Sull’idrico i cittadini devono solo pagare… e niente documenti pubblici ai consiglieri…

La man­can­za di de­mo­cra­zia nei com­por­ta­men­ti del par­ti­to dei 5 stel­le è stata san­ci­ta dal Tri­bu­na­le di Na­po­li. L’as­so­lu­ta man­can­za di spi­ri­to de­mo­cra­ti­co, di ris­pet­to is­ti­tu­zio­na­le, di ri­co­nos­ci­men­to del ruolo del Con­siglio Co­mu­na­le, di coe­ren­za con gli im­pe­g­ni as­sun­ti, anche in forma sc­rit­ta, erano as­pet­ti che ave­v­a­mo già sper­imen­ta­to noi dai com­por­ta­men­ti Gril­li­ni ma ogni even­to ‘nuovo’ o ‘ul­ti­mo’ in ques­ta di­re­zio­ne con­ti­nua ad in­dig­nar­ci !
L’in­ter­ro­ga­zio­ne con ca­r­at­te­re di ‘ur­gen­za’ da noi pre­sen­ta­ta il 7 giug­no 2016 sui dis­ser­vi­zi per il pa­ga­men­to del ser­vi­zio idri­co con la nos­tra ri­chies­ta di pro­ro­ga del pa­ga­men­to senza in­ter­es­si e mora e l’in­tro­du­zio­ne del pa­ga­men­to a saldo è stata dis­cus­sa solo il 28 lu­glio 2016 con i ter­mi­ni della pro­ro­ga che ave­v­a­mo chies­to ormai su­pe­ra­ti.
Dopo quasi due mesi la ris­pos­ta che ci for­nis­ce l’as­ses­so­re Ste­fa­no Mar­to­ra­na ha avuto esor­dio ed epi­lo­go da la­s­cia­re in­ter­det­ti.
Ques­to è l’esor­dio : ”La ris­pos­ta ar­ri­va entro i ter­mi­ni del re­go­la­men­to dei 30 gg’…”.
Ab­bia­mo pen­sa­to forse il ca­len­da­rio della gente co­mu­ne è di­ver­so da quel­lo degli as­ses­so­ri op­pu­re la pro­ver­bia­le ten­den­za dell’as­ses­so­re alla pro­pa­gan­da gli fa, oramai, igno­ra­re del tutto la realtà ma ri­ma­nia­mo at­ten­ti alla ris­pos­ta e ci at­ten­dia­mo che l’as­ses­so­re ci dica anche per­ché, nella pre­ce­den­te se­duta di con­siglio co­mu­na­le del 14 lu­glio 2016 con all’or­di­ne del gior­no la nos­tra st­es­sa in­ter­ro­ga­zio­ne egli, da re­la­to­re, sia stato as­sen­te e non abbia ri­te­nu­to di com­pie­re un atto do­vu­to : for­ni­re agli in­ter­ro­gan­ti e alla pre­si­den­za del con­siglio gius­ti­fi­ca­zio­ne della sua as­sen­za. Nes­sun ac­cen­no e nes­su­na scusa da parte dell’as­ses­so­re che in­cu­ran­te delle sue man­che­vo­le­z­ze for­nis­ce una ris­pos­ta leg­gen­do, pa­r­zial­men­te, un do­cu­men­to uf­fi­cia­le degli uf­fi­ci com­pe­ten­ti.
Ar­ri­va l’epi­lo­go :
dopo il nos­tro in­ter­ven­to a chius­u­ra nel quale chie­dia­mo che ci venga for­ni­to il do­cu­men­to che è atto pu­bbli­co, l’As­ses­so­re ci ris­pon­de in un in­ter­ven­to a lui non as­seg­na­to, che ‘non ci da do­cu­men­to per­ché l’in­ter­ro­ga­zio­ne era orale.’ Certo era orale ma in pre­sen­za di un atto sc­rit­to che lo st­es­so legge, in forma pa­r­zia­le, la ri­chies­ta dell’ATTO PU­BBLI­CO, sot­to­li­nea­mo ‘pu­bbli­co’ ad un con­siglie­re co­mu­na­le è un atto as­so­lu­ta­men­te do­vu­to e una pre­si­den­za del con­siglio co­mu­na­le non di parte e degna di tale nome non prrmet­te­reb­be in aula tali abusi agli as­ses­so­ri.
Ques­ti com­por­ta­men­ti fanno il paio con il di­nie­go di altre in­for­ma­zio­ni ri­chies­te in com­mis­sio­ne ris­pet­to ad un bi­lan­cio pre­ven­ti­vo ‘molto com­ples­so’ in corso di va­lu­ta­zio­ne dove alla ri­chies­ta di avere le in­for­ma­zio­ni ana­liti­che ci è stato ris­posto che le in­for­ma­zio­ni ‘sono ad uso della giun­ta’ e non del Con­siglio.
E’ un fatto in­au­di­to che un am­mi­nis­tra­to­re dica a chi svol­ge un ruolo di ‘vi­gi­lan­za e con­trol­lo’ che vi sono atti e do­cu­men­ti (pu­bbli­ci) che chi con­trol­la e vi­gi­la non può avere !!!
Altro che de­mo­cra­zia di­ret­ta, altro che ‘par­te­ci­pa­zio­ne dei cit­ta­di­ni’, altro che ‘Rous­seau’, quel­li sono gli slo­gan prima di an­da­re al po­te­re. Lad­do­ve go­ver­na­no i Gril­li­ni il po­te­re li ha del tutto ubria­ca­ti con il ri­sul­ta­to che ognuno si sente il ‘do­mi­nus ci­vi­ta­tis’, una sorta di pa­dro­ne as­so­lu­to e si as­sis­te ad una bar­ba­rie che non trova ris­con­tro nem­me­no ai tempi più bui e peri­co­lo­si dei cir­cui­ti di oc­cu­pa­zio­ne di po­te­re.

di Redazione01 Ago 2016 11:08
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