Omicidio Andrea Loris Stival, ulteriori elementi.
Emergono altri dettagli dalle indagini degli investigatori che da sabato lavorano al caso dell’omicidio di Andrea Loris Stival, il bimbo di otto anni, di Santa Croce Camerina, ritrovato morto in un canalone. A quanto pare, le telecamere che riprendono l’area dove si trova la scuola frequentata dal piccolo non hanno catturato l’immagine dell’auto di Veronica Panarello, madre del bambino. Gli inquirenti insistono nel voler risolvere le incongruenze nelle deposizioni della Panarello dove, in sintesi, non combacerebbero tra loro le versioni relative al momento in cui il bambino sarebbe stato accompagnato a scuola. Però, c’è da dire che alcuni apparecchi non sono attivi. Intanto è stato acquisito agli atti anche il GPS dell’auto per ricostruire esattamente gli spostamenti del mezzo.
Inoltre, ci sarebbe un “buco” di circa un quarto d’ora nel racconto della donna: per compiere il tragitto tra l’area urbana di Santa Croce Camerina e il Castello di Donnafugata dove si sarebbe recata per partecipare a un corso di cucina, si impiegano circa 20 minuti, mentre l’arrivo della Panarello è stato accertato troppo tardi rispetto ai tempi misurati degli investigatori.
Nuove notizie arrivano, invece, dall’esame autoptico: nel momento in cui il bambino è finito nel canalone era ancora vivo, probabilmente agonizzante. In più, a casa Stival, sono state trovate delle forbicine che avrebbero delle tracce organiche che sono state subito poste sotto esame genetico.
Sempre nell’abitazione della famiglia Stival, tra il materiale scolastico del bimbo ci sarebbero anche delle fascette in plastica, simili a quella che si immagina possa essere stata usata per soffocarlo. Le maestre, tuttavia, negano che sia mai stato chiesto agli alunni di munirsi di oggetti del genere per dei lavori da fare in aula.
Ma su tutti questi dati servirà ancora molto lavoro da parte degli investigatori per arrivare alla ricostruzione di quanto accaduto quel sabato mattina. Determinanti potrebbero essere i risultati di tutti gli esami scientifici in corso, sia per quanto riguarda il percorso compiuto dalla donna quella mattina che per quelli sulle tracce organiche.
Secondo quanto riferito da Francesco Villardita, legale della famiglia Stival, Veronica Panarello continua a non essere indagata.