Aggredito al comune il Consigliere Rivillito: “Nessuna conseguenza, ma è sintomo di disagio sociale”

Momenti di tensione giovedì pomeriggio a Palazzo dell’Aquila a Ragusa, mentre si svolgevano i lavori di Consiglio comunale. Durante uno degli interventi in aula consiliare, uno degli uscieri in servizio al primo piano del Municipio ha richiesto l’intervento degli agenti di polizia municipale, sempre presenti durante le attività consiliari, per tentare di calmare un cittadino che, nel frattempo, era andato in escandescenza aggredendo il Consigliere Luca Rivillito proprio nei corridoi del Comune.

“Nulla di grave, per fortuna – ci ha raccontato Rivillito – perché il cittadino è tornato subito alla calma e non ci sarà alcuna conseguenza. Ma ciò che mi preme sottolineare è che quanto accaduto è un sintomo di qualcosa di più grave. In questo caso specifico, infatti, si è trattato di un cittadino assistito dall’assessorato ai Servizi sociali (il consigliere Rivillito è consulente del sindaco in questa materia, ndr) e il suo gesto è nato dalla frustrazione di non poter vedere risolto nell’immediato il proprio problema che però è in fase di risoluzione anche se servirà un po’ di pazienza. Di questo, infatti, stavamo parlando prima che s’infuriasse. Come dicevo prima, quanto accaduto, a mio avviso, è sintomo di un malessere che si manifesta nei confronti di chi amministra quando il cittadino si rende conto di essere sotto pressione a causa delle proprie difficoltà economiche o per intoppi burocratici che la macchina amministrativa riesce a mitizzare in parte, fortunatamente solo in pochissimi casi. Ecco, il nostro compito è sempre quello di fare in modo che i cittadini possano trovare in noi, Consiglieri o membri dell’Amministrazione comunale, dei punti di riferimento cui potersi rivolgere soprattutto per avere chiarimenti o per fornire le proprie segnalazioni. Ma il rispetto deve essere reciproco sempre, in ogni luogo. Infatti – ha aggiunto Rivillito – non è la prima volta che accadono episodi simili, più frequenti alla sede del settore Servizi Sociali del Comune dove decine e decine di utenti, ogni giorno, si recano per discutere dei propri problemi. Un altro caso, l’ennesimo, c’è stato proprio ieri, il giorno dopo l’episodio al Municipio, coinvolgendo questa volta uno dei dipendenti dell’Ente che è stato minacciato. Per questo motivo ho già chiesto all’assessore Rabito e al sindaco Peppe Cassì di verificare la possibilità di istituire presso gli uffici del settore Servizi Sociali un presidio fisso con agenti di polizia municipale. Ovviamente non si vuole “militarizzare” le sedi del Comune, ci mancherebbe altro, ma sono convinto che la presenza costante delle forze dell’ordine in un luogo così delicato potrebbe essere un deterrente più che sufficiente perché non accada più nulla del genere”.
“Il sindaco – ha raccontato ancora Rivillito – mi ha già anticipato che terrà in considerazione questa possibile soluzione o che, comunque, si tenterà di trovare un modo per risolvere il problema. Come detto, sono convinto che questi episodi siano in realtà manifestazioni di condizioni eccezionali e gravi, e lo comprendo. Dal canto nostro, nel frattempo – ha concluso il Consigliere – continueremo a lavorare con il massimo impegno perché le condizioni di disagio nella città di Ragusa vengano costantemente mitigate dal nostro operato nell’augurio, anche se non è nostro compito esclusivo, che possano diventare sempre più sporadiche”.

di Leandro Papa15 Dic 2018 12:12
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