Contrasto allo sfruttamento nei campi. Prosegue il tavolo permanente convocato dalla Prefettura
Prosegue a Ragusa il tavolo permanente di coordinamento per l’area iblea sulle iniziative di contrasto allo sfruttamento lavorativo della manodopera straniera nel comparto agricolo, anche in attuazione del Protocollo interministeriale dell’ Interno, delle Politiche agricole e forestali e del Lavoro del 27 maggio 2016,contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Nella mattinata odierna, il Prefetto Maria Carmela Librizzi, in sede di Conferenza permanente provinciale, ha riunito i rappresentanti delle Amministrazioni locali, i Responsabili provinciali delle Forze di Polizia, dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro e del Servizio Centro per l’Impiego, dell’INPS e dell’INAIL, delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e UGL, delle associazioni di categoria Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop, della Caritas Diocesana e della Croce Rossa Italiana, per sensibilizzare gli attori istituzionali, il mondo del lavoro e del privato sociale sull’importanza fondamentale della lotta al caporalato ed allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, che – in attuazione all’anzidetto protocollo interministeriale del 27 maggio scorso – richiede una strategia complessiva ed un impegno sinergico che coinvolga in questa provincia le istituzioni interessate, in modo da eliminare le condizioni che favoriscono il consolidamento di situazioni di illegalità.
Grazie al suddetto Protocollo interministeriale – che individua la provincia di Ragusa una delle sette realtà territoriali maggiormente interessate – è stato possibile consolidare una “rete”, costituita da tutti i soggetti coinvolti per la messa in campo di una serie di iniziative che realizzeranno progetti concreti contro il fenomeno del caporalato e il miglioramento delle condizioni di accoglienza dei lavoratori.
Centrale è stata la regia della Prefettura di Ragusa che in questo ambito svolge un’azione di coordinamento delle attività da mettere in campo, mediante l’attivazione di tavoli permanenti finalizzati ad individuare i progetti da realizzare in base alle esigenze delle singole realtà territoriali.
Tra gli obiettivi principali è stato evidenziato quello di rafforzare gli interventi a tutela dei lavoratori stranieri stagionali, reprimendo i fenomeni di illegalità nell’intermediazione nella manodopera.
Il Prefetto Librizzi ha tenuto a sottolineare che prosegue l’impegno unitario della Prefettura con tutte le Amministrazioni d’ordine operanti nella provincia iblea per contrastare con efficacia un fenomeno come lo sfruttamento lavorativo con le connesse devianze, intensificando i servizi di vigilanza e controllo e favorire la inclusione sociale della manodopera straniera occupata nel settore agricolo, avvalendosi di strumenti concreti e coordinati per agire sul territorio, in particolare in quelle realtà ove si sono evidenziate situazioni di degrado.
Nel corso dell’incontro sono state individuate e pianificate le principali azioni per l’area iblea che di seguito si rassegnano:
creazione di un’aggiornata e condivisa analisi di contesto territoriale, per la definizione delle priorità:
massimo raccordo nei controlli tra gli enti deputati ai servizi ispettivi del lavoro e le forze dell’ordine,
formulazione di proposte concrete per i profili concernenti il trasporto dei lavoratori nel tragitto casa/lavoro, con il concorso delle associazioni datoriali e sindacali,
approfondimento degli interventi necessari per le situazioni alloggiative, in modo da garantire la salubrità e la idoneità a tutelare la salute dei lavoratori medesimi;
individuazione di un bene immobile confiscato alla criminalità organizzata per creare centri di servizio e di assistenza socio-sanitari organizzati dalle competenti istituzioni anche in collaborazione con le organizzazioni di terzo settore e con le parti sociali;
sperimentazione di sportelli di informazione per l’incontro domanda e offerta di servizi abitativi, anche valorizzando le esperienze promosse dalle parti sociali
potenziamento delle attività di tutela ed informazione ai lavoratori;
istituzione di presidi medico-sanitari mobili per assicurare interventi di prevenzione e di primo soccorso,
attivazione di servizi di orientamento al lavoro mediante i Centri per l’impiego ed i servizi attivati dalle parti sociali, in prossimità del luogo di stazionamento dei migranti, per consentire un facile accesso ai servizi forniti dallo stesso ente.
Il confronto odierno ha consentito di fornire elementi informativi sulla Legge 18 ottobre 2016 n. 199 che introduce maggiori garanzie per la tutela dei lavoratori del settore agricolo, con innovazioni concrete di rilevanza penale che alzano il livello della repressione e rafforzano le misure in favore delle imprese agricole, preannunciando nella circostanza lo svolgimento di un seminario formativo aperto alle forze di polizia impegnate in funzione delle specificità d’istituto che le caratterizza, ai servizi ispettivi in materia di lavoro ed alle organizzazioni della società civile, delle organizzazioni sindacali e di quelle di rappresentanza delle imprese.