Morando: “Sulle barriere architettoniche non è stato fatto abbastanza”
BARRIERE ARCHITETTONICHE, MORANDO: “A RAGUSA NON E’ STATO FATTO ABBASTANZA. SOLO INTERVENTI SPORADICI E SALTUARI QUANDO, INVECE, SAREBBE SERVITO UN PIANO PIU’ COMPLESSIVO”
“Nonostante le iniziative di sensibilizzazione originate da più parti e che dimostrano come in città ci sia grande interesse sul tema, ritengo che nel corso di questi anni ci sia stata scarsa attenzione, sulla delicata questione delle barriere architettoniche, da parte dell’Amministrazione comunale. Motivo per cui la prossima Giunta municipale sarà chiamata ad impegnarsi parecchio di più su questo argomento”. E’ la riflessione che arriva dal consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, a proposito del fatto che a Ragusa i riflettori, a parte qualche sporadico intervento, risultano essere puntati poco o per nulla sulla scottante problematica. “Sì, è vero – continua Morando – ogni tanto leggiamo di qualche azione predisposta dal Comune, soprattutto dopo le sollecitazioni delle associazioni che si occupano dei portatori di handicap, ma in realtà la tematica stenta ad essere affrontata in maniera complessiva. Ci sarebbe bisogno di un piano, per così dire, particolareggiato, di una visione più generale della complessa vicenda a cui dovrebbero corrispondere provvedimenti non saltuari ma programmati e frutto di un serrato confronto con le associazioni di settore. In realtà, ancora oggi, per i portatori di handicap l’abbattimento delle barriere architettoniche è un traguardo che sembra lontano anni luce. Riteniamo sia una questione soprattutto culturale ma un’Amministrazione comunale dovrebbe porsi il problema già a monte e cercare di intervenire nella maniera più adeguata possibile. Auspico che, con la dovuta attenzione, la suddetta problematica possa essere presa di petto dalla prossima Giunta, visto che quella attuale ha fatto quello che ha potuto, con risultati invero poco soddisfacenti Occorrerà, invece, stilare una mappa generale di tutta la progettualità da porre in essere”.