Le “oscure” vicende della San Vincenzo Ferreri, rese ancor più oscure dalla strampalata lettura del Lab. 2.0
Non contenti del primo scivolone i componenti del Laboratorio politico culturale 2.0 ne fanno un altro, addirittura rincarando la dose. Nel senso: convinti e fieri dei nostri errori, noi andiamo sempre avanti contro tutti e tutto. Infatti se quelli del Laboratorio avevano ragione a prendersela con l’assessore Stefano Martorana, sbagliano sonoramente le motivazioni per cui lo attaccano.
Ci riferiamo alla vergognosa vicenda della San Vincenzo Ferreri e di quel festino spacciato per evento culturale e di promozione turistica. Nulla da dire, ovviamente, sull’indignazione generale, tutt’altro discorso, invece, va fatto sulle accuse che il presidente del Lab. 2.0, Claudio Castilletti, in accordo con i maggiorenti dell’associazione, che fa capo a Sonia Migliore, rivolge all’assessore Stefano Martorana e all’Amministrazione tutta.
Martorana è colpevole non perché è uno degli organizzatori dell’evento, ma lo è perché non ha chiesto immediatamente le dimissioni di Pinuccio La Rosa da presidente dell’Osservatorio della tassa di soggiorno. Piuttosto che alzare le barricate contro il signor La Rosa, piuttosto che prenderne le distanze e denunciarne pubblicamente la condotta, ha deciso di stare in silenzio. E’ questa la sua colpa.
L’assessore al Bilancio dice una cosa molto semplice, che, però, sfugge all’intero direttivo del Laboratorio, che si prende pure un giorno di tempo per meditare la controreplica e bollare come “inefficace nella sostanza” la risposta di Martorana.
Martorana in sintesi dice: perché mi attaccate? Io sono l’assessore al Bilancio, al massimo ho la delega al turismo e la vicenda in questione, però, riguarda l’Assessorato alla Cultura, quindi perché ve la prendete con me? Ma niente, fra cultura e turismo, c’è ancora qualcuno che fa confusione, infatti se la prendono pure con Ornella Tuzzolino, che è la consulente turistica per il Comune e non quella culturale. Sicuramente lo spot televisivo, dei primi anni ’90, che coniò lo slogan “In Sicilia Turismo è Cultura”, miete ancora vittime.
Inoltre, l’assessore Stefano Martorana pone l’accento su un argomento estremamente delicato: mi accusate sulla base di un sentito dire offendendo la mia onorabilità. In effetti è lo stesso Castilletti che scrive: “il silenzio complice dell’assessore al Bilancio, Stefano Martorana, che se è vero, come si dice, ha sostenuto la pratica”, per intenderci la pratica è la richiesta di utilizzo dell’auditorium per un evento culturale, adesso è vero, come disse Andreotti, che “a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”, ma tutto un altro paio di maniche è l’accusa senza avere uno straccio di prova, questa si chiama diffamazione ossia è un reato penale, veniale, ma penale.
Ma tant’è, la voglia di cavalcare l’onda mediatica e di chiedere un giorno sì e l’altro pure, le dimissioni del sindaco, degli assessori, dei consiglieri comunali e di tutti coloro, che in un modo o nell’altro, sono in rapporto con l’Amministrazione Piccitto è più forte di qualsiasi verità. Ci stupiamo in fine che Sonia Migliore, che fu assessore alla Cultura, possa permettere, ai suoi epigoni, di commettere tali errori. Infatti, i compiti di un assessore, per esempio quello alla Cultura, la sua attività, insomma il suo lavoro, non è quello di controllare una per una le richieste che giungono in Assessorato, questo è uno dei compiti degli uffici, a tal proposito è lo stesso dirigente Santi Di Stefano a smontare l’intera impalcatura accusatoria e definire quella richiesta come mendace, cioè falsa. A questo punto, il dirigente Di Stefano ed i suoi sottoposti come avrebbero potuto sapere che la richiesta di utilizzare l’auditorium per un evento culturale, in realtà sarebbe servita a festeggiare il compleanno di Pinuccio La Rosa nonché presidente dell’Osservatorio per la tassa di soggiorno? Ad oggi ossia finché non si accerteranno complicità e connivenze ulteriori, l’unico colpevole è questo signor La Rosa, che ha abusato della sua posizione e che ha dichiarato il falso. Cosa c’entrano Martorana, la Tuzzolino o il sindaco in questa vicenda, ci rimane oscuro.