sia il peggior avversario di Comiso, con quello che sta accadendo in questi giorni, sembra davvero la più accreditata.
I retroscena dell'accordo universitario. Stasera a Teleiblea Paolo Pavia
I retroscena dell'accordo universitario. Stasera a Teleiblea Paolo Pavia
Paolo Pavia, non ci sta! Contrariamente a quanto è stato sbandierato sulla stampa la storia della convenzione con Catania non è ancora conclusa ma addirittura sembra complicarsi. Nonostante quindi le dichiarazioni di giubilo da parte degli enti coinvolti si prospettano tempi durissimi. E questo perchè, dice Pavia, ci sono dei retroscena che gli studenti e i ragusani non sanno ma che porteranno alla chiusura definitiva della facoltà universitaria. La notizia in verità non ci stupisce perchè, da tempo, diciamo che la storia delle convenzione sembra una commedia comica nella quale gli attori si impegnano a fare progetti che non porteranno a niente. Pavia interverrà questa sera a Teleiblea, ospite del direttore Mario Papa per spiegare cosa sta davvero accadendo e nel corso dell'intervista parlerà anche della sua posizione politica all'interno dell'IDV.
Territorio: Fine di un "Gruppo" in Assemblea Regionale.
Territorio: Fine di un "Gruppo" in Assemblea Regionale.
La questione della composizione delle liste elettorali ha creato un vero ciclone che ha spazzato alleanze e strategie all'interno dell'Assemblea Siciliana. Oggi addirittura, quella che era considerata la "gioiosa" macchina da guerra di Nello Dipasquale, il gruppo parlamentare di Territorio, si è dissolto come neve al sole. Le motivazioni sono molteplici ma la più accreditata è quella che fa riferimento ad una serie di accordi sottobanco e personali che ognuno dei vari componenti del gruppo stesso stava mettendo a fuoco in vista delle elezioni. Dipasquale a questo punto si sarà sentito tradito in quelli che erano le sue intenzioni per il futuro e come si suol dire ha mandato tutti a...... quel paese. E cosi il gruppo "Territorio" non esiste più. Nello è tornato all'origine e cioè la lista del presidente Crocetta che da tempo lo "corteggiava".- "Ritengo che la frantumazione dei gruppi, finisca oggi per rallentare un lavoro di tessitura democratica di riforme che ha bisogno di tempi veloci". Così aveva detto Rosario Crocetta che puntava ad allargare la base certa su cui poggiare la sua azione di governo, dando più forza al gruppo che all'Ars porta il suo nome. Un desiderio che ha trovato espressione, dopo una fase di studio, nella scelta di Nello Dipasquale, deciso a confluire nella sua Lista dopo avere lasciato in tronco il movimento per il Territorio, di cui era tra l'altro capogruppo a Palazzo dei Normanni. E' bene però precisare che Territorio resta come movimento politico e continuerà a fare il suo lavoro nelle varie realtà locali. Il cambiamento non sposta gli equilibri già esistenti alla Regione, dato che Dipasquale gravitava già nell'ambito della maggioranza; un ritorno formale al via semmai quello dell'ex sindaco di Ragusa, eletto ad ottobre tra le fila crocettiane per poi formare, assieme ad altri quattro deputati, gruppo Territorio. Naturalmente non si può dire tutto e Dipasquale motiva ufficialmente la sua decisione con parole del politichese più scontato che richiamano "la valenza del progetto politico che il governatore sta portando avanti per il futuro della Sicilia", parla di "collaborazione attiva e concreta", e Crocetta ricambia "con immensa soddisfazione" alle dichiarazioni al miele del figliol prodigo . A fare da contraltare è Salvino Caputo di Fratelli d'Italia, dal suo posto tra i banchi dell'opposizione: "Questo sistematico 'cambio di casacca' – dice il vicepresidente della commissione Attività produttive - che ci riporta alla Prima Repubblica e ci fa temere la riapertura del famigerato 'mercato delle vacche', certamente non fa bene alla Politica con la P maiuscola e aumenta la sfiducia della gente nella classe politica". "Bisogna porre urgente rimedio a quest'anomalia varando una legge che impedisca la trasmigrazione da un partito all'altro", conclude Caputo.
Il Prefetto in visita alla GdF provinciale
Il Prefetto in visita alla GdF provinciale
I prefetto di Ragusa è stato questa mattina in visita ufficiale al comando provinciale della Guardia di Finanza in piazza Libertà a Ragusa. Il rappresentante dello Stato ha avuto modo di apprezzare la logistica e l'organizzazione delle Fiamme Gialle iblee che ormai da più di un anno occupano la sede prestigiosa, al centro della città, che nel passato ha ospitato la direzione dell'Intendenza di Finanza. Dopo aver visitato gli uffici il Prefetto si è soffermato con il colonnello Fallica e con gli ufficiali del comando provinciale per discutere alcune direttive che da tempo sono in vigore per quanto riguarda l'ordine pubblico e la prevenzione nel territorio. Al termine dell'incontro c'è stato un momento dedicato alla stampa che era stata invitata proprio per chiarire le motivazioni della visita. Il prefetto ha voluto sottolineare gli ottimi rapporti che vi sono fra l'organismo territoriale e le varie forze dell'ordine e la visita odierna è servita a completare un percorso di conoscenza iniziato all'indomani dell'insediamento del prefetto Vardè a Ragusa.