Timeo Danaos…

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C’è un gran clamore intorno al ” quasi regalo” che la compagnia maltese, che gestisce praticamente in esclusiva i collegamenti tra Pozzallo e la vicina isola dei Cavalieri sta facendo alla Sicilia. Nessuno fa nulla per nulla e il proverbio  sembra calzare a perfezione nel caso di cui stiamo parlando. Prima di tutto bisogna dire che i Maltesi sono maestri  in navigazione, costruzione e gestione di porti ( nella foto il nuovo Waterfront per le navi da crociera)  quindi non poteva esserci altra soluzione per fare investimenti su una struttura come quella del porto di Pozzallo che dal punto di vista della gestione non è ne carne e ne pesce. Non ha infatti una autorità portuale  ne è aggregato ad altre autorità e così nessuno, parliamo del Pubblico,  si sogna di spenderci soldi   neanche per la sicurezza. Quelli della Virtu, compagnia di navigazione,  invece, nel giro di una trentina d’anni, viaggiando dalla Sicilia a Malta, hanno consolidato il loro impero entrando prepotentemente nel settore alberghiero (hanno comprato il Westin Dragonara, l’hotel più bello di Malta),  inaugurando nuove rotte nel Mediterraneo e costruendo sempre nuove imbarcazioni più belle e più grandi di prima. per fortuna, e questa è l’unica buona notizia, le merci che vengono trasbordate quotidianamente sui catamarani sono per la maggior parte della nostra provincia e quindi almeno c’è il guadagno dei produttori iblei. L’opera presentata oggi a Pozzallo, così tanto decantata da Ammatuna e dall’on Ragusa, è molto importante per i maltesi che da tempo denunciano una evidente difficoltà d’imbarco dei mezzi pesanti sui loro Catamarani  e, alla stregua di quello che hanno realizzato a Valletta, andranno a realizzare una struttura per  facilitare il carico e scarico dei Tir e delle vetture. Una cosa necessaria non c’è dubbio perchè Pozzallo, fino ad ora, per efficienza rappresenta  poco più di una semplice lunga  banchina di cemento. Solo quella cosa dovevamo farla noi, la Sicilia, e metterla a disposizione dei vettori, a pagamento . Purtroppo non siamo in grado di agire con la stessa tempestività. Basti pensare che qualcosa di simile, anche se con un altra finalità, parliamo dell’autoporto di Vittoria, è nelle carte da 20 anni e non va avanti. Dunque si sta verificando, ma a ruoli invertiti,  quello che il sottoscritto aveva ipotizzato tanti, tanti anni fa quando si pensò ad una specie di annessione di Malta alla nostra provincia. Era un tentativo di conquistare quel piccolo mercato ma che aveva bisogno, per tutto, della Sicilia e di Ragusa.. Quando, però, nessuno dei nostri politici mostrò di crederci  tutti quei progetti, come Casa Sicilia, furono cancellati  lasciando  più spazio a imprenditori locali che hanno saputo ben sfruttare ogni centimetro dell’Isola.. Insomma ora siamo diventati noi “terra di conquista” per i  Maltesi. Non parliamo dei privati che investono e comprano case e terreni in questa parte della Sicilia ma ci pensate che con l’operazione di oggi avranno in mano i due porti della provincia? Non è un grido di allarme ma solo la constatazione della nostra impotenza imprenditoriale.  Mentre un paese, più piccolo della  nostra provincia, è un grande  stato che viaggia con un pil in crescita del 6/7 % annuo noi non riusciamo neanche a gestire i nostri porti!!!

Per le 2 parole del titolo si tratta di una parte della famosa frase dell’ Eneide: Timeo Danaos et dona ferentes. Il significato cercatelo da voi..

di Direttore13 Nov 2021 00:11
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