Dpcm: cosa rischia chi elude le regole?
Oltre a divieti e raccomandazioni, il Dpcm diramato dal Premier Giuseppe Conte comporta anche una serie di sanzioni per i trasgressori, sanzioni che la Guardia di Finanza ha riassunto in un prontuario. Queste partono da 280 euro per la prima violazione, sia per le persone fisiche che per i negozianti. La multa minima arriva a 560 euro nei casi di recidiva.
Sanzioni persone fisiche
le violazioni che possono essere commesse dalle persone fisiche:
- divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico,
- obbligo di avere sempre dietro la mascherina, e di indossarla sempre a meno che non ci si trovi in luoghi isolati,
- rispetto distanziamento sociale di un metro, anche all’aperto,
- distanziamento sociale di due metri per chi fa sport,
- divieto di consumare bevande davanti o nelle vicinanze dell’esercizio commerciale,
- obbligo di stare a casa con febbre sopra i 37,5 gradi,
- divieto di eventi e competizioni di base non agonistici, riguardanti gli sport di contatto individuali e di squadra,
- distanziamento sociale obbligatoria durante lo sport in palestre, piscine e centri sportivi, pubblici e privati,
- divieto di svolgere manifestazioni pubbliche non in forma statica,
- divieto di svolgere feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, sagre e fiere di comunità. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose,
- sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti.
- divieto di svolgere convegni e congressi,
- chiese e luoghi di culto: rispetto protocolli allegati al decreto.
Sanzioni attività commerciali
Le violazioni sanzionabili per gli esercizi commerciali riguardano:
- Bar e ristoranti: la disposizione riguarda anche gelaterie, pasticcerie, pub, locali: stop all’attività dalle 24 alle 5 della mattina. Non più di sei persone per ogni tavolo. In piedi (per esempio, al bancone), consumazione consentita solo fino alle 18 (poi, si può consumare solo al tavolo, fino alle 24). Consegna a domicilio senza limiti. Asporto fino alle 24.
- Negozi: devono assicurare la distanza di almeno un metro, ingressi dilazionati, impedire di sostare all’interno dei locali per un tempo superiore al necessario per fare gli acquisti, e in generale rispettare tutte le disposizioni previste dalle linee guida anti-contagio allegate al Dpcm del 18 ottobre.
- Sale giochi, scommesse e bingo: solo fra le 8.00 e le 21.00.
- Chiusura attività sale da ballo, discoteche, locali assimilati, all’aperto e al chiuso: si possono fare feste private per cerimonie civili o religiose, con un massimo di 30 persone, nel rispetto dei protocolli.
Si tratta di regole nazionali previste dal Dpcm ma va tenuto conto anche delle ordinanze regionali, che prevedono ulteriori restrizioni, anche per i commercianti (ad esempio, in Lombardia chiusura bar e ristoranti alle 23 e non alle 24, causa coprifuoco, e chiusura centri commerciali il sabato e la domenica).
Territorio
Sanzioni anche per le violazioni relative all’ingresso nel territorio nazionale: riguardano il mancato rispetto dei divieti di spostamento fra paesi, o delle regole di prevenzione da attuare (comunicazioni all’autorità, quarantena).
Disposizioni chiare e nette che di certo hanno un effetto evidente su determinati soggetti e attività. La situazione che il nostro paese sta attraversando è estremamente delicata e da questa condizione si esce tutti insieme, con unità di intenti e remando nella stessa direzione. L’auspicio è che ognuno faccia la sua parte per rendere queste disposizioni quanto più tollerabili, e per fare in modo di tornare al più presto a quella che, una volta, eravamo abituati a chiamare normalità.