Moria di pesci. L’on. Ferreri (M5S) si accorge solo adesso dello stato dell’Irminio, ma sono anni che…
“Una moria di pesci che ha coinvolto centinaia di esemplari è stata rinvenuta nei giorni scorsi nel fiume Irminio, nel tratto subito a valle della diga di S. Rosalia, all’interno di una grande riserva naturale e in pieno sito di importanza comunitaria. La causa scatenante è ancora tutta da accertare, ma l’ipotesi più plausibile pare sia lo sversamento di acque di fondo dell’invaso artificiale della diga o dal potabilizzatore che si trova nella zona”.
Bene, l’onorevole pentastellata si è accorta di un problema che affligge il nostro fiume, peccato, però, che non è una novità. Sono anni, infatti, che certi sversamenti avvelenano l’Irminio, a valle come a monte.
L’onorevole dovrebbe farsi accompagnare presso la foce Misericordia e Oro, che danno vita all’Irminio e lì potrebbe rendersi conto dello stato in cui versa il nostro fiume. Non occorre essere tecnici, là non c’è vita.
“In attesa dei risultati delle analisi – dichiara la Ferreri – e dei prelievi effettuati dall’Arpa e dell’Istituto zooprofilattico, chiediamo al presidente della Regione, all’assessore per l’Energia e all’assessore per l’Ambiente di intervenire con urgenza. Si trovino tempestive ed efficaci soluzioni per la bonifica e il recupero ambientale del sito, – chiede nell’atto parlamentare la parlamentare Cinquestelle – nonché avviare un percorso di recupero della fauna ittica dei corsi d’acqua provinciali, in particolare nel fiume Irminio, dal momento che la strage di fauna ittica può essere a tutti gli effetti considerata una preziosa “spia” di un’alterazione ambientale in corso nella zona, che mette a rischio anche la preziosa risorsa idrica”.
Speriamo che in questa battaglia l’onorevole sia ben presto affiancata dalla nostra Amministrazione comunale. Ci permettiamo di dare un timido consiglio all’onorevole e ai nostri amministratori, a ben poco servirà recuperare il sito se non si scopriranno le cause di questa moria, che non dovrebbero esser cercate troppo lontane.