Ahiai Ahiai Ahiai Ahiai

Ahiai Ahiai Ahiai Ahiai

Prima battuta negativa sull'Iter che era stato trionfalmente annunciato qualche giorno fa! La riunione di domani a Roma è saltata ecco alcune considerazioni ufficiali :

Il sindaco Cassì “Convocato a Roma per l’approvazione della Ragusana, apprendo oggi del rinvio al Cipe di gennaio proprio del punto che tratterà l’approvazione della Ragusa-Catania. Non serve né esultare né deprimersi: il compito di un sindaco è quello di rappresentare al meglio gli interessi della sua comunità. Continuo infatti a sentire addosso il dovere di far presente a tutti i livelli che Ragusa aspetta da trent’anni un’opera semplicemente necessaria, non un lusso. Continuerò a farlo, ormai vogliamo vederla tutta”.

L'on Campo :Da una interlocuzione di stamattina con il vice ministro Cancelleri, ho ricevuto rassicurazioni sia sugli aspetti economici complessivi che sull’accordo di base con la Regione. Altresì, al ministero alle Infrastrutture, in questa fase decisiva, e molto delicata, ritengono opportuno utilizzare qualche altro giorno di tempo per analizzare ancor meglio la documentazione; tempo necessario affinché non si verifichino incongruenze e, magari, involontarie ripercussioni relative all’iter finale o che, in un secondo tempo, potrebbero creare problemi al percorso futuro. D’altra parte, proprio in questo frangente il ministero è anche impegnato con il “Mille proroghe” e la legge di bilancio, è necessario quindi un po' di attenzione e giorno in più”.

A voi le conclusioni 


L'analisi dei Pendolari sul sistema ferroviario siciliano

L'analisi dei Pendolari sul sistema ferroviario siciliano

Il comitato pendolari siciliani ha effettuato un monitoraggio treni sulle tratte di maggiore frequentazione dal 1 di ottobre al 30  novembre 2019. Ecco i risultati.

Un forte e moderno servizio ferroviario è indispensabile per costruire un sistema dei trasporti
efficiente nelle aree metropolitane. Tra l’altro c’è un’altra questione che dovrebbe far riflettere
in un periodo difficile per tante famiglie, come la possibilità di ridurre i costi di spostamento
utilizzando i mezzi collettivi, ​cosa che per tante persone può rappresentare una vera boccata di
ossigeno, oltre che un miglioramento significativo della qualità della vita.
Ed è significativo constatare quanto stia crescendo l’organizzazione della rappresentanza dei
pendolari, con comitati oggi diffusi in quasi tutte le Regioni italiane, che chiedono più treni,
puntuali, nuovi, puliti. Dare risposta a questa domanda è quanto mai strategico per un Paese
come l’Italia, e per questa nostra regione, la Sicilia.
La spiegazione delle difficoltà dello spostarsi in treno quotidianamente verso le principali città
siciliane è semplice, basta guardare i dati sugli investimenti per il servizio, l’acquisto di
materiale rotabile e le infrastrutture.
Qualcosa di più è stato fatto negli scorsi anni (2002-2004) cofinanziando l’acquisto dei nuovi
treni “Minuetto”, condizione fondamentale non solo per migliorare la qualità del viaggio per i
pendolari ma anche per aumentarne il numero in circolazione e migliorare la puntualità (i
ritardi dipendono anche dal sovraffollamento delle carrozze) ai quali si sono aggiunti, come
previsto dal Contratto di Servizio Ponte 2015-2016, a fine del 2016 i sei treni Jazz.
Il trasporto ferroviario siciliano in questi ultimi anni sta attraversando momenti veramente
difficili. Sono molti i territori che si sono visti azzerare quasi del tutto il trasporto ferroviario:
Siracusa, Ragusa, Modica, Gela, Caltanissetta, Caltagirone, Alcamo-Trapani Via Milo.
La marginalità degli investimenti per il trasporto ferroviario in Sicilia è evidente e gli
investimenti statali e regionali premiano la strada a danno della ferrovia​, ma sempre al centro-
nord. Il tema appena introdotto deve entrare nell’agenda delle politiche nazionali e regionali,
passando attraverso maggiori risorse per il servizio di trasporto pendolare e per le
infrastrutture dell’Isola.
Ebbene, i cittadini che ogni giorno si muovono in treno ​devono essere l’interlocutore
fondamentale delle strategie di potenziamento del servizio, ​attraverso il confronto, la
partecipazione e l’informazione dei pendolari, sia per alzare gli standard qualitativi che per
monitorare il servizio sulla rete (puntualità, grado di affollamento, igiene, climatizzazione,
informazione, ecc.). Le Regioni hanno, ovviamente, la possibilità di ampliare la quantità degli
investimenti, perché le “prestazioni” sono state definite nei cosiddetti Contratti di Servizio, che
tutte le regioni, Sicilia a parte hanno posto in essere a partire dal 2009

Con il Contratto di Servizio, da un lato l’impresa ferroviaria si impegna all’erogazione di un
quantitativo di treni*km e al rispetto di determinati indici di qualità (relativi a pulizia, comfort,
informazione e puntualità delle corse), dall’altro lato l’amministrazione regionale stabilisce un
corrispettivo economico per l’erogazione di tali servizi.
In ultimo, il Contratto di Servizio stabilisce le penali da applicare al gestore dei servizi in caso
di ​mancato rispetto degli indici di qualità definiti dal Contratto: le risorse generate
dall’applicazione di queste sanzioni sono spesso risultate consistenti, permettendo un
reinvestimento diretto nel servizio. Alcune Regioni hanno ​addirittura scelto di riutilizzare le
risorse generate dall’applicazione delle suddette penali per un rimborso, sotto forma di bonus,
da restituire agli abbonati.
Il monitoraggio condotto dal Comitato Pendolari Siciliani nei mesi di ottobre e novembre 2019,
nello specifico dall’1 di ottobre al 30 novembre 2019, è stato eseguito su un campione di
10694 treni distribuiti sulle tratte di maggiore frequentazione secondo i dati rilevati dal sito di
Trenitalia viaggiatreno.it e riportati di seguito nella tabella ‘A’.

I valori assoluti non riescono però a mettere in luce le problematiche e i disservizi riscontrati
sulle varie relazioni.
Con qualche semplice operazione matematica, possiamo ricavare che la percentuale di treni
puntuali, ovvero con ritardo sotto i 5 minuti, è mediamente limitata all’81,3% con punte che
superano lo standard fisiologico del 90% solo sulla tratta Palermo-Trapani, ed un minimo
assoluto del 38,5% sulla Ragusa-Caltanissetta. Segno che anche la Sicilia viaggia a due
velocità. Va evidenziato che il dato di puntualità sulla Trapani-Palermo è da attribuire al
servizio metropolitano sulla Punta Raisi-Palermo

In contrapposizione a quanto detto possiamo ricavare le percentuali di treni con ritardo oltre i
5 ed oltre i 10 minuti.
Mediamente il 18,7% dei treni monitorati è giunto a destinazione con oltre 5 minuti di ritardo,
e il 12,5% con oltre 10 minuti di ritardo.
Nel complesso si tratta di numeri molto discordanti tra loro in riferimento alla tratta ferroviaria
di riferimento: si va dal 6,2% di treni con ritardo superiore ai 10 minuti sulla relazione
Messina-S.Agata Militello al 52,5% rilevato sulla Ragusa-Caltanissetta, e dal 9,1% della
Palermo-Trapani al 61,5% riscontrato sulla Ragusa-Caltanissetta per i ritardi oltre i 5 minuti.

In contrapposizione, non possiamo fare a meno di riscontrare ancora una volta l’anomalo
numero di treni che puntualmente arriva in anticipo a destinazione, segno dei continui
allungamenti di percorrenza: nelle sole tratte Messina-Catania-Siracusa e Messina-Palermo

abbiamo rilevato 1.456 treni arrivati a destinazione prima dell’orario previsto su un totale di
3.166, precisamente 1.135 (il 45,8%) sulla prima relazione, e 321 (il 46,6%) sulla seconda
relazione.

Per chi avesse seguito le precedenti rilevazioni, le percentuali sono ancora una volta in
aumento rispetto a quelle riscontrate nel monitoraggio eseguito dal Comitato Pendolari Siciliani
nello stesso bimestre dello scorso anno (43% circa).
Per quanto riguarda le soppressioni, dal nostro monitoraggio sono stati conteggiati 371 treni
soppressi, di cui 164 soppressi parziali, per un totale di 35.036 Km*Treno cancellati.
Riteniamo che il risultato osservato mette in evidenza un fenomeno fuori controllo, ancora una
volta confermato nelle tratte più critiche come la Ragusa-Caltanissetta (5642 km*Treno
soppressi) e Siracusa-Ragusa-Gela (9492 Km*Treno soppressi), nonostante il (relativo) basso
numero di treni oggetto del monitoraggio.

Sul fronte dei ritardi, giustificati come conseguenza di problemi tecnici all’infrastruttura,
passaggi a livello non funzionanti, condizioni meteo avverse o ostruzioni varie lungo linea, nel
periodo ottobre-novembre 2019, abbiamo calcolato complessivamente 40.636 minuti di ritardo
sui 10.694 treni monitorati, la cui ripartizione per relazione ferroviaria è illustrata nel grafico
seguente.

L'obiettivo è sensibilizzare Regione, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli
investimenti.


Mentre si annunciano nuovi voli, ecco di "nuovo" Dibennardo . Il sindaco si giustifica

Mentre si annunciano nuovi voli, ecco di "nuovo" Dibennardo . Il sindaco si giustifica

La Blue Air annuncia  l’apertura del volo da Comiso a Torino e viceversa conseguenza del bando a suo tempo presentato dall'aeroporto di Comiso.  La cadenza  sarà bisettimanale, il martedi ed il sabato, con orari tutto sommato comodi, a partire dal 21 aprile fino ad ottobre 2020.  Intanto è  stata confermata la notizia che il dott. Dibennardo è tornato a ricoprire la carica di A.D. della Soaco, su indicazione della Sac maggiore azionista della società che gestisce l'ex Magliocco.  Ci sono state alcune polemiche su questa nomina visto che, senza offendere nessuno, la gestione Dibennardo ha lasciato l'aeroporto in braghe di tela, non certo per colpa sua, ma come si sa a pagare, in questi casi, è sempre l'allenatore e le minestre riscaldate non vanno bene. E' anche vero che in questa situazione coi voleva uno disposto " a reggere il moccolo" mentre si porta a termine a questione vendita  della Sac. Il sindaco Schembari però preferisce stare al gioco invece che studiare a tavolino qualche nuova prospettiva e in questo comunicato stampa fa una specie di "escusazio non petita" ....... eccetera.

  Nell'ultima assemblea SOACO del 14 dicembre, in prosecuzione rispetto a quella del 9 dicembre
in cui si è stabilito e votato di ricapitalizzare la stessa società, i soci di SOACO hanno recepito
l’indicazione del socio di maggioranza, SAC, a cui spetta la nomina dell’amministratore delegato
della società di gestione dell’aeroporto di Comiso ( SOACO) – chiarisce il primo cittadino di
Comiso - . Il socio SAC ha indicato come AD il dott. Rosario Dibennardo che, come sappiamo, è
stato già presidente dell’aeroporto comisano, quindi di SOACO, ed è un imprenditore locale legato
al territorio. Il Comune di Comiso che ha voluto e votato quella ricapitalizzazione nell’intento
specifico di tenere aperto lo scalo, anzi di rilanciarlo al traffico aereo, si è detto ottimista rispetto al
futuro dell’aeroscalo. Il dott. Rosario Dibennardo non potrà che ottemperare al meglio all’incarico
delicatissimo che gli viene dato, portando avanti le linee del piano di ristrutturazione e del piano di
risanamento votato dai due soci, SAC e Comune di Comiso e, secondo la sua stessa affermazione,
quel limite di 460.000 passeggeri che lui ha lasciato all’attivo quando ha lasciato l’incarico di
presidente SOACO per andare a ricoprire il ruolo di consigliere in SAC, sarà non un punto
d’arrivo, bensì un punto di partenza. Devo dire che l’annuncio della nuova tratta Comiso/Torino
AR a partire da aprile 2020, le prospettive per cui il Comune e i suoi uffici hanno lavorato
alacremente, cioè a dire quelle della continuità territoriale, come quelle del prossimo bando per
l’incremento dei flussi turistici e dei passeggeri e quindi delle nuove tratte aeree nell’aeroporto di
Comiso, ci lasciano ottimisti riguardo ad un rilancio entro breve tempo, fra pochi mesi, del nostro
aeroscalo. Questo è l’obbiettivo – conclude Maria Rita Schembari - che il Sindaco che deve dare
risposte al proprio territorio, alla propria città, alla propria comunità, ha sempre davanti”.


Ottantesimi. Maluccio ma primi in Sicilia

Ottantesimi. Maluccio ma primi in Sicilia

Non lo diciamo con soddisfazione anzi! Però Ragusa nella classifica annuale del sole 24ore è stata inserita  all'ottantesimo posto su 107 per qualità della vita. Un risultato che preso a se indica una posizione non buona, solo ottantesimi, ma nel panorama generale la città si colloca tra i primi posti del sud.  Magari non è motivo di particolare soddisfazione ma almeno!! Comunque bisognerebbe guardare attentamente i dettagli della classifica per poter poi fare un'analisi più precisa fermo restando però che si parla di provincia e non solo di capoluogo. Sono pero convinto che si sarebbe potuto fare meglio e che certi coefficienti bassi si sarebbero potuto cambiare con un minimo di sforzo. Però è anche vero che le classifiche come queste lasciano il tempo che trovano. Noi sappiamo benissimo quanto abbiamo fatto per la cultura, per gli investimenti economici eccetera eccetera. Insomma ognuno è responsabile del proprio destino!!!!


Aerolinee Siciliane: Comiso non perda questa occasione!!!

Aerolinee Siciliane: Comiso non perda questa occasione!!!

Da quanti anni se ne parla? Non voglio ricordare le tante esperienze belle o brutte che hanno vissuto i siciliani aspettando una loro compagnia aerea che li facesse uscire dall'"isolamento" . Pensate a Malta. Dopo la costituzione della compagnia di bandiera l'Isola è cambiata da così a così. E non mi dite che loro sono più bravi o più ricchi di noi perchè quando fondarono l'AirMalta erano davvero "piccolini" oltre che dal punto di vista geografico. E noi ? Per colpa della politica, delle invidie, e certo anche a causa di tanti errori, siamo ancora qui a piangere sulle angherie che ci fanno Ryanair e compagni. Ora c'è questa novità. Le Aerolinee Siciliane. Non mi interessa se è di Musumeci o di altri,  dico che il momento è quello buono e ci sono anche i presupposti logistici per approfittarne. Per capire di più sui progetti e il business plan vi rimando alla pagina facebook della compagnia che in poche ore ha fatto migliaia di follower. Le risorse economiche saranno assicurate  da un'azionariato  privato e la filosofia aziendale e la funzione sociale di Aerolinee Siciliane  servirà ad assicurare vantaggi al territorio, puntando alla creazione di una forte comunità territoriale. Insomma è il momento. Ma non voglio, vi dicevo, approfondire l'argomento perchè lascio ai lettori la possibilità di informarsi direttamente alla fonte. L'argomento da valutare però è un altro: Comiso e il  ruolo strategico che potrebbe avere in questa avventura. Mentre la Soaco saluta il ritorno, scontato, di Dibennardo che, a conti fatti, è l'unico che può reggere il moccolo alla SAC, ci sarebbe la possibilità di contribuire alla nascita della nuova compagnia assicurandole spazi vitali all'interno della ex base che da poco è tornata nella disponibilità del Comune. Senza nulla togliere alle imprese spaziali che possono sempre trovare ospitalità nei tanti edifici all'interno dell'area aeroportuale,  la nuova compagnia potrebbe avere a Comiso la propria base operativa con tutto quello che ne consegue. Non si faccia scappare il sindaco questa occasione. Un qualunque soggetto che metta in piedi attività aeree al'ex Magliocco, non lo chiamerò mai Pio LaTorre,  automaticamente farà crescere l'aspettativa di vita dell'aeroporto, incrementando entrate ed uscite, facendo crescere il lavoro e ogni tipo di introito. Pensate alla possibilità di creare, oltre al polo della manutenzione, il centro di formazione tecnico, il centro di addestramento al volo, il coordinamento operativo, gli uffici di compagnia, le foresterie per i tecnici di altre compagnie e per i piloti in addestramento, con importanti risparmi e opportunity. Inoltre pensando all’utilizzo delle tratte da Roma e Milano per Comiso, si puo ipotizzare  l’ingresso degli aeroplani in manutenzione la sera e in uscita la mattina, con conseguente azzeramento dei costi per i voli vuoti di riposizionamento e ottimizzazione delle risorse manutentive con altissima quality della manutenzione.  Che dire poi della possibilità di abbinare tali attività con la formazione( abbiamo l'aeronautico a Ragusa) e così via. Insomma se l'idea della compagnia siciliana effettivamente andrà avanti, il sindaco Schembari dovrebbe dare segnali positivi proprio per non permettere che altri scali si facciano avanti, rubandoci questa opportunità che da tempo viene prospettata alle autorità competenti comisane. Tutto questo deve essere considerato come grande opportunità ma c'è un rischio che deriva dalle notizie di vendita della SAC e quindi della Soaco. E' chiaro che chi  vuole acquistare Catania e Comiso non cerca  terzi incomodi e questo è un guaio.Il sindaco sa che con la delibera di 15 giorni fa si è decretata la cessione definitiva delle quote e ora ha davanti un'occasione irripetibile e potrebbe prendere 2 piccioni con una fava.!!!!!


In piazza a Pozzallo contro il Biogas modicano

In piazza a Pozzallo contro il Biogas modicano

Il 16 dicembre prossimo, la piazza di Pozzallo si riempirà dei suoi cittadini e dei suoi rappresentanti
istituzionali che chiederanno risposte e tutele e protesteranno contro le poco trasparenti procedure di
installazione dell’impianto industriale di biogas che sarà costruito al confine tra il comune di Pozzallo e
quello di Modica. Come Partito Democratico non possiamo che essere al fianco dei pozzallesi e unirci alla
loro pretesa di risposte istituzionali e personali. Da tempo si discute della installazione di un impianto di
biogas a ridosso del territorio di Pozzallo, ma in terreni situati nel Comune di Modica. L’estrema vicinanza
del sito indicato per la costruzione dell’impianto al centro abitato di Pozzallo ha posto degli interrogativi che
non hanno ricevuto risposta. Perché la popolazione di Pozzallo non è stata avvisata dell’iter in corso? Perché
solo ad approvazioni ottenute si è posto i cittadini davanti al fatto compiuto? Le preoccupazioni per la salute,
l’ambiente, l’economia di Pozzallo a seguito della costruzione di questo impianto invasivo non meritano
forse delle risposte? Prendiamo atto che anche il Sindaco, sollecitato dalle associazioni e dai comitati
promotori della protesta, si sia unito al coro delle preoccupazioni anche se il suo compito sarebbe stato
quello di farsi valere in ogni occasione istituzionale che ha avuto a disposizione. Tutto ciò, però, non
giustifica l’atteggiamento di Sindaco e Giunta di Modica che hanno agito come se autorizzare un impianto i
cui disagi ricadessero sul Comune di Pozzallo fosse cosa trascurabile e marginale. Il PD di Pozzallo ritiene
che sia necessario ed urgente che i propri cittadini ricevano risposte e rassicurazioni, anche attraverso un
confronto pubblico nelle sedi istituzionali con la proprietà ed i Comuni di Pozzallo e Modica, magari
attraverso un ulteriore Consiglio comunale aperto e congiunto tra le due Città da convocarsi nel Palazzo
municipale di Pozzallo. Le opportunità di innovazione ed investimento non sono mai cosa sbagliata: sono
spesso sbagliati, invece, i metodi e sempre è sbagliato il mancato rispetto tra amministrazioni pubbliche che
dovrebbero tutelare e sostenere le iniziative dei propri cittadini. Il PD di Pozzallo è quindi al fianco dei
Pozzallesi e si batterà perché si possano trovare le migliori soluzioni possibili per la loro tutela e la tutela
della propria Città. Il PD di Pozzallo si fa carico di interessare i propri parlamentari di riferimento per attuare
atti e fatti a sostegno dei cittadini pozzallesi.


La difesa d'ufficio del sindaco avv. Cassi

La difesa d'ufficio del sindaco avv. Cassi

Come è facile capire dalla nota del sindaco  i consiglieri d'opposizione Gurrieri e Mirabella hanno scritto un post su facebook criticando alcune azioni di promozione turistica. Il sindaco si fa trascinare dai suoi "consigliori"e risponde dando la stura a una serie di polemiche che, sulla tassa di soggiorno, sono endemiche cioè fanno parte della stessa tassa tanto è vero che in tutti gli anni precedenti abbiamo registrato la stessa azione congiunta delle opposizioni. Ora noi pubblichiamo la risposta piccata di Cassì ma siamo convinti che non è quello il problema.  Le cose dovrebbero essere trattate diversamente. per questo riportiamo nell'articolo la parte del Tg di Teleiblea dove si parla della Tassa di soggirno e non solo... Infatti la foto fa vedere lo stand del Sud Est a Paestum. Molto triste, e se è vero che Ragusa ha contribuito alla partecipazione a questa borsa del turismo con una cifra considerevole,  devo dire che ci aspettavamo di più.

Intanto ecco la difesa dell'avv. Cassì, sindaco di Ragusa.

Le dichiarazioni di Gurrieri e Mirabella sulla riunione dell’Osservatorio turistico di
venerdì sono una confusa e pasticciata ricostruzione di chi vuole speculare oppure
semplicemente non sa.
E non solo perché Gurrieri invia alla stampa una nota su una riunione a cui non era
nemmeno presente, ma perché pensare che i dati turistici del 2019 possano risentire
delle politiche di un’amministrazione insediata a metà del 2018 dimostra scarsa
lucidità d’analisi e desiderio di gettarla in polemica.
Desiderio che trova triste conferma nella critica all’investimento che questo Comune
ha sostenuto per partecipare alle maggiori Fiere internazionali turistiche del 2019,
concluse pochi mesi fa: davvero i due pensano che gli effetti della presenza nelle fiere
possano vedersi in contemporanea alle stesse fiere se non addirittura prima che si
svolgano? Gravemente pretestuoso parlare di “disastro”, da parte di chi incappa in
tale disastrosa gaffe!
È opportuno allora fare chiarezza su diversi ambiti onde evitare strumentalizzioni
come queste.
Il primo chiarimento riguarda le cifre: 1.100.000 € è la previsione sugli introiti per il
2019. L’effettivo introito si saprà ovviamente solo quando l’anno sarà concluso. La
previsione per il prossimo anno è stata prudenzialmente rivista al ribasso non per un
calo di presenze che, come certificato dallo stesso Osservatorio, sono invariate seppur
in un contesto di calo regionale e hanno anzi fatto registrare il picco allo Sportello di
informazioni turistiche, ma perché abbiamo riscontrato una consistente evasione.
Questa è figlia del mancato aggiornamento del registro delle strutture ricettive dal
2014, che ha generato fenomeni di attività “sommerse” ai quali stiamo rispondendo
con controlli incrociati mai effettuati in precedenza.
Il secondo chiarimento potrebbe sembrare scontato ma, visto ciò che scrivono i due
consiglieri, evidentemente ignoranti in materia o in mala fede, diventa necessario:

non sono “le associazioni di categoria ad alimentare i capitoli della tassa di
soggiorno” come dicono Mirabella e Gurrieri, e nemmeno le strutture alberghiere, ma
i turisti. Hotel e b&b si limitano ad esigere la tassa e a stornarla a chi ha diritto di
riceverla, cioè al Comune.
Un terzo chiarimento è necessario a smontare un’autentica falsità: “Le associazioni di
categoria hanno deciso di abbandonare il tavolo”, affermano i due. Chi era presente
sa che nessuno ha abbandonato il tavolo e che si è arrivati anzi all’elezione di
Carlotta Schininà di Federalberghi come Presidente dell’organismo.

Pe


Lasciate ogni speranza o voi che............ volete volare a poco prezzo

Lasciate ogni speranza o voi che............ volete volare a poco prezzo

La continuità territoriale non è la soluzione al caro voli. Lo dicono in molti. E noi per primi perchè sappiamo come funziona la cosa. Ci sono tanti ostacoli da superare ma c'è anche il problema della vera necessità. Nel senso che l'Europa permette gli aiuti nel settore trasporto aereo non per i problema dei costi ma piuttosto quando mancano i vettori che giudicano troppo onerosa una certa tratta. Vedi ad esempio il collegamento con Lampedusa o Pantelleria.Per noi siciliani è diverso tanto è vero che come abbiamo detto più volte la tratta Catania Roma è la più volata in Italia quindi i voli ci sono ed anche i passeggeri. Non serve la continuità. Questo dice l'on Pagano della Lega che ha presentato una protesta su questa storia della continuità che secondo lui è una presa per il.....naso.


Meglio abbondare: riconosciuti 2 distretti del cibo.

Meglio abbondare: riconosciuti 2 distretti del cibo.

Spesso al parola distretto viene usata in modo improprio.  Il termine tecnicamente fa riferimento a una Zona soggetta alla giurisdizione di un'autorità o di un organo amministrativo, corrispondente, a seconda dei tempi, a contado, circondario, mandamento. Puo anche essere  ente dell'organizzazione territoriale dell'esercito o anche, il luogo che ospita gli uffici del comando distrettuale. Ma da qualche tempo va di moda la parola per identificare una zona o territorio nei quali è localizzato un determinato fenomeno come ad esempio un Distretto floristico, nel quale ha diffusione locale una certa specie vegetale, mancante in territori contigui. Difficile quindi capire perchè possa esistere ora un  Distretto del Cibo come a dire che tutti i cibi sono uguali in un'area. Ma si sa noi amiamo arrivare in grande ritardo sulle idee degli altri e dopo un paio di decenni come è accaduto per altre simile imprese si è arrivati al riconoscimento. E' notizia di ora che il distretto del cibo  della Camcom del sud est Sicilia del quale fa parte il Comune di Ragusa figura tra gli otto Distretti individuati dall’Assessorato all’Agricoltura, tramite evidenza pubblica, che saranno inseriti nell’apposito Registro nazionale istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. “Questo riconoscimento – dichiarano il sindaco Peppe Cassì ed il vice sindaco con
delega allo sviluppo economico Giovanna Licitra – frutto di un lavoro di squadra portato avanti in questi mesi, ci consentirà di utilizzare i fondi nazionali e comunitari per valorizzare e promuovere il territorio migliorando soprattutto le produzioni agricole di qualità e la ricettività”.  Ma noi non ci facciamo mancare niente tanto è vero che di distretti del cibo ora ne abbiamo 2 perchè è stato riconosciuto anche quello promosso dal Doses.

Il Distretto del Cibo del Sud-Est Siciliano, – Distretto Orticolo Sud-Est Sicilia, e con sede
a Vittoria(RG), è stato riconosciuto dalla Regione Siciliana. È il tempo di valorizzare le eccellenze siciliane e
le oltre 250 imprese che hanno sposato il nostro progetto! Il piano di sviluppo include le principali aziende
delle province di Ragusa, Siracusa, Catania, Caltanissetta, Enna, Agrigento, nonché ingloba ben 12 filiere
espressioni di eccellenze del settore orticolo, agrumicolo, della frutta fresca, delle piante Officinali, Olivicolo
e oleario, vitivinicolo, delle carni, del lattiero caseario, ittico, biologico, cerealicola e mielicola.
Il fatturato complessivo è stimato per oltre 300.000.000 di euro, mentre il numero di addetti tocca le 3500
unità. Il soggetto capofila è il DOSES.
"Con il riconoscimento del Distretto del Cibo si aprono nuove prospettive di crescita e siamo orgogliosi -
commenta il responsabile di programma, Gianni Polizzi, nonché direttore del DOSES - non solo di
continuare a dare lustro al territorio del sud est siciliano, ma anche di portare risultati concreti al fine,
finalmente, di rispondere alle esigenze delle imprese agroalimentari e della fascia trasformata sud
orientale.  Alla fine i in totale, sono 8 i Distretti del cibo riconosciuti dall'Assessorato regionale dell’agricoltura e che verranno iscritti nel registro nazionale tenuto dal Ministero delle Politiche Agricole. Forse c'è un po di confusione. Per gli stranieri è già una piccola entità la Sicilia ora dobbiamo dividere ancora di più il cibo siciliano!!!!!!


Finalmente!!! Una compagnia aerea tutta dei siciliani.

Finalmente!!! Una compagnia aerea tutta dei siciliani.

Un sogno caro a tutti i siciliani  che solo ora potrebbe diventare realtà. Parliamo della costituzione di una  compagnia aerea regionale che era stata, da sempre,  ipotizzata, auspicata ed agognata . Ci aveva creduto anche Musumeci che si era sbilanciato e che ora alcuni imprenditori siciliani provano a concretizzare dopo aver elaborato un’idea progettuale. Per  capirne di più  si può andare sulla pagina Facebook Aerolinee Siciliane  dove è pubblicato piano industriale di quasi 40 pagine denominato “Se vola la Sicilia, la Sicilia vola”. Inizialmente è prevista una flotta composta da  Airbus A319/320/321 ed  Embraer 175/190 per coprire un network che avrà basi a Palermo e Catania da cui sono previste 4 rotazioni giornaliere su Roma, 2 su Milano Linate, 1 su Bologna, e nella seconda fase una per Torino e una per Venezia. Inoltre in programma anche rotazioni internazionali stagionali per favorire flussi turistici. Dalle basi di Trapani e Comiso invece rotazioni nazionali regolari per servire il mercato locale oltre ai collegamenti con le isole minori.  Inoltre su Comiso è stato ipotizzata anche la sede del polo di manutenzione della compagnia che entro i primi 18 mesi di operatività conta di raggiungere quota 600 dipendenti. A regime è previsto l’aumento dalle 2000 alle 5000 unità. Inoltre il progetto indica anche un utile previsto di 13,5 milioni all’anno, a fronte di un volume d’affari di oltre 173,5 milioni e costi per poco più di 160 milioni.  Per arrivare a tutto questo però occorre un azionariato territoriale diffuso che prevede la distribuzione degli utili non solo agli azionisti ma anche agli altri siciliani sotto forma di accessibilità dei prezzi nei limiti della sostenibilità del mercato. La compagnia assicurerà infatti posti riservati a studenti residenti fuori Sicilia a tariffe speciali; posti riservati a over 65 per ricongiungimenti con parenti diretti, residenti fuori Sicilia; posti riservati a pazienti in cura fuori Sicilia, con accompagnatore; posti riservati a famiglie in stato di povertà acclarata; posti gratuiti riservati a giovani studenti provenienti da famiglie bisognose per gite di istruzione e vacanze, attraverso accordi con le scuole. Sembra l'uovo di Colombo e c'è stata gente che nel passato aveva dato vita a tutto questo senza però poi trovare il giusto appoggio nelle istituzioni locali. Anzi!!! Eppure come dicevamo è semplice semplice. Gli aerei hanno base in Sicilia vanno e vengono portando gente da nord a sud e viceversa e considerando che le tratte catania Roma o Palermo Roma e viceversa sono le piu frequentate d'Italia. Vuol dire che basterebbe saper gestire le esigenze territoriali per  rispettare il business plain che non è per nulla ambizioso o non vicino alla realtà.  Chi vi scrive sa che il progetto è fattibile. In piccolo abbiamo dato vita ad un'esperienza simile e se non ci metteranno i bastoni tra le ruote per le solite invidie e magagne politiche, forse , forse potremo volare "siciliano"