Calcio: secondo k.o interno del Ragusa, immeritato ma molto “pericoloso”
Non meritava assolutamente di perdere il Ragusa 2014 nella giornata che ha visto, dopo oltre un anno, qualche spettatore anche in curva, ma contro la Sicula Leonzio sono affiorate ancora una volta (con forza) tutte le manchevolezze di una squadra che gioca bene (oggi priva di Milazzo e meno lucida del solito) ma conclude poco e male. Così è bastata una cappellata difensiva, con Cavone troppo avanzato su di un innocuo turo da molto lontano di D’Urso, per regalare nel finale alla vice capolista una vittoria sulla quale neppure il più sfegatato dei suoi tifosi al seguito avrebbe scommesso un euro. Non che gli ospiti abbiano rubato qualcosa, perché si sono limitati ad accettare il dono graziosamente elargito dai locali, che al loro attivo lamentano una grossa svista arbitrale su fallo di mano in area (motivo dei minuti di “sostenuta” contestazione a fine gara) e vantano due miracoli salvataggi di D’Antone su bombe di Bennardo: certo non molto, ma in ogni caso più di quanto fatto dai lentinesi. La nuova sconfitta non preclude ancora il discorso play off ma indubbiamente lo complica parecchio, a maggior ragione alla luce della sicura squalifica di Li Castri (espulso), della perdurante assenza di Sansan e dell’inevitabile calo del morale dopo un punto in tre gare, due delle quali al selvaggio: l’unico rimedio è ripartire immediatamente, evitando che “la ferita” si incancrenisca, con tutte le conseguenza (negative e inquietanti) del caso. Intanto mercoledì c’è il ritorno di Coppa Sicilia a Santa Croce: fin troppo facile ricordare che il passaggio del turno sarebbe il migliore dei segnali di ripresa avviata.